Alexa sentiva il suo cuore battere velocemente come se volesse uscire dal suo petto tanto quanto lei voleva uscire da quella situazione.
Lei non stava mai zitta, qualunque cosa la gente le diceva lei rispondeva sempre, ma dopo quella domanda si ammutolì.
Non sapeva cosa rispondere e lo sguardo insistente del ragazzo affianco a lei non aiutava a diminuire la sua ansia.In quel momento pensò a Giano.
Giano era il Dio romano degli inizi, delle fini e delle scelte.
Le scelte caratterizzano la vita delle persone, possono migliorarla come possono completamente devastarla, e Alexa in quel momento ne doveva prendere una.
Doveva decidere se mentire o dire la verità.In un primo momento pensò che la prima opzione fosse quella giusta, ma poi si ricordò che John ore prima le aveva detto che doveva dirle una cosa e forse voleva avvisarla del fatto che Bellamy avesse scoperto la sua identità, poi il ragazzo aveva usato un tono troppo sicuro per porle quella domanda, come se già sapesse la verità.
"Perché mi fai questa domanda?" Chiese cercando di apparire tranquilla, sentiva il suo cuore martellarle nel petto.
"Perché quando Kane ti ha portato via dalla stanza dove ero prigioniero una guardia ha detto ad un altra che ammirava la pazienta del cancelliere, perché lui non sarebbe mai riuscito a gestire una figlia così ribelle." Disse il ragazzo con tono stranamente calmo aspettando una reazione di Alexa.
Ma perché cazzo ogni volta che succede qualcosa di brutto ci sono sempre di mezzo le guardie?
Si chiese frustrata Alexa.La ragazza avrebbe ancora potuto mentire a Bellamy, e lui avrebbe creduto più a lei che alla parola di una guardia, ma alla fine decise di scegliere la seconda opzione.
In un modo o nell'altro lui avrebbe scoperto la verità e preferiva che il ragazzo avesse la conferma dei suoi dubbi da lei che da qualcun altro."Si. Io sono Alexa Kane, la figlia di Marcus Kane." Affermò apparentemente calma senza guardare il ragazzo.
Dopo le sue parole Bellamy capì finalmente perché lei sapeva tutte quelle cose sul consiglio e perché avesse parlato, tramite la radio, con Marcus Kane.
Ma c'erano ancora molte cose che non capiva.
"Ma, se Marcus Kane è tuo padre, chi è tua madre?"Alexa strinse la subito la sua collana, gesto che non passò inosservato al ragazzo.
"Mia madre era Natasha Kitting, lei e Marcus erano sposati. Non sai chi è perché è morta tanti anni fa." Rispose con malinconia guardando per terra.
"Scusa io.." Alexa lo interruppe subito.
"Tranquillo. Quasi nessuno lo sa." Rispose continuando a stringere la collana della madre."Ma perché all'inizio mi hai aiutato a togliere i bracciali? Sull'Arca c'era anche tuo padre." Chiese Bellamy cambiando argomento.
"Io ti ho aiutato perché non mi sono mai sentita parte di questo popolo e perché a mio padre non gliene mai importato nulla di me." Dopo quelle parole Alexa si allontanò dal ragazzo non volendo continuare quella conversazione, pronunciare quelle parole le provocava troppo dolore.*****
Arrivarono al campo il giorno dopo e durante il tragitto Alexa e Bellamy non si erano più parlati.
"Aprite il cancello!" Urlò Byrne.
Le guardie li puntarono contro i fucili e gli confiscarono le armi.
Abby arrivò subito dopo."So chi sei, stazione industriale." Disse a Mel. "Dove sono gli altri?"
"Non c'è nessun altro." Rispose la ragazza.
"Era a un giorno da qui. Nessun sopravvissuto, ma molti rifornimenti." Aggiunse Alexa.Abby disse di portare subito in infermeria Mel e Monroe, Alexa avrebbe voluto curarle lei, ma sapeva che non poteva a causa della ferita al braccio.

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The survivors || The 100
Fanfiction-Ambientato nella seconda stagione di The 100- Alexa è sopravvissuta alla battaglia contro i terrestri, e adesso ha solo un obbiettivo: trovare i suoi amici. Il problema è che sarà molto più difficile del previsto. Cominciato il: 22/07/2020 Finito i...