Scambio equo.

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Ayara

Accettare il ruolo di Luna ha significato prendermi responsabilità e rischi e come rischi mi immaginavo qualcuno che cercasse di azzannarmi e qualcuno che interveniva subito a fermare il tutto invece no. A quanto pare il rischio si riferiva a essere ostaggio di un pazzo e a camminare in una foresta per ore.

Guardo in alto respirando l'aria pulita e fresca pensando a tutti i modi in cui potrei uscirne o ribellarmi ma devo ricordarmi di essere molto in svantaggio dal punto di vista fisico rispetto a lui.

Per fortuna non piove dico sotto voce osservando i rami degli alberi stracolmi di foglie muoversi ogni volta che una brezza d'aria passa indisturbata.

Dovrò usare le parole, penso sbirciando con la coda dell'occhio il mio compagno d'avventura.

Ha completamente cambiato atteggiamento se prima era gentile e salutava dando l'impressione di essere una magnifica persona ora direi che è tutto il contrario freddo e scorbutico.

《Xander, è inutile, Alec si accorgerà presto della mia assenza e mi troverà subito!》dico per per la millesima volta cominciando nuovamente a rallentare il passo. Il ragazzo cammina dietro di me ignorando le mie parole e ogni tanto apre la bocca solo per parlare all'imperativo.

È un pazzo suicida se pensa che Alec non riuscirà a trovarmi. Sono la sua compagna, la compagna di un alpha niente gli impedirà di trovarmi eppure questo individuo vuole comunque continuare con questa farsa.

《Sta zitta, saremo già al confine prima che si accorga della tua assenza.》la voce rude accompagna la sua frase con una spinta facendomi riprendere il passo più veloce.
《Cammina!》ripete ormai per la millesima volta.

Sospiro e riprovo a velocizzare il passo ma mi viene sempre più difficile. Sento i piedi e le gambi ormai pesanti e se non ci fermeremo solo per qualche istante sono sicura che il mio corpo cederà.

Sento un rumore sospetto fra i cespugli poco distanti e come solito mi giro di scatto sperando che da un momento all'altro qualcuno si faccia vedere e mi aiuti ma credo proprio che il destino non è dalla mia parte.

《Mi fanno male i piedi!》 Mi lamento cercando di girarmi per guardarlo in faccia ma non me lo permette.

《Se ti fermi un'altra volta non mi limiterò a una spinta, Ayara.》un'altra spinta mi fa quasi perdere l'equilibrio e più ci allontaniamo più la paura cresce.《Muoviti!》esordisce ancora una volta.

Devo fare qualcosa, devo pensare in fretta. So il motivo per cui lo sta facendo ma le parole di Norton hanno acceso dei seri dubbi nella mia mente. Forse aveva ragione e il figlio non voleva crederci alla perdita subita.
Devo farlo ragionare.

Mi fermo di scatto e mi giro verso di lui cogliendolo di sorpresa ma non è quello il motivo per cui rimango in silenzio e le parole che avevo intenzione di dire svaniscono. Sono i suoi occhi gialli, le zanne le hanno graffiato il labbro inferiore, la sua espressione sembra...sofferente.

Faccio un passo in avanti avvicinandomi pericolosamente a lui.

《Xander, ti prego, devi capire che tutto questo è solo un inganno, fidati.》parlo piano e non ricevendo nient'altro che silenzio da parte sua continuo. 《La tua compagna lei-》
Si acciglia improvvisamente facendo emergere di più la sua parte animale e d'istinto faccio due passi indietro.

《Sta zitta.》
Il tono brusco della sua voce mi fa sobbalzare e indietreggio di altri passi ma serve a nulla in meno di un secondo è dietro di me, lo sento respirare ma non mi tocca non fa niente.

Stringo le mani in pugno lasciandole libere lungo i fianchi e trattengo il respiro aspettando il suo verdetto.
Ho il cuore a mille, sembra quasi che da un momento all'altro possa uscire e darsela a gambe levate senza di me.

I Found You, My MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora