Decisi di andare a vivere con lei in quell'appartamento di Brooklyn, era un nuovo inizio per entrambi e a me andava più che bene.
Vivere insieme come persone normale, beh quasi normali. Ma era quello di cui avevamo bisogno entrambi e recuperare gli anni che ci hanno rubato era una priorità. Quella mattina stavo preparando la colazione, l'avevo lasciata a letto e sorrido pensando al luna park e al dopo. Mai Lily era stata così passionale con me, con il tempo si cambia ma io vedevo nei suoi occhi la ragazzina di Brooklyn innamorata del suo amico più grande.
"Ahia! Ma porca di quella tr****!!"
Ora mi viene da ridere sul serio. Quando impreca in italiano è perché qualcosa non va ma dall'intonazione, si era fatta male. Un super soldato maldestro. "Che succede Lil'?" entra in cucina zoppicando, la mia maglia addosso, una spalla nuda e i capelli legati in un nodo sulla testa. Sbadigli stiracchiandoti, sorrido di nuovo, mi accorgo di sorridere più spesso e devo ringraziarti.
"Spigolo del mobile, l'ho preso con il mignolo del piede – rido – Buck, non c'è niente da ridere!" "Sei un super soldato maldestro, un bellissimo soldato..." mi fai la linguaccia "Quella lingua Doyle..." "Ti piace la mia lingua e non mi pare che tu ti sia lamentato la scorsa notte..." "No, infatti..." mi avvicino per baciarti, sai di menta. "Sergente Barnes... cosa ha preparato di buono questa mattina?"
Dopo colazione, andiamo al nuovo quartier generale degli Avengers. Steve ci salutò, era contento di vederci insieme, dopo tutto quello che era successo. Noi eravamo più che amici, noi eravamo fratelli e la gelosia è al bando. "Notizie sui libretti?" "Nessuna. I primi sono stati trovati facilmente... voi come state?" "Bene... molto bene" "Sono contento per te Buck..."
***
Intanto io ero andata nella sala computer per cercare qualche notizia sull'ubicazione dei libretti usando le mie capacità intellettive aumentate. Parlare con Friday era intuitivo e semplice. "Non so come aiutarla signorina Doyle..." "Friday, libretti rossi con stella nera, a partire dal generale Vasily Karpov, passando per Schmidt e Strucker..." inizia le ricerche e nel mentre cerco su Smith, il marito della mia vicina. Sorrido, il loro è stato un grande amore interrotto dalla guerra.
"Ciao Nat..." non mi volto, so che lei è dietro di me da almeno un paio di minuti. Si siede sulla sedia accanto alla mia e attendo la sua prima mossa. "Ti ho giudicata male..." alzo un sopracciglio, sono delle scuse queste? Non mi volto, la ascolto continuano a leggere sul monitor olografico che ho davanti a me. "Anch'io ti ho giudicata male Nat. La vita ha deciso per noi e non ci siamo potuti opporre..." "No, non abbiamo potuto ma abbiamo combattuto. Per chi amiamo... sempre." "E io continuerò a farlo sempre. Bucky ora è libero dal condizionamento dell'Hydra, sono io che sono a rischio..." una sua mano si posa sul mio avambraccio di carne e così mi volto verso di lei. "Sono sicura che troverete il modo per liberarti. Sono felice per voi due. Bucky merita una vita tranquilla" "Grazie Nat..." "Sei hai bisogno di parlare con qualcuno, io sono qui" le sorrisi abbracciandola. Si, sono stata gelosa di quello che c'è stato tra di loro e forse lo sono ancora ma è il passato. Bucky ha scelto me e io ho trovato un'amica, spero.
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Hearts of Steel - Love through the centuries Bucky & Amber Lily
FanfictionSiberia 2016 Quinjet, post scontro contro Iron Man "Come va?" "Il sedativo ha funzionato, per ora... Steve, c'è bisogno di un posto sicuro..." "Ci penso io, tu tienilo d'occhio." Ah, lo avrei fatto da qui all'eternità. Non gli avrei tolto gli occhi...