Alexa e Octavia erano sedute per terra con la schiena appoggiata ad un vagone.
Non si erano più parlate e la tensione era salita alle stelle, continuavano a guardare la porta sperando di vedere Bellamy uscire da essa, ma più il tempo passava più perdevano la speranza.
Alexa aveva lasciato che John andasse nella città della luce senza
sapere se si sarebbero mai più rivisti, e adesso iniziava a credere che non avrebbe mai più rivisto neanche Nathan e Bellamy.Si massaggiò nervosamente le tempie, era rimasta impotente davanti alla morte di Connor e anche adesso non poteva fare nulla per salvare quelli che erano rimasti vivi dei cento.
Una lacrima le solcò la guancia a causa della tristezza e della frustrazione, ma l'asciugò prima che Octavia potesse vederla.
La bambina si fermò d'improvviso appena sentì un singhiozzo provenire dal corridoio alla sua destra.
Alexa stava ritornando a casa dopo la fine delle lezioni, non era molto sicuro per una bambina di dieci anni percorrere i corridoi da sola, ma il padre aveva smesso di accompagnarla e venirla a riprendere dalle lezioni molto anni fa, quindi lei aveva dovuto imparare quali corridoi dovesse precorrere.Con un passo leggero seguì il suono dei singhiozzi, finché non vide un bambino tremante seduto per terra con le ginocchia al petto e le mani sulla faccia per attutire il rumore dei singhiozzi.
Riconobbe subito il suo compagno di classe con cui non aveva mai parlato, Nathan Miller.Il bambino sentendosi osservato alzò lo sguardo e cercò di asciugarsi il più velocemente possibile le lacrime.
"Non ti devi vergognare di piangere." Gli disse dolcemente avvicinandosi. "Mamma mi diceva che piangere è una cosa normale, che quando il dolore è troppo non si trova altro modo per sfogarsi."
Il bambino tirò su col naso senza rispondere, allora Alexa si sedette affianco a lui.
Non sapeva come rincuorare le persone, quindi tirò fuori dal suo zaino un pacchetto di fazzoletti e lo porse a Nathan.Lui la fissò per alcuni secondi, poi prese il pacchetto.
"Grazie." Sussurrò facendo un piccolo sorriso ad Alexa che ricambiò subito."Io quando sono triste guardo una serie tv, mio padre sta lavorando quindi non c'è nessuno nell'appartamento. Potremo guardarci Grey's Anatomy, è la mia serie ti preferita, mi ricordo che anni fa lo guardava mia madre." Propose la bambina sorridendo con un po' di malinconia, e rigirandosi tra le dita la collana di Natasha.
"Okay." Rispose il ragazzo alzandosi in piedi seguito da Alexa.
Da quel giorno dopo le lezione passarono sempre del tempo assieme fino a diventare quasi indispensabili l'uno per l'altro.
Un suono interruppe i ricordi di Alexa.
"Finalmente!" Esclamò Octavia alzandosi per vedere chi fosse sceso dallo scivolo.
Le due ragazze fissarono scioccate il cadavere di Fox, avevano già iniziato ad estrarre il midollo.Subito dopo sentirono dei passi e impugnarono subito le loro spade, ma davanti a loro non scomparse nè un terrestre nè una persona di Mount Weather, ma Clarke con un'espressione abbastanza scossa sul viso.
"Alexa, Octavia." Sussurrò sorpresa. "Siete rimaste."
"Fanculo! Certo che siamo rimaste, noi sappiamo a chi dobbiamo la nostra lealtà." Affermò Octavia con astio."Dobbiamo entrare." Ordinò Clarke dirigendosi verso la porta.
Alexa la afferrò il braccio e la fece girare nella direzione del cadavere di Fox.
"Se fosse possibile credi che saremmo ancora qui?""Perché Lexa si è ritirata." Chiese Octavia a Clarke.
"Ha fatto un patto con Mount Weather per liberare i terrestri, siamo da soli." Spiegò Clarke iniziando a bussare furiosamente alla porta.
"Ferma." Sibilò Alexa bloccandole la mano. "Così capiranno che siamo qui."

STAI LEGGENDO
The survivors || The 100
Fiksi Penggemar-Ambientato nella seconda stagione di The 100- Alexa è sopravvissuta alla battaglia contro i terrestri, e adesso ha solo un obbiettivo: trovare i suoi amici. Il problema è che sarà molto più difficile del previsto. Cominciato il: 22/07/2020 Finito i...