Qualcuno è geloso

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Severus si alzò la mattina e decise di andare a controllare la posta. Prima però si fermò in bagno per applicare la crema. Dopo aver finito andò a controllare la posta. In mezzo alla pubblicità vi era un pezzo di pergamena ben piegata, con l'emblema di Hogwarts.

Snape entrò immediatamente in casa e, gettando di lato la pubblicità, aprì la lettera. Già sapeva di chi fosse la scrittura. 

Severus, 

Come stai, ragazzo mio? Non mi hai ancora scritto. Ti ho raccomandato di scrivere? Non ricordo, alla mia età. Comunque la ragione per cui ti sto scrivendo è perché verrò in visita verso Natale. Non preoccuparti, rimarrò per un giorno o due. E ti porterò un regalo. Non preoccuparti, so che ti piacerà. Devo andare adesso, è appena arrivata la consegna di caramelle al limone! Prenditi cura di te stesso.

Albus  

Severus voleva strappare la lettera a metà. Ma pensò fosse meglio schiarire la mente in uno dei bar locali. Avrebbe preso un tè, forse un muffin? Con quella domanda in testa prese il cappotto e uscì fuori. 

Quando entrò nel bar, invece di sedersi ad un tavolo, decise di mettersi al bancone. Stava sorseggiando il suo tè quando gli tornò in mente il sogno di quella notte. 

Harry stava esaminando il taglio in mezzo alle sue gambe, quando iniziò ad accarezzare il suo pene. "Cosa stai facendo?" gli chiese calmo. 

"Beh, pensavo che visto che ti sto causando dolore, avrei potuto darti qualche sorta di piacere." Harry rispose amorevolmente. Severus annuì soltanto.

"Ecco il suo muffin, signore." disse la cameriera mentre appoggiava un muffin ai mirtilli sul bancone di fronte a lui.

"Uh... un altro tè, per favore?" chiese, cercando di calmare la sua voce. Le diede la tazza, tremando leggermente. Il Severus del sogno non aveva problemi al pensiero di Harry che lo massaggiava, ma ciò che più lo preoccupava, pensandoci, era che nemmeno il Severus reale aveva dei problemi. 

'E' solo un ragazzino! In più non ti amerebbe mai' continuava a ripetersi. Cercando inoltre di calmare il suo piccolo amico. Quando non funzionò, pensò ad Albus. Avrebbe dovuto rispondergli quando sarebbe tornato a casa e chiedergli la data.

Quando era perso nei suoi pensieri, un certo uomo dagli occhi verdi entrò nel bar. Severus quasi soffocò con il suo tè. Harry sedette ad un tavolo e sembrava stesse aspettando. Non notò l'uomo dai capelli neri seduto al bancone a pochi passi da lui. Severus era scioccato di vederlo là. Invece di avvicinarsi, Severus lo guardò da sopra la sua tazza. 

Poco dopo che Harry si era seduto, un altro uomo entrò e si sedette di fronte a lui. Era abbastanza carino. Alto, capelli marroni, occhi castani e un buon fisico. Parlarono e risero per un bel po'. Qualcosa si smosse nello stomaco di Snape. Cos'era quella sensazione? Era gelosia?

No. Non era geloso di Potter che parlava con un altro tizio. E sicuramente non gli interessava se quello fosse l'amante di Harry o no. 'Bugiardo' gli urlava il suo cervello. Sembrava stessero passando un buon momento insieme, alla fine l'uomo si alzò e diede i suoi saluti. Harry prese lo scontrino e si incamminò verso Severus. 'Non notarmi, non notarmi, non-' 

"Ehi, Snape! Non sapevo venissi qui" disse Harry, mentre sedeva nel posto accanto a lui. 

"Si, Potter. Mi piace prendere una tazza di tè la mattina. In più, con il mio compito, devo stare in giro." sogghignò Severus nella sua tazza. 

"Già, immagino di si." rise Harry, "Ehi, cosa farai per pranzo?"

"Probabilmente tornerò qui, perché?" chiese Severus, con il suo famoso sopracciglio alzato.

"Beh, magari potresti venire da me per il pranzo. Che ne pensi?" 'speriamo non sembro disperato' pensò.

Snape ci pensò un attimo. Sarebbe stato così brutto stare in compagnia del prescelto per un'ora o due? "Certo, ma preferirei casa mia se non è un problema."

"C-certo. Va bene." rispose Harry e Snape gli diede il suo indirizzo. 

Mentre aspettavano che la cameriera prendesse i loro conti, Snape decise di rompere l'inconfondibile silenzio. 

"Quindi, con chi parlavi?" 'Per favore, dimmi che è suonato casuale'.

"Oh, Tim? E' un dottore di scambio che andrà in India. Voleva chiedermi com'è stare così lontani da casa, o la procedura per poterlo fare. Quel genere di cose. Se ne va Giovedì."

'Quindi non è il suo amante' pensò e rilasciò il respiro che non si era reso conto di star trattenendo. "Beh, sono sicuro che conosci molte cose al riguardo." replicò con un sorrisino.

Harry rise al comportamento del suo professore. Pagarono ognuno il proprio conto e si salutarono alla porta. 

Severus si girò verso la propria direzione dopo aver visto Harry girare l'angolo. La sua passeggiata fu pacifica, ma più si avvicinava a casa sua, più iniziava a sentirsi a disagio. Cercò nella sua tasca e afferrò la sua bacchetta. Ciò che lo aspettava sulla sua strada, avrebbe fatto desiderare a chiunque di non vivere più lì. 

Doctors Love ||Snarry|| Italian translation ||In Corso||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora