Antonio,con lo stomaco in subbuglio, rientrò a casa dopo aver incontrato Giulia nel suo studio.
Aprì la porta con il capo abbassato ma l'alzó subito appena la colf esordì dando il buon rientro. L'allenatore la ringraziò.
Disse che non avrebbe cenato ma sarebbe subito andato a dormire dopo aver fatto una doccia.
Entrò in bagno e chiuse la porta, dimenticandosi di chiuderla a chiave.
Tolse tutti gli indumenti che odoravano di un viaggio andato a male, aprì il getto d'acqua calda e si infilò sotto la doccia.
Ogni suo pensiero andava sempre a lei:Aisha.
Pensó a quel bacio frustrato che si diedero ma, al contempo, gli era piaciuto.
Pensó al ceffone e, senza capire il motivo, sorrise e pure di gusto.
Mentre si insaponava il corpo, istintivamente la mano si posò sulla sua intimità, Antonio non si accorse di aver raggiunto l'apice dell'eccitazione, rimase sconvolto.
Solo pensando ad Aisha, l'uomo si eccitó tanto.
"Nemmeno quando mi bacia mia moglie..." si lasciò sfuggire."Sono a casa!"
Esordì Elisabetta entrando nella dimora con tre sacchetti di Gucci tra le mani.
La colf raggiunse la donna e prese il suo cappotto.
"Signora Conte, bentornata anche a lei! Siete tutti rientrati a casa. Sarà contenta Vittoria non appena vi vedrà! Oggi aveva lezione di danza classica!"
"Quindi anche mio marito è rientrato a casa?"
La donna sapeva che Antonio fosse in un viaggio di lavoro assieme a Lele Oriali. Non disse nulla di Aisha e di Istanbul.
Ultimamente le menzogne erano all'ordine del giorno.
La colf confermò le parole della donna.
"Suo marito è appena rientrato ma non vuole cenare. Ora è andato a farsi una doccia!"
Elisabetta la ringraziò per queste informazioni e si dileguó a raggiungere il marito prima che tornasse Vittoria.
Sentiva i getti d'acqua cadere, capì che Antonio era ancora sotto la doccia ma era ignara del fatto che, si stesse dando del piacere fisico pensando ad un'altra donna.
Decise di togliersi tutti gli indumenti e di infilarsi in doccia con passi felpati. Andò dietro ad Antonio, incurante di tutto.
Lei lo abbracciò e subito l'uomo si girò di scatto. La donna vide la virilità del marito alle stelle e pensò che fosse stato tutto merito,merito del suo contatto.
Antonio, per togliersi dall'imbarazzo, confermò le sue parole dicendo una bugia. Per non far capire nulla, prese la donna e la adagió di spalle contro al muro. Incominciò a baciarla.
Iniziò a sollevarla e pian piano entrò dentro di lei. Le spinte erano forti e veloci, cariche di eros.
Pensava ad Aisha, voleva Aisha. In doccia aveva dato il meglio di sé. La desiderava tanto in quel momento.
Mentalmente immaginó il viso della giovane interprete eccitata e raggiunse l'apice.
La moglie godeva come i migliori tempi che furono.
"Antonio, se questo è l'effetto, allora parto più spesso!"sussurró baciandolo con il fiato corto di un amplesso a dir poco meraviglioso.
L'uomo accennò un sorriso e si mise l'accappatoio. Elisabetta, ricambió il sorriso mettendo anche lei un'asciugamano.
I coniugi uscirono dal bagno e videro Vittoria. La bambina stava andando velocemente in camera sua ma la donna la fermó abbracciando forte a sé.
"Amore mio! Mamma e papà stasera ti hanno fatto un bel regalo!"
"Che regalo mamma?"
La bambina non capì quelle parole e si mise la mano destra tra i capelli biondo cenere.
"Piccola mia, lo saprai tra 9 mesi!" Elisabetta era convinta che, con quel sesso bollente in doccia, avessero concepito un bambino ma Antonio replicò stizzito.
"Non mettere strane idee a Vittoria, non sappiamo nemmeno se è vero! Lo stai insinuando solo tu senza avere conferme!"
Antonio aveva sempre desiderato di diventare papà di tanti figli, tipico uomo del sud Italia ma quella sera sperò vivamente che non fosse accaduto.
Pensó al sesso mentale con Aisha e, senza dire nulla, se ne andò in camera da letto sbigottito.
"Mio dio che mi sta succedendo?"*****
Che Torino fosse una bellissima città non c'erano dubbi. A maggior ragione, sotto natale, acquisì ancor più fascino agli occhi di Aisha.
Rese calorosa nonostante il freddo inondasse la città.
La giovane interprete se ne stava innamorando.
Con il lavoro non era riuscita ad avere fortuna ma non mollava, voleva continuare a vivere ancora a lungo a Torino.
Aisha la definiva "salotto" per le caratteristiche barocche e, certe strade, le ricordavano le sue amate Istanbul e Catania.
Carica di buste di Zara e di Terranova, decise di gustarsi una buonissima cioccolata calda in un rinomato bar sotto i portici di piazza San Carlo.
Il natale le dava sempre tanta gioia.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto ma venne interrotta da una voce femminile.
"Ciao!"
La mora ebbe un sussulto e si voltó verso una donna di bell'aspetto con un sorriso a 32 denti.
"Sei Aisha giusto? L'interprete di inglese di mio cognato?"
Aisha non capì e incurvó le sopracciglia.
"Cognato?!"
La donna rise e poi allungò la mano.
"Scusami tanto! Sono una sciocca! Mio cognato è Antonio Conte. Io mi chiamo Annalisa, sono la moglie di Gianluca, suo fratello. Ti ho vista al compleanno di Vittoria e ho notato che ha un debole per te!"
Aisha fece subito mente locale mettendosi la mano sotto al mento.
"Ah si! lei era la signora con il vestitino a fiori grandi e stivali neri, vero? La mamma di Martina e Chiara! Piacere Aisha!"
Annalisa si complimentó per l'ottima memoria fotografica della ragazza e la invitò a darle del tu, d'altronde aveva solamente qualche anno in più di lei, sottolineó ridendo.
"Comunque non lavoro più per suo cognato, non siamo riusciti a portare avanti questo progetto, diciamo divergenze ecco!" puntualizzó la ragazza tutta imbarazzata.
"Capisco, colpa di mio cognato vero?"
Aisha rimase a bocca aperta, cercò di giustificare per non addossare la colpa ad Antonio ma Annalisa la interruppe.
"Aisha tranquilla, non è colpa tua. Antonio non lo riconosco nemmeno io, tutta colpa di quella vipera che..."
Aisha incalzó la donna mettendo la mano sulla sua spalla.
"Parla di Elisabetta, sua moglie? Sembra una brava donna, anzi io direi anche molto paziente!"
"Appunto, sembra ma non lo è. Lei lo ha trasformato in un trofeo da mostrare sulle pagine patinate. Lo ha allontanato dagli amici di una vita per stare con i suoi dello showbiz, lo ha allontanato da me che mi ha cresciuta come una sorella minore!"
Le parole della donna erano cariche di rabbia e rancore. Aisha rimase stupita.
"Scusami Aisha, ti sto angosciando con problemi che nemmeno ti riguardano!"
La ragazza rassicuró dicendo che non c'era nessun problema e che effettivamente anche la sorella Fatima, da poco tempo,era caduta nel vortice "Elisabetta".
"Capisco pienamente le tue parole. Anche mia sorella Fatima, oramai, si è montata la testa da quando frequenta i coniugi Conte"
Lo sguardo di Annalisa cambió quando udì il nome di Fatima.
"Aisha, non so se dirtelo oppure no! Non sono una pettegola ma sono sorella pure io! Ho sentito che, tua sorella, abbia provato a donarsi ad Antonio nel giorno del compleanno di mia cognata,erano entrambi in bagno!"
Aisha si portò la mano sulla bocca. Non potette credere a quelle parole ma, visto l'atteggiamento di Fatima, era una situazione plausibile.
"Oh mio Dio! Sono allibita!"
"Se ti può consolare, Antonio l'ha respinta! La gente mormora, sembra che nessuno vede ma sanno tutto!"-replicò sorseggiando i residui della bevanda.
Aisha si congedò, ringraziando Annalisa per aver pagato la cioccolata, alla prossima lo avrebbe fatto lei.
