Verità

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T/N'S POV
Levi mi accompagnò fino al punto d'incontro.
Arrivammo davanti ai miei compagni
"ma state insieme?!" chiese Sara stupita.

"si, Sara" risposi sorridendo.
"peccato, volevo prendermelo io"
Lui si mise a ridere, mi diede un bacio e mi salutò andando via.

"dimmi, com'è lui?? Dicono che è un ragazzo sempre serio e freddo con tutti"disse sempre lei curiosa.
" beh, lui è così con tutti tranne che con me. Io lo conosco sin dall'infanzia, ci aiutammo sempre nelle difficoltà e gli sono sempre stata accanto come lui fece sempre con me.
Ma comunque non presenta questo carattere indifferente quando sta solo con me. Anzi... Si comporta in un altro modo"

"sei davvero fortunata, da quanto state insieme?"
" da qualche giorno."
"capito.." disse sorridendomi "ti auguro il meglio caposquadra"
"grazie" risposi sorridendole a mia volta.

Andammo verso ad un bar e iniziammo a conoscerci sempre più.
"Justin, ora ci vuoi raccontare qualcosa, o vuoi nasconderci ancora tutto di te?" chiese Lexa.
"e va bene.. Mi sembra il caso di aprirmi con voi.." disse continuando "vengo dal distretto di Stohess nel Wall Maria... Quel giorno stavo nel distretto di Shiganshina per motivi familiari e verso sera incominciò quell'evento fatale.
Riuscì a fuggire grazie ai miei genitori che si sacrificarono per me  facendosi mangiare dai giganti. Da quel giorno decisi di entrare nel corpo di gendarmeria ma più andavo avanti e più volevo andare verso l'uscita da quell'oblio... Alla fine scelsi il corpo di ricerca, vidi molti dei miei compagni uccisi, divorati, fatti a pezzi per salvarmi... Non volevo più vedere qualcuno sacrificarsi per me, quindi decisi di farmi forte e proteggere le persone che hanno bisogno di aiuto. "

Lo guardai attentamente e vidi i suoi occhi umidi, mentre appoggiai una mano sotto il mio mento, con l'altra gli accarezzai la sua schiena.

" su col morale, ora sei qui e non devi farti abbattere. Bevi qualcosa e sorridi in faccia alla morte "gli risposi guardandolo con aria assicurate.

" grazie caposquadra "disse infine lui.

Passammo la serata in quel bar a bere e a divertirci.
Ma poi iniziò a farsi tardi e preferii andare a casa.

" ragazzi penso che andrò a casa, sono sfinita e ho bisogno di riposare"dissi sbadigliando.
"certamente, notte caposquadra" disse Shiro che mi salutò con una mano mentre io mi allontanai verso l'uscita.

Camminai lentamente verso casa di Levi quando poi sentii i passi di qualcuno che mi stava dietro.
Non ci diedi tanta importanza all'inizio ma dopo un po' mi accorsi che mi stava seguendo.
Percorse i miei stessi angoli, i miei stessi vicoli, le mie stesse scalinate.

*cosa devo fare, aiuto*iniziai a zoppicare più velocemente. Ero vicina a casa sua ma ad un certo punto mi prese per un polso e mi tirò a se un uomo, mi chiuse immediatamente la bocca e mi portò verso un vicolo buio.

Cercai di liberarmi, presi la stampella e gliela sbattei sulla schiena con tutta la mia forza. Corsi via zoppicando e riuscii ad arrivare davanti alla porta della casa.

Iniziai a bussare ripetutamente vedendo l'uomo avvicinarsi sempre più.

Levi aprì la porta e mi buttai tra le sue braccia chiudendo la porta alle mie spalle.
"chiudi a chiave, fai presto!" dissi impanicata.
"calmati! Cosa succede perché stai così?" chiese Levi preoccupato.
"chiudi quella cazzo ti porta a chiave" gli urlai contro.
Lui la chiuse e mi guardò in modo serio.

"cosa succede spiegati"
"c'era un uomo che mi seguiva, mi aveva presa ma riuscii a liberarmi grazie alla stampella" dissi con i fiatoni dati alla corsa forzata di qualche minuto prima.

Mi abbracciò immediatamente
"stai bene?? Ti ha fatto qualcosa?" disse preoccupato
"no no, sto bene per fortuna" dissi ricambiando l'abbraccio.
"com'era fatto questo uomo?" mi chiese arrabbiato.
"non lo so, non l'ho visto bene. Ero cecata dalla paura ed era troppo buio, so solo che indossava un cappello che gli faceva ombra sul viso"

Non Andartene ~ Levi×readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora