AVVERTENZA: capitolo abbastanza forte per il contenuto che potrebbe anche risultare crudo e per il linguaggio. Inoltre ci saranno anche scene spinte, proprio per questo chiederei a chi è troppo suscettibile di non leggere.
Manuèl, finalmente entrò nel posto cercato : il Server Buy. Sapeva che lì avrebbe trovato ciò che cercava e quando finalmente sarebbe finito fra le sue mani, il suo nome poi sarebbe diventato come cenere. La sua esistenza sarebbe finita in quello suo stesso giorno. Parola sua.
Senza alcun sospetto, si avvicinò al bancone attirando così l'attenzione del barman intento a scuotere un drink.
《 Le serve qualcosa? 》
Chiese quello lasciando perdere ciò che stava facendo per poi avvicinarglisi.《Qualcosa sí. Dove posso trovare un certo Mark?》
《Il capo. Aspetti che glielo chiamo 》.
Rispose, per poi allontanarsi dal cliente e bussare alla porta di servizio.
《Capo? La stanno cercando》.Il tizio in questione non perse tempo per uscire dalla stanza, con un altro tizio più giovane, poi si aggiustò la cinta.
《Chi?》《Il ragazzo seduto al bancone 》gi fece segno verso Manuèl, che da lontano li guardava fisso.
In quel momento quando i due sguardi si incrociarono, fu una vera e propria sfida lanciata. Manuèl non vedeva l'ora soltanto di mettergli le mani addosso, mentre Mark lo riconobbe come il centro del bersaglio che lo allontanava dalla sua ossessione.
Manuèl, stringendo la mascella gli fece cenno di uscire dal posto, per poi piazzarsi all'angolo del bar. Non passò molto tempo che l'altro lo raggiunse. Incurante del fatto che sarebbe soltanto caduto nella trappola mortale.
《Allora?》
Lo incitò, guardandolo glaciale.《Parla chiaro. Cosa vuoi da Mikaì? 》
Domandò poco garbatamente, tenendo le braccia incrociate al petto.Mark, lo guardò senza alcun timore, per poi ghignare
《Cosa? Sei venuto per prendere difese di quella troietta?》Parole dette senza curanza, colpirono come un fulmine Manuèl, che perdendo il nume della ragione, con pura ferocia gli andò addosso prendendolo dal colletto, per poi spingerlo contro il muro del vicolo cieco, in cui si trovavano, facendogli sbattere con violenza la testa al muro.
Ma questo non fermò il tizio, che nonostante tutto decise di infierire solo per spingerlo alla pazzia. Gli poggiò le mani sulle sue, senza smettere di guardare lo sguardo infernale che aveva Manuèl.
《Sai, quel giorno in cui lo andai trovare, ero così talmente eccitato, che non avrei voluto fare altro che scoparmelo come una cagna in calore. In fondo è proprio ciò che è. Un Alpha senza pudore》.Il provocatore vide che le parole stavano facendo effetto, si vedeva che si stava trattenendo dal fare qualcosa di troppo avventato. Ma proprio per questo continuò.
《Tu non sai...com'era stato averlo. Me lo facevo tutto il giorno e lui che gemeva, gemeva. Hmmm.... Ora che ci ripenso il mio cazzo si raddrizza . Ce l'ho cosí duro. Peccato non avercelo qua. Potevamo fare una cosa a tre》 disse con nonchalance, per poi mordersi il labbro inferiore con i denti.Il piano finalmente andò come doveva, Manuèl per la pura rabbia che sentì esplodere in sé, come mai in vita sua, ora senza ragionare più, si ritrovò a stringere con le mani quel collo.
《FOTTITI! MUORI BRUTTO BASTARDO. NON MERITI PIETÁ 》gli gridò in faccia.La faccia di quello divenne bianca per la mancanza di aria, cercò di divincolarsi da quella stretta che si faceva sempre più forte, sotto quello sguardo vuoto e di ghiaccio.
Ma questo non lo fermò. Lo spinse a terra continuando a tenere il suo collo con una mano, con l'altra raggiunse il taschino dei jeans, estraendo un coltellino portabile da una lama appuntita e tagliente. Alzò il braccio in aria pronto per attaccare.
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Il mio predestinato / Omegaverse / IN REVISIONE
RomanceCalleb un giovane lupo Alpha del branco dei lupi bianchi è convinto di dover rimanere solo per il resto della sua vita,per volere della Madre luna. Ma cosa succederà quando la Madre luna deciderà di mettere sulla sua strada qualcuno di molto inaspet...