Una Notte Fantastica

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T/N'S POV
Si avvicinò alle mie labbra sempre di più fino a quando non iniziò a toccarle con le sue pian piano guardandole come se le volesse mangiare.
Chiusi gli occhi e mi rilassai.
Levi mi mise una mano dietro la nuca e mi tirò a se facendo sprofondare le mie labbra in un suo bacio, così profondo che durò alcuni minuti.
I nostri fiati iniziarono a farsi affannati e i nostri corpi iniziarono ad avvicinarsi sempre di più.

Mi prese per le cosce e mi sollevo, mi portò sul letto senza staccare per un attimo le nostre labbra che tanto si desideravano.
Mi fece stendere e lui sopra di me continuò a baciarmi chiedendo di entrare con la lingua alle mie labbra, riuscendo così a trasformare il nostro bacio ancora più intrigante ed eccitante.

Lasciò le mie labbra pian piano lasciando un filo di saliva che ci univa ancora.

Scese al collo riprendendo il lavoro di prima, lasciandomi una scia di baci scendendo sempre di più, fino ad arrivare alla maglia.

Me la tolse con facilità e lo lasciai fare. Iniziò a baciarmi il torace per poi far scendere le coppe del reggiseno per tormentare di succhiotti i miei capezzoli.

Iniziai ad eccitarmi sempre più, misi una mano tra i suoi capelli e lo accarezzai.
Lasciò un'altra scia di baci, scendendo verso la pancia.
Ogni suo tocco mi faceva rabbrividire.

Si tolse la maglia rimanendo a petto nudo e sbottonò i miei jeans togliendoli con un'estrema facilità, insieme alle mutande.
Poggio la bocca sulla mia intimità e iniziò a baciarla, per poi leccare il clitoride lasciandomi una sensazione di puro piacere. Inarcai la schiena dall'eccitazione e strinsi la presa tra i suoi capelli.

Continuò così per poi aggiungere le dita facendomi arrivare quasi all'apice. Stavo per esplodere dall'eccitazione quando poi venni lasciando un grande gemito. Lui salì verso il mio volto leccandomi tutto il dorso.

Mi guardò e disse"com'è stato?
Cercai di riprendere fiato e di parlare. Ma stavo tremando come una foglia per tutta l'adrenalina e l'eccitazione che mi percorreva tra le vene.
"b-bellissimo.." dissi con un filo di voce mentre lui mi abbracciò e mi mise sopra di lui a cavalcioni.

Mi tolsi completamente il reggiseno che iniziava a farmi male stando in quella posizione  e lo lanciai via.

Mi stesi sopra di lui e chiusi gli occhi, cercando di tranquillizzarmi.

Lui spostò una mano tra i miei capelli e iniziò ad accarezzarmi mentre l'altra mano la mise sotto la sua testa per stare più comodo.

Ci addormentammo insieme quella notte bellissima.

LEVI'S POV

Mi svegliai la mattina dopo sentendo un gran bussare alla porta.
Vidi T/N ancora completamente nuda allora la misi sotto le coperte ed andai alla porta per vedere chi fosse.

Percorsi il corridoio ed aprii la porta, era Hanji che come ogni mattina venne a raccontarmi degli esperimenti sui giganti.

"hey dormiglione! Ti sei svegliato" disse ad alta voce abbracciandomi.
"mi hai svegliato tu, vorrei precisare" dissi guardandola male.
"sei proprio un simpaticone, lo sai?" disse sorridendomi e acconodandosi da sola in casa.
"tch"

"allooooraaa" disse trotterellando in cuicina"che mi dici di bello? "appoggiandosi sul tavolo.
" nulla"dissi mentre misi il caffè sul fuoco.

Iniziò ad annusare l'aria, la guardai in modo curioso "ma che fai?" le chiesi guardandola male.
"sei con una donna?" disse con un sorriso pervertito.
"eh??"
"dai dillo che è così... Chi è? La conosco? E dove sta ora?" Iniziò a farmi mille domande io continuai a guardarla male.

In quel momento uscì da camera T/N, venendo in cucina strofinandosi un occhio.

T/N'S POV

Mi svegliai sentendo delle voci, quindi mi alzai e mi vestii.
Uscì da camera e vidi Hanji e Levi che mi guardò con una faccia scioccata.

Hanji iniziò ad urlare"AHHHHH OH MIO DIO, LO SAPEVOOO IOOOO. PICCIONCINIIIII ALTRO CHE PETRA. HAI CAPITO LA MIA T/N"

Non capivo cosa stesse succedendo. Dopo cinque minuti riuscì a capire e iniziai a provare un forte imbarazzo.

"quindi voi due state insiemee" disse con un sorriso quasi inquietante mentre andai tra le braccia di Levi con imbarazzo.

"e da quanto avete nascosto questa cosa??"
"da mai" disse Levi con tono freddo prendendomi tra le sue braccia.
"stiamo insieme da poche ore"
"uhhh tutto è iniziato ieri seraaaa. Cosa avete fatto??" disse Hanji con il solito sguardo inquietante e pervertito.
"non sono affari tuoi" rispose Levi perdendo quasi la pazienza.
"va beeeeene. Ti racconterò gli esperimenti sui giganti più tardi.... Ciao piccioncini mieiii" disse incamminandosi verso la porta ed uscendo definitivamente.

*o mio dio che imbarazzo*pensai girandomi verso il petto di Levi arrossendo.
Mi accarezzò la testa e sorrise.
Intanto la caffettiera iniziò a fischiare.

Mi allontanai e mi sedetti su una delle sedie del tavolo.
"ne vuoi un po'?" mi chiese girandosi con aria interrogativa.
"si, grazie" sorrisi e feci cenno con la testa come approvazione.

Preparò il caffè sia per me che per lui.

Mi portò la tazzina sul tavolo e si sedette accanto a me.

Iniziai a girare lo zucchero, realizzando cosa facemmo la sera prima. Buttai lo sguardo sul caffè e continuai a girare arrossendo sempre più.

Levi poggiò la sua mano sulla mia interrompendo il movimento del cucchiaino e mi guardò "hey, stai bene? Sei tutta rossa. Mica avrai la febbre?" disse preoccupato per poi toccarmi la fronte.

Alzai lo sguardo su di lui e disse"non sei fredda. Quindi cos'hai?".

Rimasi zitta per un po' quando poi aprii bocca decisa a parlare ma non uscì nemmeno una parola.

Dopo un po' riuscì a dire qualcosa "s-sto bene" presi la tazzina e me la portai alle labbra per bere tutto ad un sorso il caffè.

"a cosa pensavi?" mi chiese mentre fece il mio stesso movimento con la tazzina per poi posarla sul piattino.
"a... I-ieri sera.." dissi imbarazzata guardando da un'altra parte.
Portò la sua mano sulla testa accarezzandomi dolcemente.

Lo guardai e mi fece un gran sorriso quasi come se stesse per ridere. "mi hai fatto preoccupare scema"
"scusa.." dissi sorridendo senza farmi vedere.
"comunque preparati tra meno di un'ora dobbiamo andare da Erwin per farci spiegare il piano di domani"disse Levi alzandosi dalla sedia e prendendo le due tazzine da caffè per portarle nel lavandino. Si rimboccò le maniche ed iniziò a pulirle.
" va bene"risposi alzandomi, ma poi mi ricordai di non avere la divisa a casa sua." ehmm, non ho la divisa devo andare a casa"

"va bene mi preparo un attimo e ti accompagno"
Annuì e lo aspettai in cucina.

Dopo circa sei minuti finì di prepararsi e venne da me.
"dai vieni" facendomi cenno di mano di raggiungerlo.

Andammo a casa mia. Feci una doccia veloce, mi lavai i detti, mi pettinai e mi misi la divisa. Lo raggiunsi in salotto ed andammo al quartier generale.

Il prossimo capitolo lo posterò tra qualche ora forse.

Non Andartene ~ Levi×readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora