Capitolo 4

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Non posso descrivere che cosa provai in quel momento quando vidi Zayn e Amber, che fino ad un secondo prima consideravo una mia cara amica, seminuda con una mano nei pantaloni del moro, seminudo anche lui. 

Loro ancora non si erano accorti della mia presenza e continuavano tranquillamente a fare le loro cose. 

Ero distrutta, era stato tutto un bellissimo sogno che in un millesimo di secondo si era spezzato, il mio cuore si era frantumato come si frantuma un bicchiere di vetro quando cade a terra. Le mie mani inavvertitamente si chiusero a pugno, le mie gambe iniziarono a tremare, i miei occhi si riempirono di lacrime fino a quando non riuscii più a trattenermi e scoppiai rumorosamente a piangere. 

I due si voltarono a guardarmi ed io ebbi il solo tempo di far incrociare il mio sguardo deluso con quello di Zayn e Amber, sorpresi di essere stati scoperti, per poi scappare via fuori da quell' aula e da quell' incubo.

Corsi fuori dall'aula e mi diressi fuori dalla scuola piangendo, fino a che i Bad Boy non mi fermarono.

«Ehi Destiny ,dove stai andando così afflitta?» chiese Liam con uno sguardo strafottente.

«Non sono cazzi tuoi Payne. Ora se vorresti farmi passare, grazie» risposi stizzita.

«Ops, abbiamo qualcuno incazzato qui eh?Ancora Zayn non te lo ha detto?» dissero i Bad Boy in coro.

«Dirmi che cosa?» chiesi asciugandomi le lacrime rimanenti con la manica della camicia.

«Della scommessa ovviamente» affermò Payne.

«Quale scommessa Payne? Dimmelo!» urlai prendendolo dal colletto del giubbotto di pelle che era quasi un simbolo dell' appartenenza al clan.

«Ehi frena bambola. Ok, te lo dico, basta che mi lasci , il giubbotto è nuovo e si sciupa»

Lo lasciai con fare scocciato e allora lui iniziò a parlare.

«Beh, ieri sera alla festa abbiamo fatto una scommessa: praticamente Zayn doveva riuscire a farsi dare un bacio da te e farti accettare la sua proposta di fidanzamento, se così possiamo chiamarla, altrimenti ci avrebbe pagato da bere per un mese» spiegò tranquillamente Liam.

«Cosa? Allora è questa la verità? Quel lurido, schifoso, infame» parlai più con me stessa che con il gruppo di ragazzi.

Scappai via da loro e andai da Zayn , che nel frattempo si era rivestito ed era venuto in cortile. Lo incontrai, mi avvicinai a lui e gli diedi un bel pugno in faccia che gli ruppe il labbro, facendogli uscire un po' di sangue.

«Stronzo. Mi fai schifo! Per te ero solo una scommessa eh? Ok, basta che non ti fai vedere mai più altrimenti oltre al muso ti rompo anche il naso» dissi io urlando dalla rabbia mentre qualche lacrima traditrice scese rigandomi il viso.

Zayn non ebbe neanche il tempo di dire A, che io scappai diretta verso la fermata del pullman che mi avrebbe riportata a casa, ricordandomi che a quell' ora non doveva esserci nessuno.

Appena entrai in casa però...

Lacrime, lacrime ed ancora lacrime.

Scesero svelte sul mio viso rovinandomi il trucco.

Le mie gambe, sempre più deboli, cedettero facendomi accasciare per terra con le spalle attaccate al muro.

Possibile che io mi sentivo così per una scommessa? Una fottutissima scommessa.

Perché io lo amavo, lo amavo veramente ed ero caduta nella sua trappola come una stupida. Amavo quando sorrideva mettendo la lingua tra i denti, amavo come gli brillavano gli occhi, quei maledettissimi occhi color ambra. Amavo praticamente tutto di lui, anzi diciamocela tutta, lo amavo ancora, anche dopo avermi teso questa lurida trappola, altrimenti non mi sarei sentita così a pezzi.

Il mio pianto si stava calmando quando una mano calda mi toccò la spalla. Io sobbalzai per vedere chi fosse perché a quell' ora non doveva esserci nessuno, ma quando vidi due occhi azzurri fissarmi preoccupati e ricordandomi che Louis entrava alla seconda ora, non ebbi nessun dubbio che quello fosse mio fratello.

«Des, cosa succede? Perché piangi?» chiese Louis preoccupato sedendosi vicino a me.

Io non dissi niente ma mi gettai addosso a lui abbracciandolo.

Lui mi strinse forte a sé ed accarezzandomi dolcemente i capelli, riuscì magicamente a calmarmi.

«Ora però vuoi dirmi cosa ti è successo?» insistette.

«Zayn» risposi semplicemente, con lo sguardo ancora basso.

«Zayn? Cosa ti ha fatto quello stronzo?»

«Ieri mi ero messa con lui»

«Cosa?» esclamò sorpreso.

«E oggi l' ho trovato che scopava con Amber»

«Cosa? Io ti avevo detto di non fidarti di lui. Non aveva il diritto di farti soffrire cosi» disse Louis arrabbiato come non l'avevo mai visto prima.«Nessuno ha il diritto di far soffrire la mia sorellina, ora vado e gliene dico quattro»

«No Louis, no!»

Ma lui non volle sentire ragioni, prese le chiavi della macchina e il suo cappotto ed uscì di casa sbattendo violentemente la porta.

Non tornò a casa per una buona oretta. Ad un certo punto sentii il campanello, andai ad aprire la porta e vidi Louis ridotto veramente male; aveva un' occhio gonfio ed il labbro spaccato, era pieno di lividi dal contorno violaceo e non ebbi dubbi su che cosa fosse successo in quel lasso di tempo. Andammo insieme in bagno ed amorevolmente gli medicai le ferite, ma ora il problema era un altro.

Affrontare Zayn il giorno successivo.

Perfect Storm || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora