CAPITOLO 6 - Incomprensioni

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Macarena's pov
È sera ed ho appena finito il mio turno di lavoro, fortunatamente domani è il mio giorno libero. Per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare a Zulema, chiedendomi cosa facesse e come stesse...non vedo l'ora di arrivare a casa e rivederla, anche se è da poco che viviamo insieme mi sono già abituata ad averla in giro per casa, la sua presenza mi rasserena e mi fa sentire meno sola.
"Allora io vado... buona serata."
Dico alla mia collega sorridendo.
"D'accordo Maca, buona serata anche a te."
Risponde di rimando sorridendo a sua volta.
A quel punto esco dal bar ed entro in macchina, metto in moto guardando davanti a me le luci della città che mi illuminano il viso, fortunatamente non c'è traffico quindi una decina di minuti più tardi arrivo a destinazione. Scendo dall'auto per poi chiuderla con il telecomando ed entro all'interno del portone, attendo con impazienza l'arrivo dell'ascensore e, non appena arriva entro al suo interno per poi premere il tasto 5. In qualche secondo arrivo a destinazione ed esco da esso,subito le porte si richiudono alle mie spalle. Cerco le chiavi all'interno della borsa ed in seguito apro la porta entrando e richiudendola dietro di me. Subito un profumino delizioso si insinua nelle mie narici ed il mio stomaco inizia a brontolare a causa della fame.
"Zulema sono a casa!"
Esclamo dall'entrata alzando un po' la voce in modo che possa sentirmi per poi dirigermi in salotto.
"Ben tornata bionda"
Mi dice l'araba sorridendo facendo capolino con la testa dalla porta della cucina... Non l'ho mai vista così allegra e sono felice che lo sia.
"Oggi mi sono data alla cucina italiana,mi è sempre piaciuta."
Afferma, una risata divertita mi esce all'improvviso.
"Sai,non credevo sapessi cucinare."
Ammetto guardandola. Mi ha sorpresa.
Sentendo le mie parole si volta verso di me alzando le sopracciglia.
"Ci sono molte altre cose che so fare che neanche immagini."
Le sue parole mi hanno incuriosita, chissà cosa intende dire.
"Per esempio?"
Le domando con voce innocente.
"Lo vedrai bionda. Ci sarà tempo per stupirti."
Una strana sensazione mi pervade all'improvviso e sento un fuoco ardere in me.
"donna dalle mille risorse oserei dire."
Affermo entrando in cucina ed osservandola ai fornelli.
"Già, proprio così."
Risponde di rimando per poi incastrare i suoi grandi occhi verdi nei miei. Mi perdo a guardarla, è davvero bella.
Osservo ogni dettaglio del suo viso per poi soffermarmi sulle labbra,sono così belle e carnose e subito avverto l'impulso di baciarla, non lo faccio però,trattenendomi e fantasticando con la mente su un nostro ipotetico bacio.
"Macarena smettila di sognare."
Rimprovero me stessa per poi tornare alla vita reale. Ho lo sguardo ancora fisso sulle labbra di Zulema e solo in quel momento mi accorgo della presenza di una macchia di sugo su di esse.
"Che c'è bionda?"
Mi domanda.
Deglutisco rumorosamente per poi risponderle.
"Sei sporca di sugo."
Affermo sicura guardandola negli occhi.
"dove?"
Mi domanda senza mai staccare lo sguardo dal mio.
Non dico nulla, limitandomi a passare il pollice sulle sue labbra, a quel contatto improvviso si irrigidisce ed inizia a respirare pesantemente.
Voglio stuzzicarla un po', così decido di mettermelo in bocca per assaporarlo. Una volta fatto ciò lo tiro fuori. Le sue pupille sono dilatate, chissà cosa starà pensando. Rimaniamo a guardarci per qualche secondo in silenzio, ma ad un tratto lo interrompe iniziando a parlare.
"É pronto, siediti a tavola."
La guardo confusa.
"Lascia che ti aiuti."
Affermo prendendo i piatti,lei però si avvicina togliendomeli di mano ed appoggiandoli sul ripiano di marmo.
"faccio io, tu siediti."
Risponde con voce ferma, è improvvisamente fredda, cosa le prende? Non capisco a cosa sia dovuto questo suo sbalzo d'umore improvviso,vorrei saperlo ma non ho intenzione di discutere, quindi faccio come dice seppur controvoglia sedendomi a tavola. La osservo scolare la pasta per poi metterla nei piatti e condirla con il ragù. A volte mi sembra di capirla e che stia cercando di abbattere le sue barriere,altre volte invece non ho la minima idea di chi ho di fronte e mi sembra che abbia intenzione di creare un muro ancora più alto e inaccessibile. Non voglio però che tra noi ci sia questo clima di tensione.
Ad un tratto mi si avvicina posando dinanzi a me il piatto di pasta fumante per poi andarsi a sedere dall'altro lato del tavolo.
"buon appetito."
Le dico guardandola, non mi guarda, intenta a mescolare la pasta con il cucchiaio,odio quando mi ignora e odio ancora di più non saperne il motivo.
"buon appetito."
Risponde distaccata.
"ah ma allora parla"
Penso alzando gli occhi al cielo,ho l' impressione che questa sarà la cena più straziante e noiosa di tutta la mia vita.
Una ventina di minuti più tardi finiamo di mangiare, così mi alzo e prendo i piatti per poi riporli nel lavandino ed iniziare a lavarli.
Nel frattempo osservo Zulema che è concentrata sul telefono con un espressione visibilmente turbata.
"cosa succede?"
le domando guardandola,mi spiace vederla così.
Sentendo le mie parole quasi sobbalza, probabilmente è sovrappensiero.
"nulla. È tutto ok."
Non credo minimamente a ciò che dice, sta mentendo è evidente.
Mi asciugo le mani e mi dirigo in salotto sedendomi accanto a lei sul divano. Ha le gambe divaricate con i gomiti appoggiati su di esse, lo sguardo basso e la testa tra le mani. Nel vederla così lo stomaco mi si stringe in una morsa di tristezza. Mi avvicino ulteriormente per poi accarezzarle la schiena dolcemente.
"A me puoi dire tutto, per qualsiasi cosa conta pure su di me."
Affermo sincera, voglio che si fidi  e che qualora abbia dei problemi li condivida con me, non può tenersi tutto dentro,non deve.
"grazie Maca."
Si gira verso di me guardandomi e accarezzandomi la guancia. Al contatto con le sue mani morbide e calde rabbrividisco,mi sembra di essere in paradiso.
"Mi piace che tu sia preoccupata per me,avevo scordato come possa essere bello ricevere delle attenzioni."
Nel sentire quelle parole avverto un profondo desiderio di abbracciarla, non mi trattengo e la stringo forte a me come se temessi che qualcosa di terribile possa dividerci all'improvviso, lei all'inizio sembra distaccata ma poi ricambia l'abbraccio stringendomi in modo altrettanto forte, rimaniamo così per un po', in silenzio, mentre il battito accellerato dei nostri cuori si propaga per la stanza, poi ci stacchiamo tornando a guardarci negli occhi.
"Ti andrebbe di guardare un film?"
Mi domanda alzandosi e andando a vedere i numerosi DVD presenti sulla mensola sopra il televisore, ne legge velocemente i titoli e poi ne prende uno mostrandomelo, è un horror, subito sgrano gli occhi, non sono un'amante di quel genere,anzi, mi ha sempre spaventato parecchio.
"Non è che potremmo guardare qualcos'altro?"
Le domando pur sapendo quale sarà la sua risposta.
"non se ne parla bionda, gli altri sono solo film romantici e commedie. Non fanno per me."
Dice alzando le spalle inserendo il DVD nel lettore e accendendo la tv per poi sedersi sul divano accanto a me.
Il film inizia e durante le scene più paurose mi avvicino a lei abbracciandola tremante di paura, lei mi avvolge tra le sue braccia.
"Non ti facevo così fifona!"
Esclama ridendo,io le rivolgo uno sguardo omicida nel buio ma lei se ne accorge e ride ancora di più. È bello vederla così e non ho intenzione di staccarmi da lei per nessun motivo al mondo,tra le sue braccia mi sento al sicuro.
Il tempo passa ma a circa metà del film le palpebre diventano presenti e mi addormento cullata dal respiro lento e regolare di Zulema.

Zulema's pov
Quella del film era solo una scusa, in realtà è lei che ho guardato per tutto il tempo. È lei il film, il mio preferito.
Più la guardavo e più dentro di me cresceva il desiderio di baciarla, toccarla e accarezzarla. Vorrei che sapesse quanto la sua presenza sia importante per me, vorrei che sapesse quello che sto iniziando a provare per lei, ogni giorno in modo sempre più forte, vorrei che sapesse l'effetto che ha su di me,vorrei che sapesse tutto questo, ma la verità è che non ho mai amato veramente ed il pensiero che ora possa essere così mi spaventa, ho paura di non essere all'altezza, di mandare all'aria tutto,come sempre...e di perderla, credo che se la perdessi non sarei più la stessa, lei mi sta cambiando e sta riuscendo a rendermi poco alla volta migliore, ora per la prima volta dopo tanto tempo mi sento di nuovo una persona in grado di provare delle emozioni,mi sento di nuovo viva ed è merito suo se è così.
La guardo, noto che si è addormentata, è così bella, sembra proprio un angelo, il mio angelo, la mia luce nel buio. Mi abbasso e le lascio un bacio delicato tra i capelli, non so perché l'abbia fatto,ma ne sentivo il bisogno.
Ad un tratto sento il telefono vibrare nella tasca dei miei pantaloni, lo prendo facendo attenzione a non svegliare Maca ed osservo il display, il numero non è memorizzato, ma so bene a chi appartiene, è Hamed, gli devo parecchi soldi, non glieli ho mai restituiti, non ho potuto. Sicuramente starà chiamando per minacciarmi, nessuno può farlo, tantomeno lui.
Non rispondo lasciandolo squillare,se crede di spaventarmi si sbaglia di grosso.
Mi distendo sul divano spegnendo la televisione e da lì a poco mi addormento con la mia biondina tra le braccia.

//Spazio autrice//
Buonasera a tutti, come state? Spero bene... scusate se era da un po' che non aggiornavo questa storia ma le idee stavano iniziando a scarseggiare, ora sono di nuovo qui più creativa che mai. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere la vostra opinione nei commenti e,se vi va lasciate anche una ⭐ Presto aggiornerò anche l'altra storia, rimanete attivi per restare aggiornati.
Vi voglio bene,a presto.
~D🌹💗

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