☾︎3☽︎

4.2K 234 141
                                    

Giorgio's pov

«Hey, va tutto bene?» Sobbalzai, non mi aspettavo che qualcuno venisse da me, per poi chiedermi il mio umore, lo guardai, gli scrutai l'anima, e poi tornai a fissare il terreno.
«Oh, ci sei o ci fai?»
«Cos'è, il gatto t'ha mangiato la lingua?»
«Okay, mi sa che la domanda non ti aggrada alquanto.» A quel punto, si alzò, spostandosi davanti a me, per poi sedersi incrociando le gambe.
«Quindi..»
«Con chi ho l'onore di parlare?» Sorrisi, mi stava simpatico. E raramente io mostravo segni di felicità. Soprattutto dopo la.. Grande perdita..
«Vuoi uno spelling?»
«Okay, aspetta.»
«C O M E. T I. C H I A M I?»

«Giorgio..» Borbottai, per poco rischiai di non sentirmi neppure io

«Bene, Giorgio, frequenti questa scuola? No aspè vuoi di nuovo lo spelling?» Rise, senti come un brivido trapassarmi, stavo simpatico a quel ragazzo? Bhe, non lo so. Ma immergermi nel mio mondo non mi aiuterà a conoscerlo.

«Nono.. Vado qui a scuola..» Borbottai, di nuovo. Talvolta poteva essere odioso, ma non mi sarei aperto con lui. Soprattutto senza conoscerlo bene.

«Che anno fai?»

«Il terzo.. Tu?» Alzai lo sguardo, notando che lui stesse guardando il terreno, come me.

«Io non vado più a scuola.» Alzò lo sguardo, facendo una faccia a dir poco annoiata.

«Quindi l'hai finita?» Quel ragazzo era riuscito a farmi interessare a lui, in quale modo maledetto.

«In realtà l'anno scorso ho abbandonato. Questo doveva essere il mio ultimo anno.» Ammise, senza troppi problemi. Nonostante non mi conoscesse parlava in modo fluido. Senza borbottare o altro. Al contrario di me.

«Oh.. Capisco.. Posso chiederti perché?»

«Perché ero annoiato.»

«Non credo sia una giusta motivazione..» Borbottai in corpo, sperando non mi sentisse. Ho sempre avuto problemi a comunicare.

«Lo disse anche mia madre, ma ahimé, sarei stato bocciato lo stesso.»

«Mhm..»

«Com'è che tu ti chiamavi?»

«Giorgio.»

«Alex.» Allungò la mano. Non persi tempo e la strinsi.

Ma suonò la campanella, salutai il mio nuovo "amico" e feci per andarmene

«Tu a che ora esci?» Si alzò, tenendosi all'albero

«L'una e un quarto.»

«Perfetto. Ci si becca.» E si allontanò, io mi avviai in classe, sorridendo. Era la prima persona che non mi scansava! Speravo di vederlo all'uscita da scuola. Tutti penserebbero che anche io ho un amico se uscissi con lui! Ma.. Se lui non me lo chiede.. Non credo farò il primo passo. Sono asociale, sì. Mi importa? No. Non cambierò per nessuno. O fa il primo passo, o resto solo. Insomma, tanto alla solitudine sono abituato. A comunicare no. Faccio schifo ad esprimermi. Davvero tanto. Ma.. Nessuno è perfetto no? Perché dovrei esserlo io? E così pensando, arrivai davanti a quella porta costruita con legno di quercia. Con all'interno ventuno, più me, ventidue alunni. Che equivalevano a ventidue banchi, aggiunta la cattedra. Entrai e rimasi in silenzio, a pensare a quel ragazzo.

❦︎𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐞 𝐁𝐥𝐮. [𝐓𝐡𝐞𝐛𝐚𝐝𝐧𝐚𝐮𝐭𝐬]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora