Primo allenamento

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Lunedì ore 17:50, 6 ottobre 2014

L'allenamento era stato più lungo del previsto e sia Hope che i suoi nuovi compagni di squadra non vedevano l'ora di uscire dall'acqua. Quando finalmente Amilcare diede la "benedizione" i ragazzi uscirono e si diressero verso gli spogliatoi, non prima però di aver scambiato quattro chiacchiere con la nuova arrivata che agli occhi di tutti sembrava una normalissima ragazza timida e riservata.

"Certo però che vai davvero forte nei misti! Stai davanti a tutti!" esclamò un ragazzino biondo con gli occhi colore del ghiaccio mentre riponeva su un attaccapanni a muro la sua sacca degli attrezzi.

"Beh... Grazie" Hope arrossì e alzò le spalle imbarazzata abbozzando un leggero sorriso.

"Questo è il tuo posto, vedi che c'è la targhetta? Qui puoi appendere la sacca. Poi dopo nello stanzino se hai bisogno ci sono gli armadietti per metterci dentro le tue cose" spiegò lo stesso ragazzino di prima.

"Ok grazie" sorrise la bionda.

"Marco. Mi chiamo Marco. E loro sono Federico, Nicola, Alice, Benedetta, Achille, Margherita, Maddalena e Gregorio"

"Piacere Ho..."

"Hope Flamini! Sappiamo tutti chi sei, non hai di certo bisogno di presentazioni! Siamo contenti che tu sia in squadra con tutti noi, vero ragazzi?"

"Verissimo! Adesso però giovani amici dobbiamo andare a cambiarci, magari ci troviamo dopo dal Pincio. Ciao ciao" disse Maddalena prendendo sottobraccio Hope e trascinandola letteralmente via dal gruppetto dei ragazzi.

"Prima regola: non si dà troppa confidenza ai bamboccini. Marco è ancora troppo piccolo per certe cose e gli altri muoiono dalla voglia di... beh hai capito no?" disse Benedetta rivolgendo uno sguardo di rimprovero alla bionda.

"Veramente no... Io volevo solo essere gentile" rispose Hope con gli occhi bassi.

"Dunque tesoro le cose stanno così: quei coglioncelli fanno tanto gli agnellini perché sei nuova ma fidati che non appena prendono un po' di confidenza ti sbranano" disse seria Benedetta.

Hope sgranò gli occhi e le ragazze scoppiarono a ridere, la bionda non capiva il perché di quel comportamento tanto strano.

"Stiamo scherzando! Sono dei ragazzi d'oro! Soprattuto i bimbi e Marcolino. Di loro ti puoi fidare, stavamo scherzando!" esclamarono in coro le ragazze con le lacrime agli occhi.

"Dai andiamo a lavarci che siamo già in ritardo" disse Alice prendendo il necessario per farsi la doccia.

Hope prese l'asciugamano e seguì le ragazze in doccia, si lavò e nel mentre ripensò ancora una volta a quando si era ribellata - se così si può dire - a Francesco. Erano già trascorse due estati ma il ricordo di Vittoria che sbraitava contro il suo vecchio allenatore per quella staffetta era ancora più che vivido nella sua memoria. Era riuscita a convincere Francesco che Vittoria non era poi così importante per la staffetta e che avrebbero vinto ugualmente anche con Lucrezia o Marta e così era stato. Vittoria era andata su tutte le furie perché il posto come prima staffettista era sempre stato suo e nessuno aveva mai osato chiedere di cambiare.

"Me fai pena Francè! La principessina te chiede de mette l'amica sua e tu l'accontenti! Sei ridicolo!" sbraitava Vittoria agitando le braccia davanti all'uomo che la guardava con aria di sufficienza.

3^A LSSA: un nuovo inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora