La famiglia di Aisha e Fatima era conosciuta a Catania grazie a Claudio Sorrentini, un chef molto in gamba.
La dote culinaria, soprattutto da parte di Aisha, era una questione di dna.
Le sorelle avevano deciso di organizzare una cena con Andrea e Barbara.
Aisha volle festeggiare l'assunzione del nuovo lavoro e svelare il fantomatico personaggio noto.
Il profumo invitante del sughetto del pomodoro fresco fece impazzire Barbara. Ogni forchettata, asserì di quanto fosse buona quella pietanza ma l'uomo alzò gli occhi al cielo.
"Capisco che questo piatto sia squisito ma basta Barbara!"
La ragazza incominciò a tossire diventando paonazza. Sorseggió un bicchiere d'acqua e diede una gomitata all'amico.
"Ora c'è il divieto di parola, Cannizzaro?"
Fatima, onde evitare l'ennesima discussione, prese la parola.
"Aisha, perché non dici il fantomatico personaggio noto?"
"L'amico tuo, Fatima cara!"-ribadì la mora mentre si imboccó una forchettata di pasta.
"Dai Aisha. Potrò aggiustare l'auto gratis!"-roteó gli occhi sbuffando. Aisha era una ragazza molto testarda.
"Aspetta, hai indovinato, per caso? il tizio fa parte nel mondo della politica!"-indicò stupita l'amica con la forchetta.
"Non fa parte della politica ma bensì nel mondo del calcio! Aspetta, non mi ricordo nemmeno come si chiama!"
"Antonio Conte!"-rivelò Fatima con estrema tranquillità.
Barbara spalancò le orbite meravigliata e si fece in avanti con il busto verso Aisha.
"Cioè non conosci Antonio Conte?! Uno dei allenatori più chiacchierati del momento! È andato perfino al festival di Sanremo!"
"No Barbie, non me lo ricordo!"
"Scusami Aisha per la volgarità...lo conoscono anche gli spermatozoi! Più passano gli anni e più diventa popolare!"- strombazzó l'uomo mettendosi le mani tra i capelli.
"Io non lo conosco. Mai visto in TV!"-Aisha continuó a mangiare tranquillamente.
"Capitano e Allenatore della Juventus. Il tuo papà non è tifoso della Juventus?"-Barbara era sempre più sbigottita.
Fatima mimó con la mano sinistra di aspettare e prese il suo cellulare dalla tasca. Dopo una manciata di secondi, mise lo smartphone davanti a sua sorella.
"Ecco Antonio Conte da giovane."
Era una foto del duemila. Una sua foto con i panni da calciatore e Aisha sgranó gli occhi.
"Cosa? È lui? Ma perché ora ha più capelli?"
Andrea implicó parole senza senso osservando il soffitto con le mani a preghiera.
"La TV è piena dei suoi meme per la questione capelli!"
"Il bello di essere ricchi. Non sanno come spendere i soldi!"-Aisha si alzò dal tavolo e decise sparecchiare per portare il secondo.
"Beh, diciamo che non ha fatto una bella impressione questo Antonio Conte!"-puntualizzó Fatima abbozzando un sorriso.
"Famoso o no, io lo tratterò in maniera normale. Domani mattina ho lezione a casa sua!"
Aisha, per via della delusione ricevuta dal suo fidanzato storico davanti o per la poca simpatia verso gli uomini ricchi, la prima impressione che Antonio ha fatto era di un uomo con l'ego a mille e un tantino presuntuoso.
Il compromesso era la paga molto appagante. Settemila euro al mese per cinque volte alla settimana.*****
Dalle innumerevoli auto di lusso parcheggiate sul ciglio della strada e le Luis Vuitton tra le mani dei passanti, Aisha percepì che fosse la zona più ricca di Torino. Antonio Conte abitava in uno stabile dell'ottocento all'attico.
Entrò nel palazzo e venne persuasa da profumo speziato derivato dal profumatore degli ambienti.
Prese l'ascensore e arrivò sul pianerottolo.
"Porta blindata stile moderno in un'abitazione dell'ottocento? Mah!"-pensó la ragazza mentre suonò la porta.
Aisha, con il volto serioso, fece un applauso davanti alla sua faccia. Antonio era visibilmente meravigliato.
"Complimenti signor Conte, complimenti dal profondo del cuore, ho visto che hai comprato mia sorella!"
Entrò senza pensarci due volte.
"Buongiorno signorina Aisha!"-Antonio la salutó abbozzando un sorriso.
"Buongiorno signor Conte!"
Aisha rimase seriosa e si fece spallucce.
"Comunque possiamo darci del tu?"-l'uomo cercó di ammorbidire la situazione.
"Ehm.. No!"
"Ah ok!"-alzò le mani. Quella ragazza era davvero strana.
"Comunque signor Conte, se con mia sorella sei riuscito a conquistarla o meglio comprarla con i soldi. Come non ci riuscirai!"
"Comprare tua sorella?! Non è colpa mia se tua sorella è più coscienziosa di lei, signorina!"
La schiettezza di Antonio fece storcere il naso ad Aisha ma decise di non obbiettare. Non voleva essere licenziata in tronco dal primo giorno.
"Dove possiamo metterci a fare le lezione, signor Conte?"
Antonio,da ottimo padrone di casa, fece strada in quel grande appartamento stile moderno e andarono in soggiorno.
C'erano due grandi vetrate che illuminarono tantissimo la stanza.
"Puoi appoggiare tutto sul tavolo!"-indicò il tavolo color tortora.
La ragazza uscì numerosi testi e vocabolari di inglese e, di conseguenza, si sedette uscendo anche il suo Mac.
