12-Non posso ma voglio-

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Levi, dopo aver capito che per te provava dei sentimenti contrastanti e talmente forti da non scollarsi di dosso, prese la via più breve e dolorosa per allontanarsi da te.

Organizzò tutto, dall'inizio. Un caro amico d'infanzia di levi, furlan, non aveva mai avuto una ragazza. Gli disse che ci poteva provare con una delle 'cadette promettenti e carine'.
Ti descrisse nei minima particolari, abbozzó anche la taglia del tuo seno, che in realtà non aveva mai guardato (anche se in fondo avrebbe voluto).
Furlan parve sorpreso e quindi decise che doveva provarci con te.

Il giorno dopo, furlan e levi erano seduti al tavolo, e t/n era appena entrata in compagnia di jean.
Si sedettero entrambi al tavolo.
Furlan si fece coraggio e andò a sedersi di fianco a t/n.

-ehi, scusami...uhm...volevo dirti che...sei molto carina! -
-Grazie, tu come ti chiami?-
-sono furlan!-
-Eri col caporale levi prima?-
-Ah si è un mio caro amico, ma l'ho abbandonato per parlare con te! Volevo chiederti se possiamo uscire, una di queste sere-
-Per me va bene anche stasera-
-Davvero?! Bene, allora a stasera!-

Dopo che furlan si sedette vicino al caporale, jean scoppiò anche se non urlò.
-T/n ma che cavolo fai?! ti piace il caporale e vai col suo amico?!-
-Si, jean. Vedrò se è geloso-
-Vuoi farlo ingelosire?! pessima idea t/n!! Lui non è il tipo che fa ste cose!-
-Senti, ti spiego in breve. Stasera usciró con furlan e gli dirò che mi piace il caporale!-
-gli spezzerai il cuore-
-No. Sono quasi certa che il caporale lo abbia fatto apposta. quel ragazzo non l'ho mai visto in sua compagnia, e anche se fosse il suo migliore amico, credo che lo abbia ingaggiato apposta per farmi uscire con lui-
-E perché avrebbe dovuto farlo?!-
-Forse sospetta qualcosa-

La sera stessa, ti mettesti un vestito semplice, Verde scuro, dello stesso colore del mantello del corpo di ricerca.
Dato novembre, ti misi delle calze a rete nere.
-Furlan ciao!-
-Oh...c-ciao. sei...davvero bella-
-ahah, grazie! Allora andiamo?-
-Si-

Durante il viaggio, furlan si mise a parlare della sua vita, della sua infanzia e spesso pronunciava il nome di una ragazza. Isabel.
Non sapevi chi era ma questo confermava i tuoi sospetti e il suo comportamento lo definì.
-Allora ti piace isabel?- dissi nel bel mezzo del discorso.
Lui si guardò in torno.
Perché si guarda intorno, qualcuno ci spia?
-si, mi piace lei-
-Perché ti sei guardato in torno e perché stiamo bisbigliando?!-
-Perché... non posso parlarne-
-Dai furlan ora siamo amici, dimmelo-
-Non posso o tornerò a casa con 20 ossa rotte!-
-Ah,già ho capito tutto allora. Come sospettavo...chissà perché lo ha fatto-
-Non ne ho idea! mi ha solo...detto di importunarti e mi dispiace, ti ha descritta nei minimi dettagli e non ho saputo ce rispondere e ho detto di si!-
-Anche se non è da lui, credo ci stia spiando-
-Ti senti osservata? Lui non ci avrebbe spiati ma...ho come la sensazione che qualcuno ci stia seguendo-

Quando furlan e t/n si separarono, rainer, annie e Berthold sbucarono da qualche parte che nemmeno t/n riuscì a focalizzare perché perse i sensi, e dopo 12 ore, riaprì gli occhi e divenne completamente cosciente.

-Dove...come...rainer?-
-Mi dispiace tanto t/n! mi dispiace! -
-Ma io...perché? -
-Mi dispiace, ti prego...non...non posso darti spiegazioni!-
-Annie...-
-No-
-Berthold? -
-Mi dispiace, ma te lo diremo tra un po-

Si fermarono in mezzo alla foresta degli alberi giganti.
Rainer spiegò la situazione e t/n rimase a bocca aperta.
La sua vita era stata sconvolta.
-T/n, tu sei un gigante importantissimo. Lo so che tu non lo sai, ma perché il tuo gigante è come se fosse racchiuso dentro di te. Non...è come un potere in poche parole. Tu non sei di sangue reale e per questo non sai come attivarlo ma...noi sappiamo come. Tu sei superiore a tutti noi giganti.-
-Io...io non credo che...-
-È la verità t/n! Credici. Ora ti racconteremo tutto!-

e raccontarono a t/n la storia di tutti i giganti. Il gigante ganascia, il gigante martello, il gigante corazzato, il colossale, il gigante d'attacco, il cargo,il gigante femmina, il gigante bestia e il primordiale.

