Giocare sporco.

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Ayara

Eccolo il confine. Quel stramaledetto confine. Grandi alberi delineano la divisione del territorio fra il branco Downhill e Blackstone. La mia libertà e la mia fine.

È davvero così che ti arrendi Ayara?
Sei una Luna debole, se ti arrendi ora non sarai degna di quel nome.

No, non finirà così.
È ora di fare sul serio, Ayara, fosse l'ultima cosa che tu faccia.

La ferita sull'ginocchio sinistro brucia ma guardandola mi viene in mente un piano.

Mancano pochi passi e l'idea che ho in mente è da pazzi ma ne vale la pena, lo so per certo.
Appena noto l'oggetto che mi aiuterà a mettere in atto la mia follia do inizio al gioco.

Comincio a barcollare distrattamente fino ad arrivare al posto giusto.

《Non mi sento bene..》dico e mi lascio andare a terra appoggiando la mano proprio sull'oggetto di mio interesse afferrandolo con successo. Il sasso è ben afferabile e lo stringo bene nella mano.

《Alzati, che ti prende!?》la voce di Xander mi fa arrivare il cuore in gola ma non si torna indietro devo farlo.

Appena lo sento a pochi centimetri, conto fino a tre e mi giro di scatto con la pietra stretta nella mano, colpendolo sullo zigomo. Lo sento ansimare per il dolore ma non ci faccio caso, con la poca forza che mi resta e con il cuore pronto a spaccare la gabbia toracica corro lontana dal confine, nella foresta, inoltrandomi fra la vegetazione più fitta.

Riesco a schivare tronchi e rami magnificamente anche se alcuni riescono comunque a graffiarmi, viso, braccia e gambe.

Non so quanto tempo riuscirò a correre indisturbata prima che mi raggiunga ma non mi lascio scoraggiare.

Arrivata vicino a una piccola raduna mi fermo per un istante a prendere un po' d'aria. Respiro molto veloce e improvvisamente le mie forze mi abbandonano completamente cadendo a terra sfinita. Sento fruscii provenire da diverse direzioni e mi costringo a chiudere gli occhi per fermare i giramenti di testa. Per alcuni attimi non capisco più nulla, le ferite bruciano la testa gira e la gola secca mi costringono a stare immobile.

Sento altri fruscii, più forti ma non ho più le forze per alzarmi. Apro gli occhi guardando in tutte le direzioni e finalmente per un attimo non sento più niente. Quando penso che il peggio sia passato alcuni lupi si fanno vedere da dietro gli alberi avvicinandosi in modo furtivo e ringhiando verso di me. Non conosco nessuno ma sono sicura che il terzo a farsi vedere è un alpha.

Non è Alec.

Sette lupi mi circonda e il loro continuo ringhiare mi fanno venire mal di testa. Quello più grande, l'alpha, comincia ad avvicinarsi minacciosamente ma non ho le forze per indietreggiare o provare scappare.

Alec dove sei?

Il grande lupo e la sempre più vicino.

Troppo vicino.

《Non mi toccare.》 Dico quando raggiunge i miei piedi. Ma il mio ordine non sembra piacergli. Ringhia ancora più forte facendo vedere le zanne e ho paura che mi voglia mordere. Chiudo gli occhi aspettando che accada ma non succede nulla.

Apro un'occhio per capire perché non mi ha ancora toccata solo per vedere che sta fermo immobile a guardare dietro di me.
Qualcosa alle mie spalle lo ha fermato e dir poco terrorizzato gli altri. Non faccio in tempo a girarmi per vedere anche io il perché, quando due zampe nere mi circondano e un ringhio forte fa indietreggiare l'altro alpha.

Riuscirei a distinguere quel ringhio fra mille.

Alec

Sollevata che sia qui con me alcune lacrime escono incontrollate e appoggio una mano sulla zampa dal pelo morbido sentendomi finalmente al sicuro.

È arrivato.

In risposta il suo capo si abbassa fino al mio viso e sfrega delicatamente il suo muso sulla mia guancia.

