Capitolo 7 -Incontro inaspettato-

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ATTENZIONE: LEGGERE E RISPONDERE ALLA DOMANDA IN FONDO AL CAPITOLO GRAZIE

Ormai si era fatta l'una di notte ed Harry non riusciva a prendere sonno; si trovava in un nuovo dormitorio, con persone che non conosceva e della quali non si poteva fidare, perchè molti lo odiavano ancora e molti altri erano figli di mangiamorte; lui non aveva paura di loro, perchè tanto sapeva difendersi, più che altro era la sensazione di essere da solo che lo tormentava. 

Non riuscendo a prendere sonno, Harry, dimenticandosi di prendere dal baule la mappa del malandrino e il mantello dell'invisibilità, uscì dal dormitorio più silenziosamente possibile e una volta fuori dai sotterranei cominciò a camminare senza avere una meta precisa, tanto era sicuro che a quell'ora non avrebbe incontrato nessuno. Camminò a lungo e senza rendersene conto arrivò sotto alla Torre di Astronomia, nell'esatto punto dove si trovava il cadavere di Silente. Rivedere quel posto gli aveva provocato tante di quelle emozioni, le quali aveva cercato di sopprimere nei mesi dopo la guerra e che cercava di sopprimere tutt'ora; ma sicuro che nessuno lo avrebbe visto, decise di lasciarsi andare. Iniziò a piangere, aveva bisogno di piangere, la sua vita era stata sempre incasinata e aveva incasinato anche quella degli altri; non voleva che questo accadesse mai più, quindi prese una decisione: non avrebbe detto a nessuno della storia dei mangiamorte così che gli altri non potessero essere di nuovo in pericolo per colpa sua. Mentre camminava, in realtà correva, una figura magra e più alta di lui gli venne addosso e gli rovesciò un liquido caldo sulla pelle ma non se ne preoccupò molto.

"Potter levati subito la camicia, IMMEDIATAMENTE!" Harry era un po' stordito ma fece come gli era stato detto e poi la figura lo prese e lo trascinò nel bagno più vicino. "cazzo Potter sei sempre in mezzo ai piedi" Harry a quel punto riconobbe la voce. Malfoy. Entrati nel bagno notò la sua nemesi che gli sciacquava il petto dolcemente per togliere qualsiasi cosa gli avesse rovesciato che aveva sorpassato la camicia. Malfoy aveva sempre i capelli perfettamente in ordine, un completo nero, chissà quanto costoso, che gli stava divinamente e faceva risaltare anni e anni di allenamenti di Quidditch e i suoi occhi erano... 'ok basta' pensò Harry accorgendosi di fissare il biondo.

"Malfoy si può sapere cosa diavolo stavi facendo in giro a quest'ora?" chiese il moro "Potrei fare la stessa domanda a te" rispose prontamente l'altro "Non riuscivo a dormire e tu?" la serpe annuì come a dire 'stesso tuo motivo'. "cos'era il liquido che mi hai versato addosso?"   "quante domande Potter, riesci a stare zitto due minuti mentre cerco di non farti venire uno sfogo sul petto" il moro si zittì e ritorno a guardare i movimenti lenti e precisi dell'altro.

"Finito" esclamò il biondo con un ghigno "Prima che tu me lo chieda, Potter, non sono affari tuoi di quello che era quel liquido" Harry ormai sconfitto e sopratutto innervosito, rispose " Vabbè sono di fretta" e si incamminò verso l'uscita del bagno, con passo spedito, mentre lasciava il rivale confuso sul comportamento strafottente dell'altro, cosa che non aveva mai visto. 

POV DRACO

" Vabbè vado di fretta" non aveva mai sentito Potter parlare così, era molto freddo. Lo presi per il polso e lo feci voltare verso di me così che potesse guardarmi in faccia, ma soprattutto negli occhi. Vidi le guance rigate dalle lacrime e gli occhi rossi, mi si strinse il cuore, non avevo mai visto quel ragazzo in un situazione così: sembrava debole ed indifeso. Lo avvicinai a me e lo strinsi in un abbraccio, per consolarlo, inizialmente si irrigidì ma poi si lasciò andare e appoggiò la testa sulla mia spalla e tornò a sfogarsi.


Capitolo breve ma mi serviva per collegare il discorso del capitolo successivo. 

DOMANDA: PREFERITE CAPITOLI BREVI E PIU' FREQUENTI O LUNGHI MA DISTANTI NELLA PUBBLICAZIONE?

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