#Samantha's Home
<Siete finalmente arrivate...dove eravate tutto questo tempo?> disse Deb con un tono serio
La guardammo per poi scoppiare a ridere per la sua non serietà in ciò che disse e dalla sua espressione
< Comunque ragazze a breve arriverà mio fratello e due dei suoi amici.> disse in fine lei guardandomi in contemporanea con Samantha aspettando una reazione da parte mia
<Che c'è? Tanto so che uno dei due è Michael quindi > risposi io con disinvoltura
<E come fai a saperlo?> mi chiese Samantha
< Cara sono in contatto con Michael ormai da anni ed è lui che mi ha informato... Ci saranno anche gli altri che ci raggiungeranno> risposi in modo disinvolto continuando a decorare il salone
< E chi sono quell'altri?> mi chiese Deborah
<Prince, Jermaine e conoscenti di conoscenti. > risposi guardando Deborah
< Bene questo vuol dire che devo chiamare un servizio catering nella speranza che siano ancora aperti> disse Samantha
Deborah ed io continuammo a fare le ultime cose che rimanevano parlando e infine potemmo andare a prendere un bagno bello fresco prima che gli invitati arrivassero.
Una volta che terminammo di prepararci scendemmo di sotto, per accogliere gli ospiti che non smettevano più di suonare alla porta come dei malati ridendo e scherzando
<Sissi arrivavamo calmatevi un po' e su dai>dissi io scendendo il più velocemente possibile con i tacchi da quelle scale maledette mentre le altre due ragazze andarono in cucina per preparare gli stuzzichini e da bere per l'aperitivo
<Wow Lionel non mi avevi detto che la tua ragazza era così bella e sexy. Canestro bella scelta> disse il terzo ragazzo che stava con lui appena apri la porta
< Bob non è la mia ragazza.> replicò Lionel vedendo la mia reazione interrogativa e abbassò subito lo sguardo
<Però ti piacerebbe che lo fosse> disse Michael guardandolo
< È una conoscente lo sai bene che...lasciate stare. Brina possiamo entrare?> disse lui
<Prego e accomodatevi pure. Fate come se fosse casa vostra ragazzi> dissi per poi chiudere la porta dietro di me
<È un po' casa mia qui quindi> disse Michael iniziando a ridere
<Eh spiritoso > risposi io dandoli una pacca sul braccio
Lionel mi presentò al suo amico Bob Dylan mentre per Michael Jackson non ce n'era bisogno, visto che già ci conoscevamo. In quel momento mi sentivo un po' in imbarazzo dato che sia Bob Dylan che Lionel non smettevano di fissarmi e parlare tra di loro.
In quel momento avevo un vestito rosso che mi arrivava fin sopra le ginocchia e metteva ugualmente in evidenza tutte le curve che potevo avere. Con tutto questo dei tacchi a spillo abbastanza alti e un trucco molto leggero
<Allora ragazzi, che ne dite di iniziare i festeggiamenti con un piccolo aperitivo fatto in casa dalla nostra barista e organisatrice preferita?> chiesi io cercando di non fondere da quello sguardo tanto profondo che Lionel mi lanciava da qualche minuto.
Ma che cavolo mi succedeva erano passati mesi prima di quel giorno di Natale e quella sensazione, come si dice già oh certo, di avere le farfalle allo stomaco ricominciarono.
<lo berrei con piacere voi ragazzi?> disse Michael
<Volentieri si> replicarono gli altri due
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You are my secret love 1 (rivista)
Storie d'amoreTuskegee, Alabama 20 giugno 1949 nasceva lui. Sì, proprio lui, colui che avrebbe in seguito cambiato la mia vita. All'inizio nessuno dei due osava andare verso l'altro, ma ora come dirvi che è diventato l'uomo della mia vita, il padre dei miei figl...