La ringraziò anche per averle raccontato l'accaduto. Si promisero che si sarebbero riviste subito.
Avevano trovato immediatamente il feeling giusto.
Un'amicizia nuova stava nascendo per Aisha, era davvero una brava donna.*****
Il bene infinito di Andrea nei confronti di Aisha,fece disdire l'appuntamento con il suo neo fidanzato Simone.
Non voleva lasciarla sola in casa, quella sera d'inverno torrido.
Fatima stava facendo il turno di notte e Barbara doveva uscire con l'ennesimo spasimante.
Decisero di guardare alla TV "Nightmare before christmas", visto che mancava pochi giorni al natale.
Aisha era rannicchiata nel plaid e le gambe su Andrea.
Fine primo tempo.
L'uomo prese il telecomando e fece zapping.
Ad un certo punto, spalancò le orbite dallo stupore, Antonio era in TV in una vecchia intervista. I suoi occhi erano lucidi.
"Aisha, non noti Antonio strano?"
L'uomo si aspettava una risposta acida da parte dell'amica, invece uscì un sì con un filo di voce.
Ascoltò Antonio commossa. Aveva sofferto tanto per la terribile vicenda del calcio scommesse, ingiustamente condannato.
Alla domanda se avesse pianto in quei giorni, la sua risposta era di sì.
Era un sì carico di sofferenza atroce e i suoi occhi divennero rossi.
Aisha si sentì una merda.
"Aisha, non sentirti in colpa. Ero all'oscuro pure io!"-asserì accarezzando il viso dalla mora.
Non riuscì a rispondere. Si sedette sul divano e fissò il piccolo schermo addolorata.
L'uomo prese il suo smartphone e lesse la triste vicenda di Antonio.
Aisha pianse ad ogni battuta.
Appena Andrea concluse il tutto, la ragazza se ne andò dritto in camera da letto.
"André, io vado da Antonio!"
"A quest'ora?!? Sono le undici di sera, Aisha!"-rispose seguendola in camera.
"Mi accompagnerà lui, ne sono sicura! Ho bisogno di parlare con lui!"
Andrea si arrese. Aisha era testarda e tenace. Si mise un abito di lana nero e le Dr. Martens.
Diede un bacio volante all'uomo e prese il giubbotto dall'appendiabiti.Con il calice di Barolo tra le mani, seduto comodamente sul divano,Antonio riguardó quella profonda intervista dello scorso anno. Ogni volta che pensava a quei giorni tristi, aveva una forte fitta allo stomaco e lacrime continue lungo il viso.
Quella notte era da solo a casa sua. Sua moglie era in vacanza con le amiche e Vittoria a casa di suo fratello con le cuginette.
Antonio era un tipo solitario, amava stare da solo ma quella sera aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno.
Ebbe un sussulto appena suonarono alla porta, facendolo alzare dal divano tutta una volta. Era mezzanotte.
Andò con il passo felpato e,senza proferire parola, aprì la porta...era Aisha in lacrime.
D'istinto, abbracciò Antonio. Quest'ultimo era confuso ma percepì in quell'abbraccio, tutta la solidarietà della ragazza. Lui la strinse forte a sé dolcemente.
"Mi dispiace averla giudicata, mi dispiace davvero tanto."-asserì guardandolo negli occhi.
Lui si sentì nudo davanti a quei grandi occhi nocciola.
"Aisha, ti chiedo scusa. Io non sono un mostro anzi, siamo simili ma non ci conosciamo. Posso avere la possibilità di conoscerti?"
"Certo. Ricominciamo tutto da capo!-sorrise dolcemente mentre si sistemó la frangia.
"Però devi chiamarmi Antonio!"
"Va bene Antonio però,si fa quello che dico io!"-puntualizzó toccandogli la punta del naso.
"Certo signora Sorrentini!"
Scoppiarono in una fragorosa risata e si avvinghiarono nuovamente.
La loro amicizia, finalmente, ebbe inizio.
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Lezioni e Psiche.
FanfictionCosa può avere in comune un famoso allenatore di calcio e una giovane comune interprete di lingue? Nulla fino al loro incontro. Antonio Conte, commissario tecnico della nazionale italiana, ricco di fama e di soldi, è descritto dal web come uomo dal...