Memories

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Alexa stava camminando per i corridoi dell'Arca, quando il sole stava per sorgere, per raggiungere la stanza di John.

Aveva dormito un paio di ore, ma poi si era svegliata e i pensieri avevano preso il sopravvento.
Indra le aveva proposto di diventare una dei suoi guerrieri, di diventare una terrestre, e lei voleva accettare.
Perché non avrebbe dovuto?
Non si era mai sentita parte di un popolo, tranne che con i cento, e a causa del suo sangue e del comportamento delle persone non si era neanche mai sentita accettata.

Invece adesso le offrivano l'opportunità di una seconda chance, di rincominciare da capo con un'altro popolo.
Un popolo che l'accettava e la voleva per quella che era.

Però prima di fare qualsiasi scelta voleva parlarne con John, i terrestri in passato l'avevano brutalmente torturato, ma sperava comunque che lui capisse il suo punto di vista.

Arrivò davanti alla porta della sua stanza e L'aprì con le chiavi che lui le aveva dato.
La stanza era in perfetto ordine, come se nessuno ci estrasse da molte ore, Alexa allora aprì subito la porta del bagno, ma quando si accorse che il suo amico non era neanche lì provò ansia.
Pensò che forse era uscito da poco per fare un giro, ma quando toccò il letto non percepì nessun calore, quindi John non aveva dormito là quella notte.

La ragazza si diresse subito fuori da Camp Jaha, per fortuna le guardie che dovevano sorvegliare il cancello dormivano, quindi poté andarsene indisturbata.

Non sapeva perché, ma senza neanche accorgersene percorse la strada per arrivare alla navicella dei cento.

Quando giunse a destinazione vide John che seguiva Jaha che era con un gruppetto di persone dell'Arca.

"John." Lo chiamò. "Dove stai andando?" Chiese preoccupata.
"A cercare la città della luce." Rispose lui con tono tranquillo, invece Alexa era sconvolta.
"Città della luce? Cosa stai dicendo John?"
"Me ne vado." Rispose Murphy con determinazione.

Alexa sentì qualcosa dentro di se spezzarsi, e gli occhi inumidirei.
No, non anche lui.
Pensò nel mentre che tirava su col naso per cercare di trattenere le lacrime.
Si sentiva a pezzi, la persona che le era sempre rimasta accanto, che l'aveva sempre aiutata, anche quando non si conoscevano,  le aveva appena detto che se ne stava andando via.

"Perché?" Chiese lei con la voce incrinata.
"Voglio rincominciare, e questo è l'unico modo."

Alexa a quel punto scoppiò a piangere senza riuscire a contenersi, capiva quello che gli stava dicendo Murphy, lo capiva meglio di chiunque altro, ma faceva comunque male.

"E ti prego non chiedermi di restare, perché è come se io ti chiedessi di venire con me e abbandonare Miller e Bellamy." Disse lui con voce leggermente tremante, faceva male anche a lui quella situazione.

Alexa lo abbracciò, stringendolo forte, come se ne dipendesse la sua vita.
"Capisco la tua scelta." Gli sussurrò all'orecchio continuando a piangere, lui nel mentre le accarezzava la schiena per cercare di confortarla.

Si staccò da lui dopo pochi secondi guardandolo negli occhi, notò che una lacrima gli rigava la guancia.
"Farai sempre parte della mia famiglia." Gli disse con un sorriso malinconico. "Ci rincontreremo."
"Ci rincontreremo." Rispose lui asciugandosi la lacrima.

Alexa dopo un'ultima sguardo si girò, non voleva vederlo andare via, avrebbe solo fatto più male.

"Aspetta." Disse lui attirando la sua attenzione.
Lei si girò speranzosa che le volesse dire che aveva cambiato e che non se ne sarebbe andato via, invece lui frugò nella tasca della sua giacca, e tirò fuori un oggetto che lei conosceva molto bene.
Era una macchina fotografica che aveva sempre avuto, era un cimelio di famiglio e quando era piccola aveva deciso che l'avrebbe usata per filmare alcuni momenti in cui era felice con i suoi amici, la sua famiglia.

The survivors || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora