Capitolo 11

633 37 6
                                    

Arrivate davanti a casa mia Cassidy mi abbracciò per poi andare a casa sua. Mia madre era già arrivata. Le saltai addosso per abbracciarla forte. Mi era mancata, é passato solo un giorno ma ora che siamo di nuovo unite non voglio perderla. Lei ricambiò il mio abbracciò accarezandomi i capelli ormai perfettamente lisci. Mangiammo qualcosa ed io andai a letto. Dopo 10 minuti Ashton mi chiamò.

«Lilly, che ne pensi di un'altra lezione domani mi chiese lui. Dovevo aspettarmelo. Però dio, stiamo parlando di Ashton.

«Sei tu il mio maestro.» gli dissi scherzando. Mi piacerebbe fare un'altra lezione.

«A domani, ti amo Awww.

«Ti amo anch'io» staccai la chiamata.

Amavo quando lui mi diceva di amarmi. Mi sentivo come se fossi completa ora. Ashton mi rendeva completa. La mia vita é completa. Ora finalmente va tutto al verso giusto. Non mi sento più la stupida ragazzina di una volta. Ora sono forte. Sarò forte grazie a lui. Poi mi addormentai così. Sorridendo a sapere di amare finalmente la persona giusta.

Quando mi sveglai guardai l'orologio. Cazzo! Ho solo 10 minuti per prepararmi. Sono in ritardo! Saltai giù dal letto ed iniziai a vestirmi più veloce che riuscì. Mi truccai legermente. Andai in bagno a lavare i denti e corsi giù dalle scale. Ero appena uscita quando vidi lui aspettandomi fuori dalla macchina.

«Luke, che ci fai quì?» gli chiesi mentre lo superavo.

«Non mi rispondevi al telefono. Così sapevo che stavi dormendo e pensai che avevi bisogno di qualcuno che ti accompagna fino a scuola.» disse lui sorridendomi.

«Grazie, meglio che ci muoviamo.»

Salì in macchina con lui. Se Ashton ci vede ucciderà Luke. Non é quello che voglio. Voglio bene a Luke ed amo Ashton, se uno si fa male lo farebbero anche a me. Ormai eravamo davanti a scuola ho ancora 5 minuti. Quando provai ad uscire dalla sua macchina lui mi fermò.

«Non posso continuare così.» disse lui abbassando lo sguardo. «Io ti amo ancora.» sentì un colpo al cuore. Mi mancava pure lui, ma non lo amo quanto amo Ashton.

«Luke, tu sai cosa provo.» lo abbracciai e me ne andai per andare a scuola. Mentre scendevo la campanella suonò ed io iniziai a correre. Ero appena arrivata, Cassidy mi abbracciò ed io mi andai a sedere con Ashton. In tutta la lezione io e lui tenevamo le mani, ma la mia vita mi sembra così strana. Ho un sentimento strano, come se tutto questo finirà. Mi scacciai quel pensiero dalla mia testa. Quì non finirà niente.

Quando la scuola finì io non aspettai Ashton. Lo vidi davanti a me, poi sentì una lacrima scivolarmi sulla guancia. Era attaccato a Cassidy come non mai. Si baciavano e lei aveva le mani dentro i suoi jeans. Puttana come sempre. Cassidy di sempre. No?

Iniziai a correre e poi sentì la sua voce chiamarmi più e più volte. Ma io in corsa faccio così tanto schifo che lui mi superò. Mi prese le braccia e mi obbligò a guardarlo.

«Lasciami brutto stronzo! Lasciami!» gli urlai contro per poi picchiarlo.

«Non é quello che hai visto.» fece lui con indifferenza.

«Ashton, non scherzare con me. Se non mi volevi bastava dirmelo! Tra noi é finita.» sono riuscita ad uscire dalla sua stretta e così iniziai a correre di nuovo verso casa. Lui non mi seguì più.

Arrivata a casa chiusi la porta. Mia madre non c'era, così pensai di andare a trovare la mia migliore amica, lametta. Andai in camera mia, la cercai e poi andai in bagno. Inziai a fare il primo taglio quando sentì Ashton che mi chiedeva di aprirmi la porta. Io ovviamente feci altri tagli, più profondi.

«Lilly se non apri questa porta la tiro giù!» urlò Ashton.

«Me ne vado, per sempre.» urlai a mia volta.

Ormai il braccio sinistro era pieno ed usciva tanto sangue, poi toccava all'altro braccio. Quando anche questo era pieno mi sentì girare la testa. Poi qualcuno bussava alla porta, credo. L'ultimo ricordo era Ashton per terra con sotto di se la mia porta di casa. Poi diventò tutto nero.

----

Pensavo di essere morta. Sai, nel senzo che non dovrai più soffrire, non dovrai più vivere. Mi sentì così. Morta.

----

Non so quanto tempo sia passato ma vedevo dei fili con un liquido rosso che entravano in me. Iniziai a sentire dei bip bip piani da una cassa. Mi guardai intorno. Su una sedia c'era seduto Ashton e nell'altra Sarah con Calum. Quando guardai il letto vidi Luke che dormiva. Dormivano tutti. Ma quando sentì una mano stringermi guardai Michael seduto sulla sedia vicino al mio letto. Lui mi sorrise ma non svegliò gli altri. Mi strinze la mano ed mi abbracciò. Non ricordavo cosa fosse successo e non sapevo nemmeno dove mi trovavo. Sembrava un'ospedale. Provai a tornare indietro ma non sapevo nemmeno quanti giorni siano passati. Poi vidi Michael e ovviamente lui aveva le risposte.

«che é successo?» chiesi io con una voce raucca.

«Hai perso molto sangue dopo che ti sei tagliata. Ashton ti ha portato in braccio fino a qui.» guardai Ashton, aveva la maglietta sporca di sangue, sarà qui da chissà quanti giorni. Poi guardai la data.

«Da quanto tempo sono qui?» chiesi.

«Da 3 giorni.» mi rispose lui. Tre giorni in ospedale solo per dei tagli. Mi guardai i polsi, erano fasciati.

«Voi da quanto tempo siete qui?»

«Quando Ashton ci ha chiamato dopo 1 ora dell'accaduto siamo venuti qui.» guardai di nuovo Ashton, poi vidi il suo occhio. Un occhio blu. Poi mi venne in mente le parole di Luke "tu falle del male e vedi" mi immaginai cosa fosse successo. Ovviamente di nuovo per colpa mia. Michael seguì il mio sguardo e rispose alla mia domanda.

«Ashton e Luke hanno fatto a botte.» disse lui. Era ovvio, doveva essere ovvio.

Sentì scendermi una lacrima ma la lasciai scorrere. Io volevo morire e non essere salvata.

Promise of sex ||Ashton Irwin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora