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Isabel:E me lo dici solo adesso?!

Urlò la ragazza verso di me facendomi chiudere gli occhi per il suo tono.

Poco prima di uscire, Furlan aveva avuto la brillante idea di dire ad Isabel che per tutto questo tempo, le avevo ceduto il letto buono, lasciando così a me il letto mezzo malconcio.

"Se urli un'altra volta ti tiro un calcio"

Risposi io con tono tranquillo.

Isabel:Ecco purché sei sempre di cattivo umore, ci credo, dormi in quella sottospecie di letto!!

Rispose lei gesticolando.

Furlan:Ma Isabel non ti devi preoccupare, ti ha dato quel letto perché lui intanto dorme poco, inoltre non sente la differenza giusto?

Mi chiese infine il ragazzo guardandomi.

"Insomma"

Risposi io facendo a Furlan spalancare gli occhi come per dire "che hai appena detto".

"Non importa, ci ho fatto l'abitudine ormai, non rompere mocciosa"

Affermai io uscendo così da casa.

Isabel:Ti ho già detto che non sono una mocciosa!!!

Urlò lei facendosi sentire lungo la fine dei gradini.

Camminai lungo le strade dei sotterranei senza una meta precisa, talvolta avevo bisogno di allontanarmi dalla solita routine in solitudine.

Questo posto diventava sempre più squallido.

La gente continuava a fingere di essere brave persone per poi derubarti tutto.

La gente continuava ad essere amica con te solo per il loro beneficio.

Provavo pena per tutti loro, ma onestamente, provavo più pena per la gente innocente, costretta e obbligata a vivere in questo lerciume.

Sospirai ai miei pensieri, ero stufo di vedere continuamente questa gente, questo posto.

Almeno non tutti erano uguali.

Mi fermai sedendomi su un vecchio muretto.

(?):Non dirmi che sei ancora vivo!

Mi girai di scatto sentendo quella voce, possibile che fosse lui?

Kenny.

Era davvero lui?!

"..Sei tu"

Risposi io con occhi sorpresi; egli si sedette accanto a me, teneva ancora quel cappello che posò anni fa sul pavimento, quando vide mia madre morta e me per la prima volta.

Kenny:Che c'è pensavi forse fossi morto?

Chiese lui con tono divertito.

"Onestamente si"

Kenny:Beh, anche io.

"Perchè sei qui, dove sei stato?"

Chiesi io dopo qualche secondo.

Kenny:Qui in giro, a fare la solita roba che facevo anni fa con te...Non è cambiato niente.

Rispose lui poco prima di sospirare.

"Kenny dimmi...Perché mi hai salvato quel giorno...E perché poi mi hai abbandonato?"

Gli domandai con tono basso; finalmente potevo sentire quelle attesissime risposte.

Kenny:Uh? Che dire, non ero così bastardo da lasciar morire di fame un bambino, ma non ero neanche così buono da farti anche da padre.

Rispose lui portando la mano sopra al suo cappello.

Dunque la risposta era così ovvia?

"Capisco...Ma perché proprio in quel momento mi hai abbandonato?"

Kenny:Oramai sapevi cavartela benissimo anche da solo, e non mi sbagliavo, guarda qui come sei cresciuto...Beh più o meno.

Rispose lui con un tono sarcastico verso le sue ultime parole.

Si riferiva per caso alla mia statura?!

Tsk.

"Fottiti"

Risposi io alzandomi dal muretto.

"Che farai adesso?"

Kenny:Ancora non lo so, ma di sicuro, voglio andarmene da questo inferno.

Rispose poco prima di alzarsi anche lui prendendo con se la sua solita valigia iniziando così a camminare lungo un sentiero.

"Kenny"

Richiamai nuovamente la sua attenzione, difatti si voltò verso di me.

"Un ultima cosa...Prima che tu vada, dimmi, chi eri tu per mia madre?"

Chiesi guardando il suo volto.

Kenny:...Solo un amico.

Rispose successivamente sparendo poi tra le varie case.

Un amico.

Per un attimo pensavo fosse il padre, che stupido.

Dopo qualche minuto tornai a casa, non pensavo di rivedere quell'uomo.

Probabilmente, non mi ricapiterà mai più.

Furlan:Eccoti, successo qualcosa?

Mi chiese il biondo poco prima che chiudessi la porta.

"Ho incontrato Kenny"

Risposi io lasciando allibito il ragazzo.

Isabel:E chi sarebbe questo Kenny?

Chiese lei non conoscendolo; a differenza sua, Furlan sapeva chi fosse, gliene avevo parlato qualche giorno prima che arrivasse anche lei.

Furlan:E ti ha dato quelle risposte?

Isabel:Quali risposte??

"Si, niente di che"

Furlan:Ah, ho capito.

Isabel:Ma insomma, perché mi ignorate??!

Sbraitò la ragazza con tono furente.

"Perchè sei stupida"

Risposi io poco dopo lasciando la ragazza sconcertata.

Ovviamente la mia risposta non era per offenderla, quasi, ma quando si parlava di qualcosa di serio, se non era necessario, preferivamo non parlarne con lei, va bene che era nostra amica, ma di cervello non era molto sveglia.

Nonostante questo, dopo qualche ora, raccontai anche a lei di questo uomo.

Isabel:Ora capisco!

"Meglio così, adesso non ti lamentare più"

Risposi io spostando lo sguardo altrove.

Isabel:No no, promesso!


Spazio Autrice:

Vi aspettavate questo piccolo ritorno?

"un amico"😾

Levi Ackerman | No regrets.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora