Per tutta la settimana successiva, Harry non si presenta ai corsi che hanno in comune.
Nemmeno il lunedì dopo Louis lo vede a lezione di musica, in cui suona distratto il suo strumento.
Quindi con un pizzico di preoccupazione per il riccio si dirige a pranzo.
Col suo piatto d'insalata intoccato davanti a sè e Zayn dall'altra parte del tavolo, si lamenta per l'ennesima volta di non poter avere il suo telefono indietro. Ucciderebbe per poter sapere come va con la squadra al momento.
Più presto del solito se ne va dalla sala pranzo e si dirige verso camera sua, con l'intenzione di recuperare le ore di sonno perdute della sera precedente.Quando davanti alla sua camera vede un cellulare nuovo di zecca, con ancora addirittura l'involucro di plastica sullo schermo, lo raccoglie da terra e si guarda intorno confuso.
Proprio osservando il corridoio, nota due occhi verdi fissarlo con discrezione, il cui proprietario, non appena si incontrano con i suoi blu, si gira correndo via.
Non questa volta, no.Louis lo insegue scattandogli dietro, salendo in fretta una rampa di scale nascosta dietro ad una porta di metallo che non ha nemmeno mai notato.
Spingendo la porta d'emergenza che si ritrova davanti, Harry rallenta il passo ed esce sul tetto dell'edificio.
L'altro lo segue fuori, ma si prende qualche istante per osservare il paesaggio.Il sole non splende in cielo quel giorno, ma si possono ritenere abbastanza fortunati che non piova.
Per essere ottobre le piogge sono decisamente meno costanti del solito.
Il boschetto, che da lì sembra ancora più piccolo di quello che non sia in realtà, si trova dritto davanti a lui. Dietro questo si vede un fiumiciattolo che scende dalle colline dal colore giallognolo, che danno alla vista un tocco di malinconia che rende l'aria magica.
Louis la adora, probabilmente d'ora in poi verrà qui a leggere.Preso un respiro profondo e staccati gli occhi dalla vista mozzafiato, si avvicina a passo lento al cornicione sul quale Harry si è seduto ed ha acceso una sigaretta.
Si siede accanto a lui, le gambe incrociate al contrario di quelle del riccio, lasciate a penzolare nel vuoto sotto di loro.
«Posso?» gli porge due dita Louis, per farsi passare il tabacco. Harry annuisce, soffiando fuori il fumo dalle labbra socchiuse e rosse.
Il silenzio li avvolge per qualche decimo di secondo, in cui il più grande ha tempo di fare un aspirare un paio di volte il sapore pungente che gli prende la gola.«È tuo?» Chiede ripassando la sigaretta all'altro.
«No.» Risponde dopo pochi secondi, scuotendo la testa.
«Bugiardo- ridacchia leggermente guardandolo senza girare il viso verso di lui- ti ho visto poggiarlo davanti camera mia.»
«Oh.» Sospira Harry, «Davvero?» Domanda.
«No, ma non hai negato, quindi deduco sia stato tu.» Abbassa lo sguardo, incerto su cosa dire.
«Perchè?» Chiede Louis, dopo averci riflettuto per qualche breve istante.
«Beh- sputa il vapore un'altra volta- Zayn mi ha detto che è qualche giorno che rivuoi il telefono, così...» Gesticola distrattamente verso il dispositivo che il liscio tiene ancora nella mano sinistra, come se questo potesse spiegare la sua azione.«Non posso accettarlo.» Borbotta dopo poco.
«Perchè?» È Harry questa volta a chiederlo.
«Non ho soldi per ripagartelo.» Sussurra, quasi un po' vergognato Louis.
«Non devi. Consideralo un regalo e fai finta di non sapere chi te l'abbia preso, non avresti dovuto scoprirlo in ogni caso.» Spegne la cicca ormai fumata fino al filtro e poi si alza, dirigendosi verso l'entrata, intenzionato ad andarsene. Louis lo imita ma rimane fermo sul posto.
«Hey, Harry!- Esclama a voce un poco più alta del normale, l'altro si gira, guardandolo incerto- Grazie.» Sorride gentilmente il più grande, per poi accogliere contento l'ombra di un sorriso che fa capolino sul volto dell'altro.***
Un mese dopo, Louis si è finalmente abituato alla routine quotidiana del centro.
Tutte le mattine si sveglia con otto buone ore di sonno, e riesce quasi sempre a non essere in ritardo ai corsi. Quasi.
Ha conosciuto qualche persona simpatica nuova, come ad esempio Steve, un ragazzo dai capelli blu e gli occhi talmente scuri da sembrare neri, che insieme a Zayn riempie i suoi pomeriggi che prima passava ad annoiarsi da solo.
Inoltre è diventata un'abitudine anche la visita settimanale del giovedì pomeriggio da parte di Liam, che ogni tanto si porta dietro anche Maya o Josh.
Persino con Harry sta instaurando una specie di rapporto. Spesso si ritrovano a mangiare insieme, e alcune volte si dirigono anche uno affianco all'altro verso i corsi che hanno in comune. Il riccio continua a non esserci mai alle escursioni, però.
Certo, il tempo che passano insieme, soprattutto da soli, è molto poco e principalmente composto da silenzi, talvolta più imbarazzanti e talvolta meno. Poi Harry è estremamente taciturno e sempre attento a non lasciarsi scappare una parola più del dovuto, ma Louis apprezza comunque la sua compagnia.
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you make this feel like home || l.s
FanfictionLa morte della madre ha lasciato Louis a pezzi, nonostante a lui piaccia far credere a tutti di stare bene. Dopo l'ennesimo mancamento e tanti chili persi, Dan decide di portarlo in un centro di recupero, dove conoscerà Harry, un ragazzo bellissimo...