"Mi dispiace, dovevo arrivare prima."
Dice prima di superarmi e andare contro l'altro alpha.
Vorrei dirgli che in realtà è arrivato giusto in tempo ma non sembra voler una mia risposta.

Uno di fronte all'altro, i due lupi si fronteggiano ringhiando di tanto in tanto.

Stanno comunicando.

Tutti i presenti stanno fermi aspettando il verdetto. Dopo momenti di attesa l'altro alpha prende l'iniziativa attaccando Alec. Colto di sorpresa schiva per poco il colpo e non sembra molto contento. Osservo gli occhi diventargli di un rosso ancora più acceso e la sua stazza aumentare.

"Tu hai osato entrare nel mio territorio senza permesso, hai osato chiedere che la mia compagna, la Luna del branco Blackstone fosse catturata e per ultimo hai cercato di fargli del male davanti ai miei occhi." Parla finalmente in maniera generale affinché tutti i presenti lo sentano, poi aggiunge. "Dan Downhill il tuo branco dovrà scegliere fra entrare in guerra ed essere conquistato o lasciare che il loro alpha sia processato per tale atti ingiustificati."

Dan?

《In che senso c'è un po' di tensione?》dissi girandomi verso di lei.
《Non ne so molto Ayara so solo che potrebbero decidere di sfidarsi per ottenere il titolo oppure..》
《Oppure?》
《Oppure giocare sporco》

Era forse questa la parte che intendeva Korin con "giocare sporco"?

Usare me per far cadere Alec?

Gli altri lupi non ringhiano più.

Solo silenzio...

Improvvisamente abbassano le orecchie muguagnando e si allontanano pian piano dal loro alpha.

Lo stanno abbandonando.

"Il tuo branco ha deciso Dan. Non sei più un alpha. Arrenditi." Alec pronuncia quelle parole con freddezza confermando la mia ipotesi.

Il capo di Dan gira freneticamente sui lupi che si sono appena allontanati e non sembra contento. Quando ha finito di scrutare l'abbandono dei suoi beta, pieno di rabbia si gira verso Alec ringhiando.

"MAI." Dice prima di partire all'attacco ma questa volta Alec non sembra sorpreso e riesce benissimo a schivarlo, contrattaccando a sua volta.

Gli morde aggressivamente una zampa e poi un'altra evitando, nonostante le tante possibilità di dargli il colpo di grazia.

Dan cade a terra ritornando alla sua forma umana. È sfinito e le ferite fanno fatica a guarire essendo morsi di un alpha. Alec gli gira intorno e quando Dan smette di provare ad alzarsi fa un cenno ai lupi rimasti. Quest'ultimi si avvicinano e aiutandosi uno di loro se lo mette addosso aspettando il prossimo ordine.

Quando vedo Alec avvicinarsi provo ad alzarmi ma non riesco. Le gambe mi fanno male e la ferita brucia sempre di più.

"No, sta ferma." Dice prima di abbassarsi a terra vicino a me. "Sali."

Sento il calore emanato dal suo corpo e mi sento più che felice di salirci ma ho paura di essere pesante.
《Sei sicuro?》 Chiedo inutilmente.

"Fai come ho detto." Dice freddo e per un attimo non mi sembra lo stesso. Probabilmente lo nota e aggiunge un modo dolce. "Per favore."

《Va bene.》 Acconsento, guardandolo per un attimo e in quella posizione sembra davvero grande cucciolo che vuole essere coccolato.

"Ti sembra il momento?" Dice il ragazzo tirandomi fuori dai miei pensieri.

Brava Ayara, persino in questi momenti non riesci a stare seria.

《Scusa.》

Con molta attenzione mi sposto sulla sua schiena e appena sto comoda si alza da terra controllando che io sia ben messa.
Un passo dopo l'altro ci inoltriamo nella foresta seguiti dagli altri.

Cullata sulla sua schiena, sento le palpebre pesanti ma non voglio addormentarmi, se succedesse qualcosa?

Provo a resistere ma tutto diventa buio....

"Sogni d'ora piccola." È l'unica cosa che sento poi nulla.

I Found You, My MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora