20 agosto 1968
Erano passati tre mesi dal concerto dei Jackson 5 con i Commodores e tre mesi dalla separazione di Lionel Richie e Brenda Harvey, continuando a vivere la loro vita ognuno dalla propria parte. Io durante quel periodo dovetti fare il giro del mondo e mi trovavo attualmente a New York, per poter prendere parte ad un nuovo film di Martin Scorsese. In quei tre mesi persi di vista i Commodores, non ebbi notizie concrete di Brenda se non ai telegiornali, che annunciavano il lancio della sua nuova marca di abbigliamento in Sud Africa ma erano cose da prendere con delle pinzette e non ebbi tanto meno quelli di Diane, fino a qualche giorno fa al telefono.
•Che ne era appunto del nuovo gruppo? Il successo incominciava a prenderli alla testa e le discussioni fra i membri iniziarono e la causa erano principalmente i luoghi dei concerti, e per una strana ragione anche Diane riusciva a centrare qualcosa. •
Four season hotel, NYC
Mi trovavo in quell'hotel da più di 24 ore solo per poter fare dei photoshoot per un magazine di moda e non ne potevo più. Dovevo prendere la mia dose di caffè prima di esplodere, a forza di sentire quelle persone dirmi "oh sì brava Brina, continua così, sei troppo bella. Più in alto il braccio mostra un po' di più il seno" silenzio per favore. Finì per avere un mal di testa che dovetti smettere mezz'ora prima della fine e poter prendere il mio jet alle otto e venti di sera in direzione di Los Angeles la mia casa dolce casa, almeno era così che la definivo in quel periodo. Quando tutti i bagagli furono pronti la mia manager non che adorabile zia Clarisse venne a comunicarmi che potevo uscire da quell'immessa stanza solo che dovevo passare da dietro, a credere che ero Diana Ross. Ma per favore; ero e sono meglio di lei (ovviamente scherzo), feci comunque quello che mi era stato detto per evitare problemi con Clarisse.
Una volta uscita da quel maledetto hotel una sorpresa mi aspettava di fuori.
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<Oh Diane come stai? e che buon vento ti porta qui da me?> dissi io quando alzai lo sguardo dal mio telefono e sentendola nominarmi per subito riattaccare la sua chiamata. Ero totalmente sorpresa di vederla a New York a quell'ora
<Ciao cara sto bene grazie...> mi rispose facendomi uno dei suoi sorrisi falsi <a dire il vero c'è una cosa che vorrei chiederti o meglio dirti>
<Ok però aspetta non a che vedere con il nuovo gruppo spero> aspettai una risposta ma non arrivò subito quindi continuai <ti va di entrare in macchina con me? In questo modo almeno possiamo parlare tranquillamente> dissi io ignara di quello che avrebbe potuto dirmi o fare
<Ma signorina non possiamo acc....>Jordan una delle mie guardie cominciò a parlare
<Jordan calmati è una mia buon'amica e non voglio lasciarla nelle strade di New York da sola> dissi io interrompendolo dicendo una menzogna. Anche se in fondo sapevo che Diane era fin troppo capace di trovare un modo per entrare a casa sua da sola.
Quest'ultimo mi rispose solo con un timido "va bene signorina" prima di aprirci la macchina che stava lì davanti a noi con all'interno mia zia che mi stava già aspettando e come sempre era sulle sue scartoffie e il suo telefono passando delle chiamate importanti per le prossime sfilate o registrazioni delle canzoni.
<Allora dimmi tutto> incominciai cercando di rompere quel silenzio assordante solo dopo dieci minuti di strada in quella limousine dai finestrini oscurati
< Volevo parlarti a proposito di Brenda e di quello che è realmente successo> proseguì lei cercando di trattenere le sue lacrime, •che gioco d'attrice questa donna, a credere che sarei caduta nel suo gioco di nuovo • <Ti prego non giudicarmi per favore. Quello che è realmente successo con Lionel il giorno in cui dovevo stare la sua ex è che...>Riprese fiato prima di continuare, stranamente sentivo che ci doveva essere un'altra menzogna da parte sua che doveva arrivare < Io e lui eravamo andati ad una serata tra amici e lui aveva bevuto troppo. Prima che tu me lo chieda aveva preso solo due bicchieri di tequila e quando incominciammo a ballare iniziò a provarci...visto che mi piaceva non avevo saputo resistere e avevo ceduto>
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You are my secret love 1 (rivista)
RomanceTuskegee, Alabama 20 giugno 1949 nasceva lui. Sì, proprio lui, colui che avrebbe in seguito cambiato la mia vita. All'inizio nessuno dei due osava andare verso l'altro, ma ora come dirvi che è diventato l'uomo della mia vita, il padre dei miei figl...