-E quindi io sarei il primordiale e se appartenessi alla famiglia reale potrei comandare tutti e dico tutti i giganti?-
-Esattamente-
-E tu sei il corazzato-
-esatto-
-mentre tu sei il gigante femmina-
-si-
-e tu il colossale-
-Si...-
-Bella merda ragazzi. Sappiate solo una cosa. Se adesso avessi le mie spade vi avrei tagliato la testa e mangiato le budella-

Rainer incrinó la faccia in un espessione di consapevolezza.
-Lo sappiamo, ci dispiace. Era una missione-
-Basta, non voglio sentir fiatare nessuno di voi tre! SIETE DELLE BESTIE, FATE SCHIFO! È QUESTO QUELLO CHE FATE!-
-ABBIAMO CAPITO! MA ADESSO BASTA, DEVI STARE ZITTA E RISPONDERE AD ALCUNE DOMANDE!-
-TU DEVI STARE ZITTO E DEVI SEDERTI!-
Rainer parve preso da un fantasma e si sedette.
-Esattamente così, ora guardami annie!-
e Annie con uno scatto della testa, ti guardò.
-Berthold alzati in piedi!-
e anche lui parve preso da un fantasma che lo alzò.

-Mi dispiace dirvelo solo adesso, e mi dispiace dirlo solo a voi. Sono stata costretta a mantere un segreto del genere perfino a mio fratello, anche se di questi poteri o del fatto che fossi un gigante, io non ne avevo idea.
Sono la sorella di Eren. Il mio nome è il mio vero nome, come anche il cognome. Mia madre è stata la prima moglie di mio padre, nonché anche il padre di eren. Lei si chiamava dina t/c. Ho preso il cognome di mia madre. Strano che non vi suonasse familiare, fattosta che si,sapevo di essere di sangue reale anche se solo la famiglia reiss può avere il trono. Historia ha già il suo posto-
-Sorella di eren!? -
-Strano non è vero!? Non ci assomigliamo per niente e lui non sa che io sono sua sorella, ho sempre fatto finta di niente. Jean nemmeno lo sa, perché ho promesso con un giuramento di mantere il segreto, fino a che non sarebbe morta mia mamma. Ho ucciso un gigante un po di tempo fa che aveva dei capelli che le assomigliavano, ed era proprio mia mamma. Ora, voglio solo dire la verità a tutti e sono sicura che avrò lo stesso trattamento di eren-
-Non puoi dire la verità a nessuno t/n, il tuo potere verrebbe usato da eren per sterminare i giganti e per attivare la marcia dei colossali! -
-vedi, annie,la cosa che unisce me e eren, è proprio questa. Se io e lui collaboriamo i giganti potranno essere sterminati. Non ho intenzione di schiacciare gente innocentr e quindi la marcia non la attiverò, e eren non potrà farci un bel niente.
Io posso comandare anche lui. Il mio piano è di uccidere unicamente tutti i giganti al di fuori dei nove, semplice. ed ora...
Eren, di al caporale levi che deve venirmi a prendere alla foresta degli alberi giganti!-
-Per comandarlo deve sentire la tua voce-
-Tu credi? vedremo tra quindici minuti!-

Dopo esattamente 15 minuti, il caporale levi arrivò alla foresta.
Rainer, Berthold e annie erano legati tra di loro, mentre tu eri priva di sensi stesa su uno dei rami.
-Che è successo qui?! Ah me lo dirà t/n dopo!-

Quando arrivaste al quartier generale t/n spiegò ogni cosa mentre rainer, annie e Berthold erano nei sotterranei ancora legati.

-Quindi...tu...sei mia sorella-
-Esatto eren-
-Ma non potevi dirmelo se no avresti infranto un giuramento e saresti morta?-
-esatto-
-Beh, almeno ora hai qualcuno su cui contare per sterminare i giganti-
-Non ho intenzione di usare questi poteri per aiutarti eren. Non hai intenzioni nobili. E inoltre, il volere di nostro padre è ben diverso-

Nel mentre levi ascoltava.
Quella mocciosa sembrebbe essere un ottima risorsa, mah. Ma questo la rende solo più attraente.
Ho una pazza voglia di baciarle le labbra. È così forte, anche se piange per amore in fondo è una ragazzina appena diciottenne,ci sta. È così bella...e gentile, e intelligente, e...e io mi sono innamorato di lei.

Eren e t/n ancora parlarono tra di loro in privato,ma nonostante eren provasse a convincere la sorella ad aiutarlo, la sorella ne approfittó per comandare eren e fargli portare una tazza di te nero e un pezzo di torta alle fragole.

le farò cambiare idea, si schiererà dalla mia parte e uccideremo tutti i giganti e tutte le persone che ci hanno costretto a questa vita dannata, pensò eren

𝙩𝙖𝙠𝙚 𝙢𝙚-𝙡𝙚𝙫𝙞𝙭𝙧𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora