cinque

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Perché Samuele e Michele non volevano che mi avvicinassi a Emiliano? Cosa c'era sotto in realtà? Ho sempre sospettato che ci fosse qualcosa che non sapevo, qualcosa da cui loro tentavano di proteggermi, dalla quale però, non possono proteggermi ancora per tanto.

-devo capire cosa c'è sotto- dissi a Denise - non ti conviene, alcune cose è meglio tenerle nascoste- rispose - si, nascoste se hai paura della verità - risposi allontanandomi, Emiliano nel suo gruppo, formato da un paio di persone dalle facce abbastanza sinistre, ma se stanno con lui un motivo c'era.

Non avevo idea di dove fossero i miei due amici, se di amico avevano ancora qualcosa. Da qualche giorno qua ho capito che nessuno è realmente amico, le amicizie sono poche e rare e fatte anche nei posti di merda come questi (dai quali però devi diffidare sempre) o in situazioni di merda, ma devi stare attento. Anche colui che reputi il tuo migliore amico potrebbe venderti, pur di salvarsi il culo.

-ehi Emi, guarda che gnocca- disse un tipo alto, dall'occhio guercio e sguardo attraente - tieni me mani a posto Cosimo- rise Emiliano dopo avermi notata - il solito porco- rispose l'altro, molto più basso di Cosimo e dagli occhi azzurri - non dirmi che non te la faresti - continuò quando ormai fui in mezzo a loro - tu mi scoperesti, ma ti sei chiesto se io volessi? Ti rispondo io, manco se fossi un'altra- dissi avvicinandomi ulteriormente a Emiliano - cazzo amico ti ha spento- rispose l'altro amico senza capelli ma con una folta barba scura.

-che succede? - domandò preoccupato - vorrei parlarti in privato - dissi - è importante - continuai - vai amico qua ci penso io- lo incitò un ragazzo dai tratti meridionali - grazie Fabio - rispose sollevandosi e seguendomi poco distante dal suo gruppo.
-dimmi - disse-conosci Michele e Samuele? - domandai - ma chi, quei due sbarbi che sono venuti assieme a te? - chiese, annuì - oh sì- rispose vago - come? - domandai - affari- continuò vago - Emiliano cazzo, dammi rispose sensate. - dissi innervosita ma cercando di trattarmi per non far scoppiare alcun caos - cazzo, ok- rispose sbuffando - rivaluterai i tuoi amici dopo questa, hai presente ?-domandò - parla- continuai

-non sei finita qua dentro casualmente - disse - è colpa loro, pensavano di farti entrare solo te, siccome per loro eri la parte debole della loro squadra- disse, rimasi ferma, cosa stava dicendo? Non era possibile. Non loro.-Emiliano ma che cazzo dici- risposi-la verità Ginevra- rispose-perché pensi ancora che tutti siano amici e che tu debba diffidare delle persone come me? - alzò le spalle - ora hai capito da chi devi diffidare - continuò andandosene e lasciandomi lì, con lo sconforto che mi girava attorno.

Mi avevano tradito, la mia famiglia mi aveva tradito.

Neve e Fango|| Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora