France.

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L'areoporto era colmo di gente,c'era chi piangeva,chi sorrideva,e chi era stanco a causa del viaggio. C'era chi sentiva la mancanza di qualcuno,e chi sorrideva per l'arrivo di chi aspettava,forse da sempre. Io non sapevo come mi sentivo. Potevo dire di essere felice,triste,depresso. Dovevo abbandonare la mia vita abituale,per iniziarne una nuova,con la persona che amavo al mio fianco.

Avevo il rimorso,di non aver detto addio a mia madre,anche se l'odiavo. Non penso l'avrei vista mai più. Dopotutto era colpa sua,se ora non stavo con Luke a casa,oppure con Marie.

Mancavo io,a me stesso,come se fossi assente alla mia stessa anima. Come se dentro me,ci fosse una persona che mi ricordasse sempre che sono una merda,ma dall'altra parte c'era,forse,il buon senso che mi rassicurava,che mi faceva abbattere i muri della paura.

Aspettavamo sulle poltroncine blu,la chiamata del nostro volo. Avevo paura,paura di affrontare cose nuove,di imbattermi in un nuovo mondo.

Luke mi stringeva la mano,anche lui teso. Era nuovo per entrambi,andare in viaggio da soli.

Un po' di timore l'avevo anche a causa del pensiero fisso dell'aereo. E se fosse precipitato? E se si fosse depressurizzato? E se fossimo arrivati lì solo fumo e ceneri? E se fossimo morti?.

Dio,che pensieri macabri.

Pensavo a come sarebbe stato vivere a Parigi,studiare in Francia,mangiate francese. Era tutto così nuovo.

"Michael"fu lui a risvegliarmi dai miei pensieri,e a farmi accorgere che dovevamo andare. Mi alzai spaventato,strisciando pesantemente i piedi a terra. Vidi mio padre in lontananza,salutarmi scuotendo la mano,e cercando di asciugare le lacrime.

Guardai Luke,chiedendogli con lo sguardo se potevo andargli incontro,e  annuì.

Corsi abbracciandolo,e scoppiando anch'io a piangere. C'era gente che si fermava a guardarci,forse semplicemente intenerita dalla scena. Comunque era dolce vedere un figlio che prima di partire,teneva stretto il padre. Era sempre il mio super-eroe.

Mi sciugó le lacrime,e strinse le mie mani nelle sue. Vedevo la preoccupazione nei suoi occhi,ma anche l'orgoglio di vedermi più maturo.

"Il mio pulcino sta crescendo"sospirò affranto,mordendosi freneticamente il labbro. Trattenevo le lacrime,e fissavo il modo in qui mi stringeva le mani. Sembrava quasi avesse paura di lasciarmi andare,come se dietro di me ci fosse il vuoto. Come se lui si sentisse in colpa,perché sa che da quel vuoto non mi avrebbe più potuto salvare.

Abbassò la testa,e si guardò intorno. Non riusciva ad alzare lo sguardo,e cercava di non formurale una frase di senso compiuto.

"Michael,abbi cura di te,e di lui"disse indicando il biondo dietro di me,che abbracciava Tyler.

"P-Papà...grazie"dissi,lasciandogli le mani,ed andando verso il mio ragazzo.

"MikeMike,mi vuoi bene?"mi chiese Marie,tirando la mia maglia.

"Io amo la mia pricipessa"risi lasciandole un bacio sul naso. Arrossì e mi stampò un bacio sulla guancia,mentre torturava l'orlo del suo vestitino azzuro.

"Andiamo?"mi chiese Luke. Annuì,e mi giarai. Non avevo il coraggio di guardare indietro,perché sapevo che avrei avuto tutta quella fottuta voglia di ritornare a casa mia.

-

Luke dormiva appoggiato a me,ed io ne approfittavo per guardare,ed osservare chi mi stava intorno.

C'era una donna robusta,che stava tranquillamente uscando il pc,mentre si lamentava per ogni cosa che succeva. Affianco a me,un ragazzo litigava con il padre,mentre cercava di finire un disegno. Avanti c'era un anziana,che piangeva guardando la foto di due ragazzi,che sorridevano facendo facce strane avanti alla fotocamera.