"Possiamo iniziare, signor Conte."
"Perfetto!"
Antonio stranamente era nervoso. Si toccó ripetutamente la punta del naso.
"Allora, il suo livello? Sei A1 o A2?"
"Non ho capito!"
Aisha guardò il soffitto implicando qualcosa.
"Allora, se le domando What's you name, la sua risposta è?"
"My name is Antonio!"
"Bene, invece se le domando how are you?"
Gli occhi cerulei di Antonio si infossarono dal panico.
"Non lo so, Aisha. Mi dispiace!"
"Siamo livello primo anno di materna. Dovremmo stravolgere il programma! È possibile accedere la TV?"
"Certo ma per quale motivo?"
"Posso alzarmi e prendere il telecomando?"
"Si si. È sul divano!"
L'uomo indicò il maestroso divano ad elle color bianco ottico di fronte ad un TV a sessanta pollici.
Aisha accese l'apparecchio sintonizzando sul canale quarantatre.
"Venga qui, signor Conte. Guardiamo questo episodio!"
"Quale episodio?"
L'uomo sgranó gli occhi appena guardó l'episodio in inglese di "Peppa Pig".
"Io, a quarantasei anni, dovrei guardare un episodio di Peppa Pig?"
"È il suo livello attuale, signor Conte. Livello primo anno di asilo. Quindi meno quarant'anni! Non faccia la persona sofisticata. Mi spiegherai cosa è successo in questo episodio. Io prendo appunti!"
Uno dei miglior allenatori calcio,vincitore di ogni competizione calcistica e conosciuto in tutto il mondo, dovette assorbirsi gli episodi di un cartone per bambini.
La vera chicca furono i famosi " compiti a casa".
Aisha, concentrata al suo PC, invitó all'uomo ad avvicinarsi a lei.
"Allora, visto che sarai impegnato per gli allenamenti, ho deciso che di farle imparare una canzone. Magari la canterai durante il tragitto per Coverciano."
"Questa canzone???"-indicò lo schermo del PC stupefatto.
La canzone era "Head, Shoulders, Knees and Toes", L'uomo non poté credere ai suoi occhi.
"Ripeto, andremo per gradi. Il suo livello è davvero molto basso!"Per la prima volta, Aisha si trovó davanti ad un caso disperato. Antonio era messo davvero male con la lingua inglese ma grazie al suo orgoglio e amore per le lingue, decise di accettare quella sfida.
*****
Quella mattinata del due settembre, per Giulia Mancini, era ricca di lavoro. Con gli occhiali dalla montatura nera sulla punta del naso e una bottiglia di acqua liscia alla sua destra, scrutó gli appuntamenti di Antonio. Ebbe un sussulto quando bussarono alla porta ma, appena vide l'ora, rimase sbigottita. Erano già le undici e mezza del mattino e chiamò Aisha nel suo ufficio per una questione importante.
"Avanti!"
Aisha sorrise alla visione della donna ma, allo stesso tempo, era preoccupata per la sua chiamata improvvisa.
"Ciao Giulia, mi hai cercata?"
"Si tesoro, tranquilla! Nulla di negativo ma volevo farti una proposta!"
La invitó a sedersi alla solita sedia di fronte alla sua postazione di lavoro e poi si tolse gli occhiali.
"Allora Aisha, Antonio è in ritiro a Coverciano e, da quando ho capito, il suo livello è basso!"
"Oserei dire terrificante!"-sfuggì quella frase mettendosi le mani sulla bocca ma la donna scoppiò a ridere.
"Tranquilla! Sei schietta e sincera. La mia proposta è questa:durante le ore libere, farai ad Antonio lezioni di inglese. Naturalmente il vitto e l'alloggio a Coverciano, sarà spesato da noi!"
"Perfetto e... "
Aisha non concluse la frase che bussarono nuovamente alla porta. Giulia arricció il naso confusa. Non capì chi fosse, decise di alzarsi e aprire la porta.
"Presidente! Che onore averla qui!"
Carlo Tavecchio era il presidente della FIGC e Aisha percepì immediatamente che fosse un uomo di un certo spessore. Si alzò dalla sedia e abbassò il capo.
"Buongiorno signore!"
"Buongiorno signorina. Chi è lei?"-si domandò l'uomo avvicinandosi alla ragazza.
"Lei è Aisha Sorrentini. Insegnante e interprete di Antonio Conte!"-rispose Giulia sorridendola
"Piacere signorina! Allora l'invito sarà esteso per due!"
"Che invito?"-asserì la donna incurvando le sopracciglia.
"Ho organizzato una cena con le vecchie glorie e più l'attuale nazionale italiana con le proprie consorti. Ci sarà naturalmente Antonio Conte, siete invitate!"
Il viso di Aisha diventó paonazzo dalla vergogna e, senza guardarlo negli occhi, abbassò lo sguardo.
"Beh, io non conosco nessuno e non c'entro poi nulla..."
L'uomo fece di no con la testa provocando un sorriso a Giulia.
"Tranquilla. Porterai chiunque, un paio di amici! Passerete una bella serata!"
Aisha capì che non potette rifiutare l'invito e dovette accettare. La cena era prevista il due di ottobre, precisamente tra un mese a Coverciano.
Il suo obiettivo era convincere i suoi amici e sperare in una risposta positiva.
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Lezioni e Psiche.
أدب الهواةCosa può avere in comune un famoso allenatore di calcio e una giovane comune interprete di lingue? Nulla fino al loro incontro. Antonio Conte, commissario tecnico della nazionale italiana, ricco di fama e di soldi, è descritto dal web come uomo dal...