future

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LOUIS POV
Oramai erano passati esattamente due mesi e cinque giorni dal litigio con il riccio.
Mi mancava ma non volevo ammetterlo, ero troppo orgoglioso per chiedergli scusa, e non ero nemmeno sicuro che la colpa fosse mia.
Il dolore era immenso, era l'unica persona con la quale -dopo la morte di Briana- riuscivo ad essere me stesso, mi faceva stare bene e mi faceva sentire al sicuro.
Per non pensare troppo né ad Harry e né a Freddie, che andavo a vedere una volta ogni tre settimane, decisi di cercarmi un lavoro.
Volevo essere indipendente, basta chiedere prestiti a Zayn, che purtroppo non stava molto bene oramai da due settimane, dovevo trovarmi un lavoro.
intanto affittai una piccola casa a Brighton.
Mi trascurai molto, ma finalmente, dopo un mese di ricerce fatte di notte e di giorno trovai un lavoro.
Ero stato chiamato a fare il professore di musica, vista la mia esperienza come cantante, a Brighton al Varndean College, mandai un' email al preside e due alla vice preside, curai con attenzione ogni minima virgola, ogni parola, doveva essere tutto perfetto. Dopo nove giorni di attesa persi le speranze, ogni giorno chiamavo Zayn e Leah per sapere come stavano, Zayn peggiorava di giorno in giorno, mi preoccupavo molto per lui, una volta svenne e rimase privo di sensi per due giorni.
Durante la nostra solita chiamata mi si accese il computer, aprii le mail e lessi il nome "Varndean College".
Con tutti i problemi, tra Zayn, Freddie ed Harry -i suoi capelli, la sua voce, i suoi capezzoli, le sue labbra, pensavo in continuazione al riccio- mi ero completamente dimenticato della scuola.
"LEAH MI È ARRIVATA UN' EMAIL" urlai con il cuore in gola al telefono.
Leah per poco non fece cadere il cellulare per lo spavento "MA SEI RINCOGLIONITO O COSA?! È UNA SEMPLICISSIMA EMAIL, CHE MINCHIA URLI?!" rispose lei con il suo solito fare da scaricatore di porto.
La lessi tutta d'un fiato, riuscivo a sentire il battito del mio cuore.
Leah stava saltellando per casa emettendo degli urletti strozzati, non avevo parole
per descrivere la mia felicità, la quale non era tanto per il lavoro, ma bensí perchè se gli assistenti sociali avrebbero appreso la notizia del mio lavoro molto probabilmente mi avrebbero ridato Freddie.



ZAYN' S POV

faccio molta fatica ad esprimere come mi sentivo in quel periodo, stavo affogando in qualcosa più grosso di me nonostante fossi consapevole che ci sarebbero state conseguenze.
mi sentivo vuoto, privo di senso e si sostanza, non provavo più niente.
mi ricordo solo che ogni volta che fumavo, che sniffavo, che bevevo mi sentivo come se uscissi dal mio corpo e mi osservavo, mi schifavo perciò cercavo di farmi del male aspettando qualche cambiamento.
Gigi e leah mi sono sempre state vicine, ma non potendo provare quello che provavo io non furono molto di aiuto.

louis si era appena trasferito, e non ero riuscito ad accettarlo. ma grazie a leah sono riuscito a non farglielo pesare, sapendo che stava facendo questa cosa principalmente per me.
ci sentivamo quotidianamente via Skype, molte volte non ero lucido, in realtà non lo ero mai.

quella sera ero abbastanza preso male, mi sentivo solo e pensavo che nessuno mi volesse stare vicino a causa dei problemi che avevo

zayn: leah, ma tu ci tieni a me?
mi guardò un po' male, dato che mi ero appena fatto una striscia, per poi avvicinarsi a me

leah: sei mio fratello, è ovvio che tengo a te

zayn: ma io faccio schifo

leah: non é vero, stai solo soffrendo tanto e di sfoghi nella maniera sbagliata, ma anche questa la supereremo insieme, non ti lascerò mai da solo

mi abbracciò, la vidi molto più felice del solito

zayn: cos'è tutta sta allegria?

leah: prima mi ha chiamato Louis, mi ha detto che l'hanno preso al vardean college come professore di musica

esitai un attimo

zayn: ah, buon per lui...
feci il vago, e lei lo notó.

leah: prima o poi dovrai accettarlo, se n'è andato cercando di toglierti un peso, non devi essere arrabbiato con lui

mi limitai ad annuire

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