I love you

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Alexa e Octavia rimasero immobili per un paio di secondi, intorno a loro si stava svolgendo una scena a dir poco raccapricciante.
Tutte le persone in quella stanza, innocenti e colpevoli stavano morendo.

Alexa passava lo sguardo da un corpo all'altro, nel mentre che nella sua testa si ripetevano ininterrottamente le urla agonizzanti degli uomini della montagna.

Si riprese appena vide anche il corpo di Maya ricoperto da bolle rosse.

"No." Sussurrò nel mentre che si chinava affianco al suo corpo." No, non puoi morire Maya. Devi ancora vedere l'Arca. Devi uscire da questo orribile posto. No, non puoi morire."

La ragazza non rispose.

Alexa e Octavia si scambiarono uno sguardo dispiaciuto, sapevano che non potevano più salvarla.

La giovane Kane mise la testa di Maya sulle sue ginocchia, non poteva fare nulla per aiutarla, ma non voleva lasciarla morire da sola.
Quando Hank aveva cercato di ucciderla aveva pensato di morire da sola in quel corridoio freddo e buio, ed era stata una cosa a dir poco terrificante.

Dopo pochi secondi Jasper disperato le raggiunse, prendendo subito Maya tra le sue braccia.

"Jasper." Sussurrò la ragazza.
"Eccomi, sono qui." Disse lui prima di scoppiare a piangere. "Era innocente."
"Nessuno di noi è innocente."

Maya usò le sue ultime energie per dire quella frase, chiuse gli occhi e la vita abbandonò il suo corpo.

Jasper continuò a piangere stringendo ancora il cadavere di Maya tra le sue braccia.
Quel giorno una parte di lui morì insieme a lei.

Le due ragazze non sapevano come rincuorare Jasper, pensarono che probabilmente non esistesse un modo per curare un cuore spezzato, quindi si alzarono e andarono nel dormitorio per liberare i loro amici.

Appena spalancarono le porte di quella stanza molti dei ragazzi pronunciarono sorpresi i loro nomi, non pensavano che fossero ancora vive, e soprattutto non si aspettavano di rivederle nei panni di due terrestri.

Subito presero le chiavi dalle guardie morte sul pavimento per liberarli.

Quando finirono di liberare tutti Alexa fece un passo verso Nathan, ma appena vide lui e il padre abbracciati si fermo, non voleva interrompere quel momento.

Nathan aveva sempre pensato che il padre lo reputasse una delusione a causa dei suoi furti, ma Alexa sapeva che il signor Miller amava suo figlio più di qualsiasi altra cosa al mondo, e che avrebbe fatto tutto per lui a prescindere dai suoi crimini.

Alexa d'istinto spostò lo sguardo su suo padre che la stava già guardando.

In passato non era stato una figura paterna per lei, ma da quando si erano rincontrati sulla terra aveva dimostrato più volte che era cambiato.
Alexa aveva finalmente l'opportunità di costruire un rapporto col padre, forse diventeranno finalmente una famiglia, o forse no, ma voleva almeno provarci.

"Io." Disse con voce incerta, e schiarendosi la gola per pensare meglio alle parola che stava per dire." Io voglio provare a perdonarti. Non so quanto tempo ci vorrà, e forse non ci riuscirò mai, ma ci voglio provare."

Dopo quelle parole si sentì sollevata, come se si fosse tolta un peso dal petto che aveva da anni.

Kane rivolese alla figlia un sorriso amorevole, desiderava di sentire quelle parole da tanto tempo.
Fu travolto dalla felicità, e subito abbracciò la figlia.

Alexa ricambiò con affetto l'abbraccio, ma era comunque molto sorpresa, non si aspettava un gesto del genere da parte del padre, era da anni che non si abbracciavano.

The survivors || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora