Mi ritrovo davanti un drago enorme... Sarà alto 7/8 metri, ho corso tanto e sono stanca, sono capitata per caso in questa foresta strana mentre scappavo dalle guardie. La guardo meglio senza muovermi troppo, il minimo passo falso e non so che fine potrei fare con quel drago davanti. È enorme, circondata da alberi alti e che hanno foglie dalla metà del fusto in su, non so se sia la luce strana di questo posto ma è tutto blu. L'erba, le foglie, l'acqua di quel piccolo lago... Sembrava una laguna, è bellissima. Ci sono pure delle lucciole amichevoli, anch'esse fanno una luce bluastra, ma si lasciano toccare quando solitamente odiano il contatto e volano via. Devo smettere di pensare! Osservo il drago. È ferito sopra una gamba, è tutto sporco poverino... Cerco di aiutarlo prima che gli faccia infezione! Si ma, come? Sono immobile, indecisa sul da farsi, devo sbrigarmi o le guardie torneranno e probabilmente lo faranno fuori. Lentamente mi alzo col timore che possa prendermi male e uccidermi, avvicino lentamente le mani, il drago alza la grande testa e mi guarda dall'alto in basso, decido di farmi ascoltare. "Non preoccuparti..." dico con un filo di voce tremante "va tutto bene... L'ho vista sai?! Ti fa male vero?" il drago come se stesse capendo fece uscire un po' d'aria dalle narici. "Vieni qui" dico più sicura, il bestione mi guarda e si avvicina un poco "No no, vieni più vicino... Io non voglio farti del male anzi voglio medicarti... Cosi starai meglio" il drago si avvicina alle mie mani e comincia ad annusarle specialmente la destra, era attirato dalla benda mi ero scordata di levarla. "Hai visto la benda? Mi sono fatta male pure io hai visto?" la ferita me la sono fatta il giorno prima, durante un addestramento sono scivolata a terra e mi sono grattata il palmo ora però serve molto più a lui che a me. Mi levo la benda davanti a lui in modo che mi veda "Serve molto più a te che a me, io ora sto bene ma tu invece no. Metti la gamba nel lago per favore, allevierà il dolore e poi ti metto la benda" capendo il drago esegue, dopo qualche secondo che mise la gamba in acqua cominciò a ruggire un po', probabilmente gli bruciava ma era anche normale, non fece nulla di affrettato restò buono e si fece medicare. "Ecco fatto, come stai? Riesci a muoverla?" il bestione si alzò in piedi e provando a camminare sbuffò, non capendo gli chiesi di muovere la coda a destra per confermare e a sinistra per dirmi che faceva ancora male: destra. Sta bene! E io pure. "Voi draghi ce l'avete un nome?" chiesi, mi guardò in modo strano e vidi che non stava capendo "Io mi chiamo Lucrezia, tu non hai un nome?" sinistra, negava "Allora te lo darò io. Dunque, vediamo un po'..." senza neanche che me lo aspettassi mi ritrovai con una spada sulla spalla con la lama pronta a tagliarmi il collo. Rimasi immobile, il drago davanti a me vedeva tutto, erano le guardie uno dietro di me a reggere quella spada altri 7 circondavano il drago con le lance. "Giovane donna, sua maestà mi ha chiesto di chiederle il motivo della sua fuga, mi risponda senza troppe esitazioni per favore", deglutisco. La minima mossa falsa e sarei morta, non potevo ucciderli o mi avrebbero cacciato dalla città! "Io..." non feci in tempo a cominciare la frase. Il drago ruggì così forte che la guardia levò la spada di corsa e si allontanò da me. Dal bestione usciva una luce blu come se fosse energia, sbuffò e dal naso uscì un sacco d'aria calda. Quei vigliacchi si allontanarono da lui e io finalmente finì la frase "Io... Vi presento Astral!" corsi sopra la sua coda come se fosse una rampa e mi aggrappai in sella a lui "Dai bello andiamo! Mostrami quel che sai fare!" il drago mi guardò e arrivò il momento che aspettavo! I suoi poteri! "Sputa!" dissi. Astral senza esitare sputò fuoco blu. E quei codardi, tra l'altro addestrarti per combattere contro di loro, scapparono e tornarono al regno. Astral mi fece scendere e cominciò a leccarmi la faccia. Lì capii che la nostra amicizia era cominciata!
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Il Drago Ancestrale
Fantastikin un mondo fantastico abitato da draghi vari clan si ritroveranno davanti ad un'arma mistica