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Nelle ultime due settimane sono stati appiccicati tutto il tempo.
Hanno quasi letteralmente passato ogni minuto libero delle loro giornate in simbiosi, finendo anche spesso per dormire uno nella camera dell'altro. Inoltre, Louis ha iniziato a spendere tempo con gli amici di Harry, trovandosi davvero bene con la sua compagnia.
Proprio quel pomeriggio di fine dicembre, sono tutti riuniti in camera di Zayn.
Il moro e Gigi si stanno ufficialmente frequentando, e lei è seduta sopra al ragazzo, accomodati stretti sulla sua poltrona. Nick è seduto all'estremità del divano opposta a quella in cui è posizionato Louis, con Niall a dividerli e fermare i loro battibecchi continui. Harry, invece, sta a gambe incrociate ai piedi del liscio, incastrato tra le sue ginocchia. Il liscio è preso ad incastrare una parte laterale dei capelli folti del riccio, unendoli in una treccia cucita. Dopo averla fissata con un piccolo elastico di plastica, ne prende poi uno di tessuto, raccogliendo il resto dei capelli in un man bun- come ci ha tenuto a specificare Harry in più occasioni.
«Non li sopporto più, è più di due settimane che non fanno altro che chiudersi nella loro bolla senza considerarci di striscio.» Sbuffa Nick guardandoli conversare a voce bassa, Louis piegato in avanti così da arrivare all'altezza dell'altro, circondandogli le spalle con le braccia.
«Io li trovo adorabili.- si blocca, un'idea gli scatta in mente.- Gli faccio una foto.» Prima che l'amico abbia anche solo il tempo di realizzare cosa l'altro stia facendo, Niall tira fuori dalla tasca dei pantaloni il cellulare, ritraendo il momento di nascosto e riponendolo poi al suo posto.
«Sul serio voi vi lamentate? L'altra sera abbiamo visto un film tutti e tre insieme e sono piuttosto sicuro che Louis stesse facendo le fusa mentre Harry gli faceva i grattini sulla schiena.» Si aggiunge Zayn alla conversazione.
«Vaffanculo, sta zitto.» Gli fa il dito medio Louis, per poi tornare a concentrarsi su Harry.

«Ma qualcuno poi ha capito cos'è successo tra di loro? Non si odiavano fino a qualche settimana fa?» Chiede Gigi, confusa.
«Si sono evitati per tipo una settimana ma per fortuna io esisto e hanno fatto pace.» Tralascia la parte in cui si sono ignorati per almeno altri cinque giorni, baciando dolcemente la spalla coperta da un maglioncino della sua ragazza. «Lou, fai qualcosa per il tuo compleanno?» Chiede poi, rivolgendo la sua attenzione all'amico.
«No, non pensavo di fare niente. Magari solo un film o qualcosa del genere, ci sono già Natale e Capodanno se vogliamo festeggiare.» Alza le spalle con indifferenza.
«E perchè non me l'hai detto? Quand'è?» Harry lo guarda con occhi sgranati e sguardo di rimprovero. 
«È lunedì, Haz, ma non è niente di che.» Rivolge gli occhi al soffitto mentre l'altro si alza sulle ginocchia, in modo da essere alla sua stessa altezza.
«Non dire cavolate! Il tuo compleanno è importante, invece, e dobbiamo festeggiarlo per forza.» Afferma afferrandogli il volto con le mani e fissando i propri occhi nei suoi.
«Posso organizzare qualcosina?» Gli domanda poi, il tono di voce delicato, quasi un sussurro.
«Ti odio, avevamo detto basta occhi da cucciolo, stronzo.» Sbuffa Louis, già consapevole di non sapergli dire di no. «Va bene, okay! Puoi organizzare qualcosa, ma niente feste giganti con diecimila persone.» Acconsente poi, rilassandosi sullo schienale del divano dopo che Harry gli ha lasciato un piccolo bacio sul naso e si è risistemato tra le sue gambe.

***

La sera prima, Louis si era fermato a dormire in camera di Harry.
Il mattino si svegliano a causa di due colpi secchi alla porta. Il liscio si stacca svogliatamente dalle braccia di Harry e si dirige all'entrata della stanza, lasciando prima un bacio sulla fronte del riccio che si sta svegliando. Quando apre la porta si ritrova  investito da sei uragani che lo abbracciano urlando: «Buon compleanno in anticipo, Louis!» 
«Oh mio Dio, hey!» Esclama felice alla vista delle sue sorelle e del suo fratellino. Li stringe uno ad uno tra le proprie braccia velocemente, fino a quando non arriva a Lottie, che gli ricorda di un piccolo particolare.
«Però, carino il tuo ragazzo.» Sussurra nel suo orecchio con voce sfottente.
«Non è il mio ragazzo!» La riprende subito lui, staccandosi dall'abbraccio.
«Ah, no? Tu tieni tutti i tuoi amici nel tuo letto?» Lo prende ancora in giro.
«Stai zitta.» E' l'unica cosa che riesce a rispondere dopo aver boccheggiato un poco.

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