La Spada Ancestrale

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Le ragazze dovettero battersi di nuovo, Lucrezia non volevalasciare Ace da sola. I nemici saranno stati almeno 200 il che non è poco,"Vengo con te" disse Lucrezia con tono sicuro "Va bene,d'altronde 4 mani sono meglio di 2 no?" Ace le sorrise per darle rassicurazione,questo era un altro dei tanti gesti che la ragazza amava tanto. Avevano unrapporto così bello, unito e solido. Ogni volta che Ace le sorrideva in quelmodo il suo viso sembrava arrossarsi, i suoi occhi diventavano più luminosi delsolito, generalmente erano marroni con un tono di grigio attorno all'iride chenel bel mezzo del sorriso sembrava espandersi. Lucrezia la vedeva ogni voltapiù bella e la sentiva sempre più sua. Il suo sorriso, il suo coraggio. Eral'amica migliore che potesse trovare. Le due si munirono di spade e si miseroin posizione d'attacco, elaborarono insieme un rapido piano per sbaragliare viai nemici il più velocemente possibile. Alla fine giunsero ad una conclusione,sta volta era Lucrezia l'esca. I nemici la vedevano magra e fragile, ella simise a piangere per attirare l'attenzione. Era tutta una finzione ma cicascarono in pieno. Il leader dei nemici era nobile e leale, si fece avantidicendo agli scagnozzi di fermarsi "Fermi miei prodi, attaccare una nobildonna in questo modo, mentre è sull'orlo del pianto. Non è questo che vi hoinsegnato! Le donne vanno amate, ucciderne una pure in condizioni come le sue èun gesto ben più che sleale." disse e Lucrezia rispose con tono bugiardoma entrando perfettamente nella parte "Non si preoccupi lord. È tutto aposto vede.. La mia migliore amica mi ha lasciata qui e non so perchè èsparita, non riesco più a trovarla. Ho così tanta paura che le succedaqualcosa" tornò a piangere. "Dimmi un pò, tu sai dove potrebbe essereandata?" rispose il lord cercando di essere d'aiuto, Lucrezia fece unultimo singhiozzo e di colpo, dietro al lungo ciuffo biondo, le nacque unsorriso beffardo. "Si.." disse finendo la messa in scena e parlando atono serio "È lassù" concluse senza indicare il luogo, da un alberouna figura umana balzò e una rete cadde dall'alto inglobando una trentina dinemici. "Che cosa?! Brutta bugiarda! Te ne pentirai! Quadrante 9!"nessuno intervenne "Quadrante 9!!" il lord gridava, ma nessunorispose "Cerchi il quadrante 9? Sappi che i tuoi amati quadranti se nesono andati" disse una voce straniera "E tu chi saresti?" disseil nobile con tono scocciato e irritato "Io? Io sono la sua miglioreamica" rispose la voce straniera indicando Lucrezia "Dove sono i mieiquadranti?" "Deceduti! Lord, ho un animale chiamato drago. Le lascioimmaginare cosa gli ho fatto" "Siete spregevoli" "E voisiete insopportabili, Flame! Falli arrosto!" il drago apparve dal nulla e,non volendo fare un attacco crudele, Flame si limitò a far uscire parecchiofumo dalle narici. In meno di 20 minuti i soldati erano a terra, deceduti persoffocamento. Lucrezia si sentiva strana, non sapeva descrivere cosa provasse,senza perdere tempo prese il viso di Ace con il palmo della mano, lo trascinòverso di sè e le diede un bacio sulla guancia. "A cosa devo questogesto?" disse "Al fatto che ti voglio un bene dell'anima" siguardarono per un secondo che pareva loro infinito, si sorrisero e quell'attimosembrava loro paradiso. "Manca la mia gemma" disse Lucrezia "Forza,andiamo ad inserirla". Le due andarono dal masso che aveva ancora le gemmeincastrate, "Non posso farlo Ace" disse la ragazza stringendo nelpugno la propria gemma "Perché dici così?" "È un momento siaspeciale che importante. Se devo farlo, voglio farlo con te" Lucrezia laguardò negli occhi, Ace non disse nulla. Allungò un braccio verso la manochiusa dell'amica che lentamente, sentendo il contatto con la sua pelle,ammorbidì la presa. La ragazza mise la sua mano sul dorso di quella di Lucrezia,si avvicinarono e inserirono la gemma insieme. I simboli si illuminarono, lagemma ancestrale da tanti frammenti, si ricompose e tornò ad essere un'unicagrande gemma. Il masso si spostò e dal terreno apparve lei: La spadaancestrale. Chi la reggeva era una donna di carnagione molto chiara, erascappata anche lei come le ragazze dal proprio regno e l'alpha le aveva donatovita eterna come guardia della Sacra spada. Le due amiche si inginocchiaronodavanti a lei, in segno di rispetto. "Ace, Lucrezia" parlò la donna"Voi due, nobili ragazze avete risvegliato la mia persona, io mi chiamoAlexandra, sono la guardiana della Spada Ancestrale." continuò "Voiavete combattuto popoli, stretto alleanze con i draghi e fatto tantissime altrecose per arrivare fin qui. Vi faccio i miei più sentiti complimenti, poichè adifferenza degli altri non avete usato la forza per ereditare la spada, maavete usato coraggio, lealtà ed altruismo, arrivando quassù non per volere maper salvare e mettere in salvo la spada. Come regola devo scegliere una di voidue per eleggerla Cavaliere della Sacra Spada. Chi di voi due vuole farsiavanti?" Lucrezia parlò "Vedi, abbiamo fatto tanto per arrivare finoa qui, oggi e.. Ace si è dimostrata molto più forte e coraggiosa di me e.. Pensoche tu debba prendere lei come prescelta" aveva un tono triste esconsolato, si sentiva inutile. Ace la guardó e poi le prese le mani, erano unadavanti all'altra, le loro mani erano unite e i loro sguardi incrociati"Lucrezia, è solo merito tuo se io sono qua oggi, se sono riuscita asalvare la spada, se sono riuscita a sconfiggere vari popoli uno più fortedell'altro e se sono riuscita a mettere fuori gioco mio fratello per sempre. Èsolo merito tuo, se oggi siamo quello che siamo. Due migliori amiche che hannocombattuto contro tutto e tutti pur di arrivare fin qui, pur di salvarsiperchè, lo sai anche tu, senza te io non sono niente. Sono inutile. Ho bisognodi te per dare un senso al mio domani. Perciò, non voglio essere Cavalieresenza di te. Alexandra, c'è un modo per ricevere entrambe il titolo diCavaliere?" chiese Ace con tono tranquillo "Certo che esiste. Non vel'ho menzionato prima perchè volevo vedere fino a che punto può arrivare lavostra amicizia. Ace, tu sei una ragazza estremamente altruista, con senso dibontà fuori dal normale e con un coraggio da leone. Lucrezia, tu sei unaragazza leale, con una grandissima intelligenza e ti posso assicurare cheaccanto ad una persona come Ace, non puoi che essere in buone mani.""Lo so" rispose sorridendo e tenendo le mani di Ace salde alle sue."Bene, cominciamo. Sacra Spada, ascolta la mia voce, per te queste ragazzesi son battute con onore, perciò ti chiedo di ricompensarle col tuo potere, edi farle per sempre valere." la Spada udì le parole di Alexandra e si misea roteare in cielo su se stessa fino a sdoppoarsi in due spade ancestraliperfettamente identiche. Alexandra prese le spade e le posò sulle spalle delleragazze "Ace, Lucrezia, in simbolo del vostro onore e della vostra lealtà.Del vostro altruismo e del vostro coraggio, vi dichiaro cavalieri delle SpadeAncestrali." come se fosse frutto di una magia le loro armaturediventarono di platino e sorprendentemente alle ragazze pareva di non averle datanto che erano leggere. "E ora tocca a voi due" disse Alexandraguardando i dragoni "Col il permesso delle Spade Ancestrali, dichiaro voiFlame e Astral, draghi ancestrali" anche i loro colori cambiarono, Flamediventò un rosso fuoco molto acceso e vivo, come una fiamma eterna e Astraldivenne di un blu elettrico intenso. "Ragazze, sappiate che nessuno è ingrado di prendervi le spade, solo voi avete il potere di tenerla in mano. Oraper me è tempo di andare. Ci rivedremo presto". Alexandra sparì nel nulla,i dragoni erano diventati i nuovi Alpha della Dragon Cave. I draghi tornaronoalla loro caverna e i regni ricominciarono la loro vita abituale. Astral,Flame, Ace e Lucrezia erano ancora sul picco dove avevano trovato le Spadeancestrali. I draghi riposarono e le ragazze erano sedute sulla soglia del piccoa guardare il tramonto e il mare. "Mi è piaciuto davvero tanto il gestoche hai fatto" disse Lucrezia "Ma dai, per così poco.." Acearrossì, era la prima volta, non le era mai capitato di arrossire in presenzadi Lucrezia. "Facciamoci una promessa" continuò Lucrezia "Dimmiprometto alle frasi che ti dico" "Va bene" "Dammi le mani,promettimi che mi starai sempre vicino nel bene e nel male" Ace le presele mani e rispose "Prometto" "Promettimi che mi aiuterai neimomenti di bisogno e che se un giorno sbaglierò mi aiuterai a corrggermi""Prometto" "Un'ultima cosa, promettimi che non ti tiri indietrose faccio questo" Lucrezia non le diede il tempo di rispondere. Si sedettesulle sue gambe e l'abbracciò con tutta la forza che aveva in corpo."Prometto" rispose Ace. Senza tirarsi indietro. Stringendola a sèancora più forte.

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