Mi faceva male la schiena,mentre il mio cervello sembrava in stand-by. La donna si girò verso di me,e guardò Luke dormire.

"Oh,che dolci. Dove andate?"chiese cortesemente.

" Forse in Francia?"risposi sarcasticamente.

"Oh,giusto. Come mai?"

'Mai fatto i cazzi suoi?' pensai,ma non risposi così pensando che forse volesse solo socializzare. Era anche una donna molto dolce.

"Abbiamo lì la casa,lei?"chiesi.

"Mi sono morti i miei figli,e ora ritorno dai funerali"disse tristemente.

"Mi spiace..."sussurrai,passando una mano nei capelli di Luke,che non si muoveva di un centimetro. Aveva il sonno pensate.

"Siete fratelli?"mi chiese,cambiando il discorso.

"No,ehm..."dissi arrossendo.

"Ah,ho capito siete fratellastri(?)"cercò di indovinare la donna.

"No,siamo fidanzati"dissi stufo dei tentativi dell'anziana. Fece una faccia disgustata,e poi ci squadrò da capo apiedi.

"Perché andate contro la legge della natura?"mi chiese,scuotendo la testa.

"Perché l'amore non ha leggi"risposi lasciando un bacio tra i capelli biondi.

"A cosa servite voi gay,se non potete neanche fare figli?"disse quella stronza di una vecchia ignorate.

"Senta,io non so chi é  lei,ma ha mai sentito parlare di quei bambini,che non hanno famiglia,e che sono soli?. Ecco,noi contribuiamo a crescerli,con amore"dissi,facendo spostare di poco Luke.

"Ma che piacere provate tra uomini? Siete anche due bei ragazzi"

"Lo vede questo ragazzo,é mio,piace a me. E poi di piacere ne provo tanto,smisurato. "dissi scorbuticamente.

"Rimango dell'idea,che i gay sono inutili"

Non le diedi retta,e abbracciai Luke che si era appena svegliato.

"Perché stavi urlando?"

"Non stavo urlando"sbuffai.

"Invece si"ridacchiò aprendo i suoi fottuti occhi azzurri.

"Nah,é che quella vecchia ci odia perché siamo gay"

"Mike,é semplicemente omofobica. Dobbiamo accettarlo"disse baciandomi. Aveva delle labbra morbide e sottili,e il piercing dava un sapore metallico che era unico.

"Luke,mi fai impazzire"

"Uh,anche tu"rise.

-

Atterrammo,e dopo essere usciti dall'areoporto,andammo alla ricerca della casa.

Si trovava a Chartres,vicino Parigi. Era un appartamento grazioso,e abbastanza grande. Era tutto arredato,e i mobili erano lucidi.

"Michael é casa nostra"esultò Luke abbracciandomi.

"Si,amore é nostra."dissi sorridendo.

Nuova vita,nuova casa,nuova scuola,nuova famiglia. La mia.

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Wiggle,Wiggle,Wiggle.
Ohw,babee. Vi piace? Allora abbiamo un pinguino e un unicorno in francia. Carini,Eh? Chi odia la vecchia? Ioo. *voci in coro*
Io voglio farmi conoscere da voi,quindi farò uno spazio autrice al prossimo capitolo dove risponderò alle vostre domande,se me le farete,anche imbarazzanti. Risponderò.
Penso sia una cosa carina,così da farvi entrare un po' nel mio mondo. ♡*pizze che parolano,e unicorni che ballano la macarena*.

Oh,un altra cosa....*rullo di tamburi*.....
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Hanno vinto i CASHTON e i LASHTON. Ho già scritto il prologo delle due nuove storie: Histerya e Knight. Sono molto diverse tra di loro,andatele a leggere e ditemi che ne pensate ❤ Usciaranno anche lì i momenti dolciosi aw. Amo le cose dolciose,come le ciambelle di Homer simpson *sbavo*. Se ve lo chiedete,sì sono logorroica:). Bye.

Vi amo baby penguin:*.

-Hopexx.

Afraid | MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora