.Crepe.

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Quella mattina, mi alzai tardi.

Stefan non era a letto.

Andai in cucina.

Per poco non mi prese in infarto.

Damon era lì.

Io."Damon?"

Damon mi sorrise.

D'un tratto apparve Katrine.

Si avvicinò e mi uccise.

Io."No!

No!"

Mi svegliai nel letto con accanto Stefan.

Era solo un brutto sogno.

S."Hei... va tutto bene..."

Scoppiai a piangere.

S."Sh..."

*il giorno dopo.*

Dopo esserci svegliati andammo a fare colazione.

S."Il temporale non vuole proprio calmare."

Non dissi nulla.

S."Come ti senti?"

Io."Bene."

S."Piccola..."

Io."Promettimi che non mi lascerai, ok magari quando sarò vecchia si, sempre se ci arrivo..."

S."In che senso?"

Io."Stefan voglio diventare come te."

Stefan rimase paralizzato.

S."No.

Tu resterai umana."

Io."Non voglio restare umana!

Voglio avere una vita immortale con te!"

S."Non sai cosa dici!

Essere vampiri non è un gioco!

Non puoi premere l'interruttore e diventare umana se tra noi non dovesse funzionare cosa farai? Eh?! Se arrivasse un altro se ti stufassi..."

Io."Se cambiassi fratello, e questo che volevi dire..."

S."Maya..."

Io."Ho capito Stefan...

È stato tutto uno sbaglio.

Non sarei mai dovuta restare."

S."Maya io non intendevo quello.

Tu hai una scelta, perfavore, essere vampiri non è bello..."

Io."Davvero?!

Essere veloci?!

Essere immortali non è bello?!"

S."C'è la fame è la più grande bestia con cui dovrai combattere!"

Io."Stefan io ti amo, non voglio vivere una vita senza di te..."

S."Piccola, anche io..."

Io."Ti prego, trasformami..."

S."No."

Io."Sono una delle tante pure per te vero?!!"

Stefan scuotette la testa.

I miei occhi erano colmi di lacrime.

Io."Stefan...."

Non mosse ciglio.

S."Ci sono cose che tu non sai..."

Io."Dimmele!!!

Voglio sapere tutto!!"

Stefan divenne cupo.

S."I vampiri hanno un interruttore nel loro cervello.

Possono spegnere e riaccendere l'umanità a loro piacimento.

Un vampiro con l'umanità spenta è una macchina di morte.

Io ho spento la mia umanità per un periodo, ho fatto cose terribili... Ho ucciso un sacco di gente...
Venivo chiamato lo "squartatore" perché dopo aver prosciugato le mie vittime, le facevo a pezzi e poi li ricomponevo...."

Rimasi immobile.

I suoi occhi erano lucidi.

S."Sono un mostro proprio come mio fratello.

Mi ami ancora?"

Mi avvicinai.

Io."Si."

S."Perchè?!

Come fai ad amare un mostro?!"

Io."Tu non sei un mostro, tutti commettono errori..."

S."Questi non sono errori!

Queste sono vittime...

Io sono un assassino!!"

Io."Stefan io ti amo lo stesso..."

Mi guardò.

Era distrutto.

Gli accarezzai il viso.

Lo baciai.

Io."Ti amo lo stesso..."

Mi baciò.

S."Ti amo.

Ti amo."

Io."Mi trasformerai?"

S."Non ti prometto nulla, ci penserò..."

Io."Grazie.

Ora, lei signor Stefan Salvatore, verrà con me."

S."Dove?"

Io."In camera, devo farle dimenticare il passato."

Rise.

S."Mmh... mi piace..."

Mi prese in braccio e con uno scatto vampiresco fummo in camera.

Ci sdraiamo sul letto.

Cominciai a baciarlo.

Io."Non mi importa ciò che hai fatto prima, io ti amo anche così."

Lui sorrise.

S."Comunque anche io voglio passare la vita con te."

Una delle tante.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora