Doctors Love ||Snarry|| Italian translation ||In Corso||

Pranzo

Harry era nervoso e eccitato. Non vedeva l'ora pranzare con il suo professore preferito. In più, con il sogno della notte prima, sentiva come se il suo mondo stesse tornando integro. E se avesse detto qualcosa di sbagliato? Se Severus l'avesse buttato fuori? Se-

"Ciao, Harry." Disse Snape, aprendo la porta di casa. Harry stette fermo a fissarlo per un po'. 'Mi ha chiamato Harry?' Harry stava urlando tra sè. 

"Beh? Entri o rimani fuori a boccheggiare come un pesce fuori dall'acqua?" disse Snape, rientrando nel salotto. Harry scosse la testa per schiarirsela e lo seguì all'interno.

Prese posto sul divano in feltro nero nello stesso istante in cui Snape gli aveva versato una tazza di thè. Notò, sparsi sul vassoio, alcuni dei suoi dolcetti preferiti. Come faceva Snape a saperlo? Harry pensò si trattasse solo di fortuna, ma si meravigliava lo stesso.

Notò anche che i panini e il thè erano i suoi favoriti. Era davvero curioso di come avesse fatto tutto questo il Maestro di Pozioni. E per lui non di meno. Dopo aver preso qualcosa da mangiare, anche Severus lo aveva fatto, Harry pensò che toccasse a lui rompere il silenzio. 

"Come sta funzionando la crema?" 'Questo non è un argomento adatto ad un pranzo,' si rimproverò nello stesso momento in cui quelle parole uscivano dalla sua bocca.

"Bene. Oggi cammino meglio rispetto a ieri." rispose Severus, sorseggiando il suo thè. 'Va bene, non hai detto niente di sbagliato. Per adesso' pensò Harry. Severus sedeva, guardando da sopra il bordo della sua tazzina il giovane uomo che faceva strane e confusionali espressioni facciali. 'Aspetta. Ho appena pensato a lui come un uomo?' pensò. 'Immagino sia un uomo adesso. È più alto e muscoloso. I suoi capelli sono più lunghi e gli cadono sul viso. Deve essere fastidioso essendo un dottore.  E quegli occhi. Oh quegli occhi supplicanti', la sua mente stava tornando al sogno.

"Hey," improvvisamente parlò Harry, risvegliandolo dal mondo dei sogni. "Pensi che potremmo... sai... essere amici?" chiese con voce sottile. Non voleva sembrare disperato, ma non voleva nemmeno continuare ad essere un suo nemico.

"Penso si possa fare." rispose Severus dopo un momento di pausa. "Puoi venire e andartene come più ti piace, basta che mi avvisi. Puoi usare il mio nome e io userò il tuo. Ti va bene, Harry?"

Harry si bloccò un secondo, assaporando il suono del suo nome fuoriuscire da quella bocca. Aveva un suono perfetto. "Va bene, Severus." Dio, il suo nome aveva un suono meraviglioso sulle sue labbra. 

Sedettero in un silenzio confortevole fin quando una domanda venne in mente ad Harry. "Quali sono i tuoi piani per le vacanze?" Snape dovette pensarci un attimo. Fin quando...

"Albus mi ha detto che verrà in visita verso Natale. Gli ho risposto questa mattina chiedendogli la data." disse Severus, notando come al nome Albus, Harry fosse impallidito.

"Q-quanto rimarrà?"

"Mi ha detto due giorni. Perchè?" domandò Severus.

"Perchè non sa che sono qui. So che se gli dico di essere un dottore al mio ritorno ad Hogwarts, vorrà organizzare una festa. Non voglio! Gli piace troppo fare le cose in modo babbano. E so che se qualche ragazzo dovesse sentirsi male lo manderebbe da me e Poppy." Harry affermò di fatto.

Severus lo considerò un momento. Era da Albus organizzare una festa per lui. Harry aveva già abbastanza attenzioni, Albus non aiutava in questo.

"Non gli dirò che sei qui, quando verrà." Harry voleva abbracciare Severus in quell'istante, ma decise era meglio evitare. L'orologio scoccò le tre e decisero fosse passato abbastanza tempo. Harry invitò Severus a cena a casa sua. Sperava davvero che Severus dicesse di si. Dio, sembrava così disperato nella sua mente. 

"Sarò da te alle sei, se per te va bene. Ma mi serve l'indirizzo." replicò Severus, con un tocco di gentilezza nella voce che non aveva mai sentito usare prima. Harry afferrò un pezzo di carta e scrisse l'indirizzo, prima di consegnarlo a Severus, sfiorandogli le dita con le proprie. Disse a Severus che lo avrebbe aspettato per le sei e gli augurò una buona giornata. 

A. T.
Ecco la nuova parte, scusate per l'immenso ritardo ma la vita ultimamente è stata frenetica. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e di poter aggiornare in modo frequente.