Il sole è ormai tramontato e sento quel fresco tipico della notte sulla pelle. Siamo ancora abbracciati, sollevo la testa, stai sorridendo "Dai, prendi il borsone ed entriamo in casa" una vola fatto, allungo una mano e tu la prendi stringendola. È la prima volta che lo facciamo e... siamo fidanzati? A dire la verità siamo molto di più ma questo piccolo gesto mi stringe il cuore.
Una volta dentro, accendo la luce e inizio a levare la fasce alle mani "Spero che tu abbia fame, mentre mi faccio la doccia, puoi iniziare a mettere su l'acqua... mettiti comodo e... arrivo" sparisco in bagno e cerco di fare il più in fretta possibile.
***
Mi metto comodo restando in canottiera e faccio quello che mi ha ordinato. Era un po' nervosa e sorrisi tra me e me, e proprio in momenti come questo che non devi restare sola Lil'. Parleremo anche, anzi, parlerò io questa volta. Mi guardo attorno, questa è la casa dove è nata nel 1920, una casa solida e che era stata ristrutturata ma ancora resisteva da più di un secolo.
Lily entra in cucina con indosso una canottiera lunga fino a metà coscia, i capelli bagnati sono mossi e ora lasciano scoperti il collo. Sorridi, ti avvicini sollevandoti sulle punte dei piedi per baciarmi "E questo?" "Bacio il mio ragazzo, non posso?" sorrido a mia volta "Certo che puoi... cosa mi proponi?" ti allontani andando a prendere i pomodorini appesi sull'isola di marmo. "Spaghetti con pomodoro fresco. Veloci e senza troppe pretese, domani andremo in paese per fare scorte..." mentre tagli i pomodorini, metti a soffriggere l'aglio in camicia con l'olio d'oliva e poi li butti dentro io ho aperto il vino per poi versarlo nei bicchieri "Fa attenzione con quello, è un Lacrima Christi e non lo hai mai bevuto..." "Non dovrebbe farci nulla no?" "mm, no però sai è abbastanza forte, assaggialo..."
Era la prima volta che bevevo un vino italiano in Italia. E sì, a ragione lei. Delizioso. Spegni il sugo in attesa che l'acqua bolla. Sorseggi il vino guardandomi "Come ti senti?" "Bene. Per la prima volta, dopo un secolo di vita io mi sento bene. Libera. E sto ritrovano la vecchia me, beh, qualcosa della vecchia me" "Sono contento nel sentirtelo dire Lil'... e questo?" indico al casa "Ho voluto tornare alle origini e riscoprire la storia dei miei prima di arrivare in America. Questa casa è mia praticamente da sempre, ho fatto tutti gli accertamenti del caso. Ora è anche tua se... vuoi" "Si, lo voglio"
***
L'acqua bolle, poso il bicchiere e prendo gli spaghetti trafilati al bronzo versandoli tutti. Si, decisamente devo fare un po' di spesa. Li butto, do una prima girata e verso un goccio d'olio per evitare che si incollino l'uno con l'altro. Rabbrividisco sentendo il tuo fiato sul collo. Ok, dimentico che se vuoi sai come non farti sentire "Sai, questo taglio ti dona... ora posso fare meglio questo" mi baci dietro il collo, proprio in quel punto che sai benissimo, mi fa impazzire. "Buck..." respiri tra i miei capelli mandando in tilt le mie terminazioni nervose. " Sai – una mano va al mio viso così da poterlo girare – mi sei mancata da morire Doyle. Da morire" "James..." ci baciamo lentamente, il braccio di vibranio mi cinge la vita mentre il mio va dietro al suo collo, la mano dietro la testa. Ci baciamo lentamente assaporandoci l'un l'altro come mai avevamo fatto. Il rumore dell'acqua mi riporta alla realtà e "Cazzo!" ti scosti da me sorridendo.
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Hearts of Steel - Love through the centuries Bucky & Amber Lily
FanfictionSiberia 2016 Quinjet, post scontro contro Iron Man "Come va?" "Il sedativo ha funzionato, per ora... Steve, c'è bisogno di un posto sicuro..." "Ci penso io, tu tienilo d'occhio." Ah, lo avrei fatto da qui all'eternità. Non gli avrei tolto gli occhi...