7. Magliette che annusi, magliette che butti

106 5 0
                                    

Clark

"Ricordami perché mi sono lasciata convincere"
Sbuffo facendomi spazio tra la gente seduta sugli spalti.
"Per svariati motivi. Tanto per cominciare Adrian non c'è e tu non sai che fare il venerdì pomeriggio senza lui. E poi Colin ci teneva così tanto a vedere la partita di inizio stagione" mi ripete Phoebe continuando a cercare il suo ragazzo tra la folla.
"Sì, ma così stronzo Owen crederà di starmi simpatico" borbotto.
"Permesso... Oh, scusami tanto..." si fa strada tra gli studenti seduti.
"Fidati, non credo che sarà il suo primo pensiero"
Mi rassicura bloccandosi poi.
"Oh, eccolo" esulta dopo aver individuato Colin.
Muove il braccio per farsi notare e poi continua a camminare verso di lui.
"E poi mi sento una traditrice a tifare i Bruins"
"Clark, gli Eagles non si offenderanno se tifi la squadra della tua università in cui, tra l'altro, gioca un tuo amico"
"Phoebe, di' un'altra volta che quello è mio amico e ti faccio rotolare giù per gli spalti" la trucido con lo sguardo poco prima di raggiungere Colin.
"Ehi tesoro!" Esclama la mia migliore amica andandogli incontro per lasciargli un rapido bacio.
"Ciao Johnson" ricambia lui.
"E ciao anche a te brontolona" ridacchia il biondino.
Colin si salva solo perché mi sta tremendamente simpatico e perché non riesco ad essere acida con lui.
"Ehilà Pierce" dico sedendomi finalmente.
"Ci siamo perse qualcosa?" Domanda Phoebe trovando posto tra me e Colin.
"Nah, solo qualche coreografia delle cheerleader"
"Oh, ho portato i colori dei Bruins" dice Phoebe tirando fuori dalla borsetta delle tempere gialle e blu.
"Mi rifiuto. Questo è troppo!" Mi lamento cercando di scansare le sue mani impregnate di colore che tentano di disegnarmi in faccia.
"Andiamo Clark, non fare la solita guastafeste!"
"Cosa non faccio per te..." borbotto mentre Phoebe prende a dipingermi il volto.
"Et voilà!" Esclama allontanandosi per ammirare la sua opera.
"Ragazze sta per iniziare" ci avverte Colin.
"Oh, hai ragione" Phoebe torna in sè sedendosi composta mentre si pulisce le dita su un fazzoletto e cerca di sistemare i tubetti nella borsa.

•••

"FORZA BRUINS!"
Phoebe ha gridato ed esultato da quando è iniziata la partita.
Le mie orecchie non ne possono più e, inoltre, ho decisamente battuto il mio record di sbuffi.
"CORAGGIO OWEN, SEI TUTTI NOI!"
"Oh, ma pensa per te!" Mi lamento.
È una bella partita, devo ammetterlo.
Owen è davvero bravo come Running Back e capisco il motivo per cui si è meritato la borsa di studio.
Tuttavia, devo ammettere che tutta la squadra è brava e proprio per questo motivo stanno volando alla vittoria.
Le cheerleader continuano a incitarli, più di me, ma sicuramente meno di Phoebe.
Lei è nata per fare la cheerleader.
Ricordo che al liceo incitava i giocatori più di chiunque altro.
"Verrai alla festa vero?" Si ricompone tornando a sedere.
Al sentir nominare festa i miei campanelli di allarme si attivano.
"Oh, il tipo degli hot dog! Vado subito a prenderne uno. Voi lo volete?" Svio il discorso facendo per andarmene.
"Aspetta Clark" mi blocca Colin.
"Ci vado io, non ti preoccupare" si alza cortesemente.
"Oh non ce n'è bisogno, davvero"
E dico davvero davvero.
"Scherzi? Lo faccio volentieri" sorride prima di prendere a scendere gli spalti per raggiungere il ragazzo degli hot dog.
Dannazione. Maledetto Colin e la sua gentilezza.
"Amo le sue buone maniere da gentiluomo" dice Phoebe mentre lo ammira scendere con occhi sognanti.
"Dio Mio, attenta alla bava!" Scherzo prendendola in giro.
Sono davvero contenta che abbia trovato qualcuno come Colin. È davvero un bravo ragazzo ed è il primo che ritengo meritevole di stare con la mia migliore amica.
"A proposito di uomini, che è andato a fare Adrian a New York?" Domanda poi cambiando discorso.
Per poco non mi va la saliva di traverso.
"Oh ehm..."
Sta cercando di far uscire il padre di prigione. Aspetta non te lo avevo detto? La sua famiglia fa parte della mafia americana!
"Il compleanno di suo fratello... Clay" invento una bugia su due piedi.
A proposito di Clay, è moltissimo che non lo vedo. Chissà quant'è cresciuto negli ultimi mesi...
"Ha un fratello?!"
Perché sembra così scandalizzata? Lo so, Adrian non sembra tipo da fratelli, famiglia e cose così, soprattutto perché non ne parla mai.
"Ne ha quattro, a dire il vero. Tre fratelli e una sorella" le racconto.
"E, tanto per la cronaca, sua sorella è Isabel..."
"La stessa Isabel che lo chiamava in continuazione?" Ridacchia lei.
"Sì, proprio lei"
Se dovessi dire la mia, Isabel non è male.
Sì, sicuramente è molto meschina e calcolatrice, ma è anche estremamente forte.
Per certi aspetti io e lei creeremmo una squadra davvero assurda.
Inoltre, quando Adrian era in ospedale, lei mi è stata accanto, visto che dovevo tenere tutti i miei amici all'oscuro della situazione.
Devo dire che è stata una brava amica.
Forse non è così terribile come la descrive Adrian.
"Ed è bella?"
Se è bella Isabel?
"Diamine, è stupenda!" Scoppio a ridere.
"Tutti lo sono, dannazione! Non c'è un solo membro in quella famiglia che accenni ad essere bruttino"
Phoebe mi segue in una risata.
"Oh, a proposito di famiglie. Credo che Colin mi voglia presentare la sua... Verranno a Los Angeles tra due settimane e ogni tanto fa delle allusioni del tipo Tu e mia madre andreste davvero d'accordo oppure Mio padre impazzirebbe per te"
Racconta.
Nel frattempo è arrivato il turno di Colin al banco degli hot dog.
"E qual è il problema?" Chiedo.
"Bè, sono i genitori del mio ragazzo. È normale avere un po' di ansia, no?"
Si ritenga fortunata che il suo ragazzo non ha Rufus Baker come padre...
"Certo, è del tutto normale" rispondo allora.
"Oh, fa silenzio. Sta tornando Colin" farfuglia lanciando uno sguardo al ragazzo che ci sta raggiungendo.
"Ecco a voi i vostri hot dog" dice porgendoci i panini.
"Grazie tesoro" dice Phoebe.
"Grazie Colin" ripeto io con la bocca già piena.
Non ho resistito.
"Stavamo dicendo? Ah sì, Clark verrai alla festa?"
Speravo se ne fosse dimenticata.
"Non so di che festa si tratti, ma no, non verrò"
Mi sono già organizzata una bella serata a base di gelato e Netflix.
"È la festa del post partita, a casa dei ragazzi..."
"Oh, la festa a casa dei ragazzi..." borbotto.
Che senso ha andare a casa loro se manca quello che mi interessa?
Inoltre, ogni festa passata è stata salvata proprio da Adrian. Non posso sopravvivere senza lui.
"Non voglio costringerti, ma puoi, che so, annusare le maglie di Adrian? O controllare che le alpha rho non lo facciano" continua Phoebe.
"Un momento... Le alpha rho annusano le maglie di Adrian?" Corrugo la fronte.
"Lo sa tutto il campus dai!"
Tutti tranne me, evidentemente.
"È vomitevole" fingo un coniato di vomito.
"Allora, verrai?"
"Solo per tenere a bada quelle oche" cedo infine.
"ABBIAMO VINTO!" Esclama improvvisamente Phoebe iniziando a saltellare e a gridare.
Al peggio non c'è mai fine...

Cinnamon Junks 2 (Beginningless story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora