Feelings

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Dopo pochi minuti Raven andò disperata a recuperare il corpo di Finn, invece Clarke entrò nella tenda del comandante per parlarle.
E Alexa? Beh, lei fece la cosa in cui era più brava nelle situazioni dolorose: scappò.

Entrò nella sua stanza con le lacrime agli occhi e il respiro pesante, non aveva corso per arrivare lì, non voleva attirare l'attenzione né dei terrestri né del popolo del cielo, anche se avrebbe voluto correre fino a non riuscire più a sentire le gambe.

Iniziò a piangere silenziosamente, le tremavano le mani dalla voglia di prendere a pugni qualcosa, è così fece, di nuovo la rabbia prevalse su tutte le altre sue emozioni.
Prese a pugni qualunque oggetto che c'era in quella stanza, nel mentre ripensava a tutti i momenti che aveva passato con Finn, un'altro suo amico era morto e lei non era riuscita ad impedirlo.
Stava per dare un altro pugno ad un mobile quando una mano le bloccò il polso.

Nessuno si era accorto della scomparsa di Alexa, tranne quel ragazzo che era andato a cercarla.

Lei alzò lo sguardo incontrando gli occhi di Bellamy che la guardavano con preoccupazione e tristezza, Alexa aveva gli occhi rossi come il naso e le guance a causa del pianto, e in essi si poteva benissimo leggere due sentimenti: dolore e rabbia.

Bellamy le prese le mani sfiorando le nocche gonfie e sanguinanti, le facevano male, ma non quanto la consapevolezza di aver perso un amico.

Alexa si girò di scatto dando le spalle a Bellamy, come se volesse formare un muro tra loro due.
"Sto bene, non mi fanno male." Disse cercando di non far tremare la voce.

"Alexa.." Iniziò a dire Bellamy con tono malinconico, ma lei lo interruppe.
"No, non dirmi nulla." Disse avvicinandosi a lui. "Io... io ho provato a seguire i tuoi consigli: ho cercato di guarire le mie ferite del passato, ho cercato di mettere da parte il dolore e l'odio, ho provato a vedere il lato positivo delle cose, ma... non ce l'ho fatta. Non ci riesco."
Dopo quelle parole riscoppiò a piangere, fregandosene della presenza di Bellamy.

Il ragazzo la strinse a se accarezzandole la schiena per darle conforto, aspettando che lei si calmasse.

"Tu ti fidi di me?" Chiese con bassa quando Alexa smise di piangere.
Lei annuì subito, senza pensarci due volte.
"Non ti posso promettere che la situazione migliorerà, come non posso permetterti che non perderemo più nessun amico o che non soffrirai più; ma ti giuro che farò tutto quello che posso e di più per proteggerti, e per renderti felice."

Gli occhi di Alexa si riempirono di lacrime, ma questa volta non di tristezza, ma di gioia.
Non disse nulla, ma strinse più forte Bellamy seppellendo la faccia nel suo petto.

"Però." Disse cautamente il ragazzo. "Io devo sapere una cosa." Alexa si allontanò leggermente e alzò lo sguardo confusa. "Connor è stato eiettato perché aveva scoperto delle cose che non potevano essere dette al resto dell'Arca, conosci bene le guardie e hai cinque cicatrici sulla schiena, sono sicuro che queste cose sono collegate tra di loro."

Alexa ripensò a quando pochi minuti prima Bellamy le aveva chiesto se si fidava di lui, lei aveva annuito subito, perché sapeva che, anche se avvolte aveva tradito la sua fiducia, non le farebbe mai del male volontariamente e che aveva sempre cercato di proteggerla.

La ragazza fece un lungo respiro e iniziò a raccontare tutto a Bellamy, senza tralasciare nulla: gli spiegò tutto riguardo ai test, quando erano iniziati, in cosa consistevano, quanti ne aveva dovuti fare, poi allora gli chiarì anche l'odio che aveva per le guardie, gli parlò della lettera di Abby e infine delle scuse del padre.

Bellamy rimase per tutto il tempo in silenzio, aveva pensato che una minima interruzione avrebbe bloccato il discorso di Alexa per sempre, come quando si guarda uno stormo di uccelli, un minimo rumore sarebbe bastato per farli impaurire e scappare via.
Il ragazzo adesso sapeva tutto il passato di Alexa, ed era sconcertato e sconvolto, non capiva come lei avesse fatto a sopportare tutto quello che gli era successo, non sapeva cosa dire, quindi stette zitto e la strinse maggiormente contro a sé.

The survivors || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora