where do broken hearts go

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LOUIS POV

ero super felice di poter finalmente essere indipendente, ma una parte di me si sentiva in colpa per aver lasciato le persone che mi sono stata accanto nei momenti più bui.
lo comunicai a niall, a Gigi e a leah, mi mancava solo Liam ma non mi osai a chiamarlo data la sua convivenza con Harry, il quale non voleva nemmeno sentire nominare il mio nome.
ero molto preoccupato per Zayn, con il quale non riuscivo mai a fare un discorso sensato.
li stava capitando la stessa cosa che è capitata a me in passato, ma io mi salvai, lui sembrava non volerci nemmeno provare.

decisi di chiamare Gigi per vedere come prevedeva a casa Horan

Gigi: heyy louu, come stai?

Lou: alla grande, domani sarà il mio primo giorno. tu che mi dici?

gigi: io sto bene, zayn senpre uguale, leah è un po' in ansia per la gravidanza, ma se la sta cavando

Lou: com'è andato il provino per XFactor di Niall?

Gigi: benissimo! l'hanno preso

Lou: cazzo si! ha talento quel ragazzo

Gigi: si...

Lou: tutto apposto? che succede?

Gigi: no niente... è che mi manchi, manchi a tutti, la casa è sempre desolata senza le tue battute del cazzo e i tuoi scleri quando perdi le partite a fifa...

Lou: facciamo una cosa, questo weekend andiamo io e te a farci un giro, cosi parliamo un po'. ci stai?

Gigi: ovvio tommo, ci vediamo

lou: ciao gigi, stammi bene.

chiusi la chiamata, per poi digitare quello dell'assistenza sociale come facevo ogni tre settimane per avvisare che sarei passato a trovare Freddie.

x: buongiorno Louis

Louis: buongiorno, oggi per che ora posso venire?

x: freddie non c'è, l'abbiamo affidato ad una persona che ci ha chiesto di rimanere anonima.

louis: ah.. e com'è questo?

x: non preoccuparti, è un tipo apposto.

Louis: ok, arrivederci.

chiusi la chiamata senza aggiungere altro e mi sedetti sulla sedia, mi chiesi cosa avessi fatto di così sbagliato per non poter far da padre a mio figlio, era così prezioso e l'idea che sarebbe cresciuto con un'altra persona mi fece rabbrividire.
ma pensai anche che fosse meglio per lui, avrebbe avuto un futuro migliore.

mi accesi una sigaretta e mi misi sul divano a guardare la tv, finché non mi arrivó una chiamata.

Gigi: coglione, sabato è il compleanno di leah, festino?
cazzo, me ne ero dimenticato

Lou: certo, porto da bere

gigi: ciao tommooooooo, sabato alle 19.

Lou: si si, ciao.

mi scappò una risatina, mi faceva troppo ridere quando parlava in questo modo.

LEAH'S POV
mi mancava Lou, ed mi sentivo parecchio confusa: la gravidanza, Zayn che stava male, il dover gestirmi da sola alla mia età.
il giorno dopo avrei fatto 16 anni, non riuscivo più a vivere i miei compleanni con entusiasmo dato che puntualmente capitava sempre qualcosa.
l'anno prima morì mio padre
l'anno prima ancora Luke mi lasciò tradendomi con un altra.
e quest'anno speravo con tutto il mio cuore che non capitasse niente,ma intanto cercavo di non illudermi.

zayn quel giorno era stranamente lucido, pensavo che l'avesse fatto come "regalo", perciò decisi di andarci a parlare seriamente dato che non lo facevo da mesi.
mi faceva piacere vederlo lucido, soprattutto il giorno del mio compleanno.
"Heyo Zay, ti vedo bene"
"Ciao L, si, oggi mi sono tenuto pulito, solo per te"
disse quelle ultime parole quasi sussurandole, con l'amaro nella voce, come se si pentisse di averlo detto.
Leggermente preoccuoata gli chiesi "Sicuro vada tutto bene?"
"Si Leah, si, va tutto bene, volevo parlarti, ho preparato un discorso per il tuo compleanno... vieni andiamo fuori, cosí possiamo stare un po' da soli"

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