La vittoria ad un passo

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"Sono stanca morta" disse Lucrezia sbuffando e buttandosi sul letto, "Pure io" rispose l'amica. Il fratello era stato sconfitto e le gemme riunite, anche se solo per metà, le ragazze erano fiere di aver ritrovato quel tesoro prezioso. "Ace! Lucrezia! Fate presto! L'alpha sta impazzendo!" una guardia irruppe nella loro stanza urlando. Le ragazze si precipitarono da lui per timore che stesse male, e infatti, era così. Era fermo, accasciato a terra e sembrava avesse delle scariche elettriche per tutto il corpo, probabilmente era malato. "Ace, Lucrezia.." disse "Ascoltatemi bene, non so cosa mi stia capitando, ma non mi piace per niente.." "Non ti preoccupare troveremo un modo per.." Ace venne interrotta dal drago "Ti prego Ace fammi finire.. Alla Dragon Cave, sul fondo del lago dove giocavate sempre, sono riunite le altre gemme. Andate e prendetele, mettete al sicuro la spada oppure fatene buon uso" detto questo pure lui sparì, nel nulla, fece in tempo a dire quelle ultime parole. A Lucrezia scappò un singhiozzo e una lacrima era in bilico sul suo occhio pronta a scendere, Ace si fece forza e trattenendo il suo dolore la abbracciò forte a sè. L'amica era avvolta nelle sue braccia, il viso le era diventato rosso, ma Ace non si dava per vinta e strinse sempre più forte, come se volesse impedire ai singhiozzi di Lucrezia di uscire. "Ace, lasciami.. Sto bene" "Sei sicura?" "Beh.. no.. Abbracciami ancora, però.. voglio un tuo abbraccio, uno di quelli sinceri che mi dai sempre" l'amica sorrise e allargò le braccia, Lucrezia vi si tuffò dentro senza esitare. La cosa che le piaceva di più era quando Ace le dava dei piccoli baci tra i capelli e sulla fronte senza che chiedesse niente, la riteneva una coccola molto più sentita di semplici parole o comuni gesti. Così fece, di nuovo senza sapere, Ace le diede quei baci inaspettati, che la cullavano come un bambina che cerca di prendere sonno. La ragazza si abbandonò alle carezze sul viso, a tutto ciò che l'amica le donava solo per farla stare meglio. "Ascoltami Lu, so che è difficile da accettare, anche io sono triste ma dobbiamo andare.. È questo che l'alpha avrebbe voluto" "Hai ragione, andiamo" disse Lucrezia asciugandosi le lacrime. Presero i draghi e andarono, con loro andò anche Walter, un drago marino e con poteri legati all'acqua. "Ti dispiace immergerti e prendere le gemme restanti? Noi non possiamo vedere li sotto tu invece hai la vista svilluppata e sei adatto a luoghi marini" spiegò Ace al Drago "Ma si, certo. Nessun problema ragazze vado io" Walter si immerse e dopo 15 minuti ritornò a galla con le gemme nelle zampe. "Le ho già ricomposte, un altra metà perfetta mancano le vostre." "Perfetto Walter, sei stato davvero bravissimo." Lucrezia era tanto contenta ed esultò con tutto il fiato che aveva in corpo. "Dobbiamo andare a prendere la spada, prima che vengano a derubarci di nuovo!" Ace gridò con tono determinato. Ce l'avevano quasi fatta, erano ad un passo dalla vittoria. Corsero dai draghi e andarono in quel luogo magico e misterioso, ambito da tutti. Il luogo dove giaceva la Spada Ancestrale. Arrivarono e non vi era nessuno. Era un dirupo, sulla punta della "montagna" vi era un masso enorme con sopra scalfiti i 5 simboli. Ace e Lucrezia presero le gemme elementari e le disposero nelle apposite scalfiture, infine cominciarono a disporre i frammenti della gemma ancestrale. "Perfetto, Lucre metti la tua e abbiamo fatto" la ragazza fece per mettere dentro l'ultima gemma quando, i nemici arrivarono.

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