16

130 6 4
                                    


Come previsto, aveva iniziato a piovere, e neanche piano.

La nebbia si faceva sempre più fitta, in questo modo la nostra visuale era calata di parecchio.

Se il temporale avesse peggiorato, i fumogeni che avevano i superiori, non sarebbero serviti a nulla.

Isabel:Non sapevo che la pioggia potesse essere così forte!

Furlan:Neanche io. Non riusciremo a vedere alcun gigante prima che sia troppo tardi.

"È la nostra occasione"

Risposi io con tono basso ma sufficiente per farmi sentire da loro.

"Approfitteremo della pioggia e ci avvicineremo ad Erwin"

Furlan:Levi!

Isabel:Siamo pronti per andare, fratellone?

"Si...Ma sarebbe sospetto se tutti e tre rompessimo la formazione nello stesso momento...Andrò io."

Furlan:Si, forse è meglio non gironzolare come se nulla fosse..

Isabel:Allora ok, contiamo su di te fratellone!Vai e guadagna la cittadinanza per noi!

"Se qualcuno vi chiede, ditegli che sono andato a esplorare i dintorni."

Furlan:Va bene!

Alla sua risposta, mi diressi velocemente come previsto nella direzione di Erwin.

Mi guardai una sola volta all'indietro dove vidi i miei due amici salutarmi.

Era arrivato il momento.

<Stai iniziando a dubitare?>
<Scegli quello che vuoi>

Ecco le frasi che mi tornarono in mente di quel maledetto comandante.

Aspettami, Erwin Smith.

Ti ucciderò con le mie stesse mani.

...

La nebbia aumentava a dismisura, ma se non altro potevamo sfruttarla a nostro vantaggio.

Continuai a galoppare il più velocemente possibile ma mi fermai di colpo avendo notato in tempo un dirupo poco alto davanti a me.

Cosa?

Ma qui sotto c'è stato un massacro.

C'erano almeno una decina di soldati per terra, erano tutti morti, non ne era rimasto neanche uno vivo.

Cosa diavolo è successo lì?

Mi girai di scatto sentendo uno sparo di un fumogeno, lo aveva sparato un soldato a terra in fin di vita.

Soldato:Quel...g-gigante..

Furono le sue ultime parole.

Vidi delle orme di giganti andare nella direzione di Isabel e Furlan.

Non è possibile.

Ci siamo sorpassati a vicenda!

Non ci pensai due volte che ordinai al mio cavallo di ritorno immediatamente indietro.

Lungo il percorso intravidi per terra cari schizzi di sangue e vari arti.

Merda.

Andai talmente veloce che il mio cavallo perse l'equilibrio facendomi così cadere a terra.

Cercai di rialzarmi subito ma vidi l'ultima cosa che volevo vedere.

La testa sanguinante di Isabel.

Levi Ackerman | No regrets.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora