Capitolo nove.

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Arrivata a casa ceno da sola, i miei sono al ristorante e mio fratello Micheal è a cena dal suo migliore amico, così mi faccio un insalata e mi metto a vedere la TV.

Nella mia testa appaiono varie scene della giornata: della sensazione di sconforto quando Austin mi ha detto che si trasferiva frequentemente, del fiato che mi mancava al vista di quel magnifico paesaggio, e alle farfalle che ho sentito nello stomaco quando lui mi ha detto che ero la cosa più bella che avesse mai visto.

Passo la serata a guardare programmi sciocchi, e poi verso le dieci vado a dormire.

Il giorno dopo mi alzo tardi, e siccome è una bellissima giornata decido di andare a camminare, per strada incontro Fiona e le racconto della giornata precedente, poi all'una torno a casa e pranzo.

Nel pomeriggio mi telefona Niall che mi dice che sta venendo a trovarmi.

«Hey sorellina!», esclama entrando.

Io ricambio il saluto e corro ad abbraciarlo, mi è mancato il suo profumo di colonia e l'odore di menta che si sprigiona ogni volta che apre bocca.

«Ti va sei oggi andiamo al cinema?», mi chiede sorridendo.

«Certo!», esclamo.

Alle le sette meno un quarto andiamo al cinema a vedere un film horror, che si dimostra essere molto noioso, quindi ci addormentiamo. Verso la fine del film ci svegliamo e poi andiamo a casa.

«Vediamo "Grey's Anatomy"?», chiede.

«Si.»

Questa è una specie di tradizione, ogni volta che siamo a casa da soli ci ordiniamo un pizza e guardiamo "Grey's Anatomy".  Fi

no alle tre vediamo la televisione e poi ci mettiamo il pigiama ed andiamo al letto stanchi morti.

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