L'Allieva 3 - Un'irreversibile consapevolezza

Capitolo 1

Alice's POV

Ho il cuore in gola e mi manca il fiato.
Io e Claudio abbiamo corso dall'aeroporto fino all'ospedale, ovviamente complice anche la continua sfortuna che mi accompagna non solo dall'inizio della specializzazione in medicina legale, ma probabilmente dal giorno della mia nascita.

A quanto pare tutti i taxi questa sera erano occupati, così allo sconvolgimento dovuto dalla notizia appresa poco fa ci si è aggiunta anche una buona dose di storte prese nel tragitto. Forse non avrei dovuto indossare dei tacchi così scomodi.

Sono Alice Allevi, a detta di molti un improponibile medico legale che non fa altro che combinare guai ogni giorno, distratta e maldestra a tal punto da essere presa costantemente di mira dai superiori, in particolare da quella più temibile: Valeria Boschi, anche soprannominata da tutti gli specializzandi "la Wally". Colei che negli anni ha tentato più e più volte di dissuadermi dall'idea di continuare a frequentare quello che da sempre definisco il grande santuario delle umiliazioni. Non che io non abbia contribuito andandomele a cercare, ovvio.

Il giorno in cui ho deciso di puntare tutto su questa specializzazione non avrei mai immaginato a cosa sarei davvero andata incontro, anche perché, diciamocelo, non ci ho riflettuto poi tanto a lungo. Il motivo?
Semplice.

Claudio Conforti, collega e superiore per cui fin dall'inizio della mia avventura qui ho sempre avuto un occhio di riguardo e non soltanto per il profondo interesse nei confronti della medicina legale. Diciamo pure che l'aver fatto la sua conoscenza è sicuramente stato ciò che mi ha spinta a chiedere di poter fare internato, allettata dalla possibilità di vederlo ogni giorno in tutto il suo splendore.

Claudio, soprannominato anche CC, è l'affascinante medico legale che ha fatto breccia nel cuore di tutto il genere femminile che ha messo piede in istituto, nessuna esclusa. Persino la Wally lo ha sempre considerato il suo pupillo, e questo è un tutto dire.
Esemplare dalla bellezza indiscutibile, secondo le voci di corridoio è anche l'essere più meschino e subdolo che si possa incontrare e certamente non credo di poterlo smentire, ma lavorando fianco a fianco ho potuto scoprire lati di lui che probabilmente molti ignorano, forse quelli che ai miei occhi lo rendono ancora più irresistibile.

Già, perché quell'ammirazione che ho sempre nutrito nei suoi confronti si è pian piano trasformata in un sentimento molto più intenso, qualcosa a cui tutt'ora non riesco ad associare una vera e propria etichetta.
Tutto quel che so è che se ho resistito negli anni è stato anche merito suo.

Sono state tante le volte in cui si è preso la briga di coprirmi le spalle seppur con i suoi modi all'apparenza un po' burberi e scanzonati, così come spesso mi ha elogiato con il direttore denominato più comunemente il Supremo, Paul Malcomess, per una ragione che ad oggi mi è del tutto sconosciuta.
Un attacco di bonarietà improvvisa, così si è sempre giustificato lui, mentendo palesemente perché Claudio e bonarietà non sono propriamente due termini facilmente riconducibili.

"Ecco il dottore"

È proprio la sua voce calda e suadente a riportarmi con i piedi per terra, in una realtà con cui ora non vorrei confrontarmi.
Sta ancora stringendo la mia mano quando si alza da una delle tante poltroncine che riempiono la sala d'attesa in cui abbiamo sostato per ore.
Raggiunge l'uomo sulla quarantina che è appena uscito dal reparto di terapia intensiva ed io non posso far altro che seguirlo, senza sciogliere l'intreccio delle nostre dita come a voler trovare in quella stretta la forza per affrontare ciò che ci verrà detto da lì a poco.

THROWBACK

Credo di aver pestato almeno una decina di piedi nella mia corsa contro il tempo e non solo, mi sono fatta spazio tra la gente senza troppa gentilezza, urtando chiunque fosse sulla mia traiettoria perché no, non potevo perdere un solo attimo, non questa volta.