"Ne sei sicura?" "Si lo sono."

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Quella notte non chiusi occhio.

Continuai a piangere...

Stefan continuava a chiamarmi e a sbattere la porta.

Il dolore mi aveva investita.

Il dolore al petto si era riaperto..

S."Mary....Mary...ti prego....parliamone almeno...."

Non gli risposi.
.
.
.
Passarono le ore.

D."Allora? Ti ha risposto?"

S."No..."

D."Maya... sono Damon apri perfavore..."

Nessuna risposta.

S."Maya se non apri ti giuro che butto giù la porta."

Nessuna risposta.

Ero seduta sul letto a guardare un punto fisso della stanza.

Stefan buttò giù la porta.

S."Maya..." corse verso di me.

Rimasi immobile.

S."Hei... piccola..."

D."Maya?"

Non volevo parlare con nessuno dei due.

Mi alzai. Gli ignorai e scesi in cucina.

Arrivai al centro della stanza e urlai.

Piansi.

Mi gettai a terra.

S."Mary...."

Mi prese da terra.

Mi portò sul letto.

Vidi tutto nero. Ero svenuta.

.
.
.
Al risveglio mi ritrovai Stefan davanti.

S."Hei..."

Gli tirai uno schiaffo.

Abbassò lo sguardo.

Io."Mi fai schifo!"

S."Perfavore parliamone..."

Io."Ti sei divertito eh?!

Con quale coraggio mi hai detto tutte quelle cose?!

Certo che non volevi trasformarmi! Volevi solo illudermi e poi sarei morta tanto sono mortale!!!"

S."Non volevo illuderti o farti del male.

Stavo mantenendo la promessa, ma poi mi sono innamorato... Mary io ti amo veramente..."

Io."Io ti odio!!!"

Stefan mi guardò.

S."Cerca di stare calma..."

Mi sentii calma.

Io."Non mi soggiogare."

Stefan mi poggiò una mano sulla guancia.

S."Mary ti amo veramente... non volevo trasformarti perché non voglio che tu viva con il senso di colpa per aver ucciso delle persone..."

Io."Se mi ami trasformami."

S."D'accordo.

Ma prima voglio che tu faccia quello che avevo previsto per te..."

Io."Stefan io Non voglio invecchiare!!"

Stefan rise.

S."No. Non intendevo quello, ma prima di trasformarti vorrei almeno che io e te avessimo un primo vero appuntamento..."

Io."D'accordo, ma non possiamo uscire..."

S."Non ti preoccupare, vieni con me."

Mi prese per mano e mi fece scendere dal letto.

Scendemmo e arrivammo in salotto.

C'era una tenda.

S."Prego, entra."

Entrai.

La tenda era molto grande, sui bordi c'erano delle luci e al centro c'era un piccolo tavolino con sopra delle cloche.

Stefan mi raggiunse.

Ci sedemmo.

Io."Cos'è tutto questo?"

S."Per il nostro primo appuntamento avrei voluto tanto portarti a fare una scampagnata, ma visto che non possiamo uscire, eccoci qua."

Aprì le cloche.

C'erano: punckake e maschmellow.

Risi.

Cominciammo a mangiare.

S."Ti svelo un segreto: questa è la prima volta che li mangio."

Risi.

Io."Non ci credo! In 170 anni non li hai mai assaggiati?!"

S."No."

Ridemmo.

Stefan mi guardò.

S."Hai qualcosa qui..."

Mi passó un pollice sul labbro.

Lo guardai.

Io."Come quella sera..."

Stefan abbassò lo sguardo.

S."Si..."

Io."Già."

Si avvicinò.

S."Mary..."

Io."Come faccio a sapere che non stai mentendo ancora?!"

S."Non potrei mai mentire su ciò che provo, è vero all'inizio non ero attratto da te, ma quella sera è successo qualcosa ancor prima di baciarti..."

S."Mary...io ti amo..."

Sempre più vicino.

S."E vorrei che tu sia felice.

Se sei sicura io ti trasformerò."

Io."Lo sono. Ma voglio che lo sia anche tu."

S."Lo sono."

I nostri occhi erano così vicini.

Si avvicinava sempre di più.

Io."Stefan..." sussurrai.

Mi baciò lentamente.

Si staccò.

S."Farà un po' male, ma passerà."

Lo guardai.

Mi mise le mani attorno al collo e me lo spezzò.

Una delle tante.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora