Perfect Storm || Zayn Malik

Capitolo 14

Pov Zayn

Il putiferio! In questo periodo attorno e dentro di me stava accadendo il putiferio. Non solo prima ero confuso, ma in quel momento, pensando di aver fatto finalmente una scelta sicura scegliendo Des, ero confuso il doppio di prima.

Perrie era tornata, da me e per me! Era fantastico! Vero? Cioè, io ero solo felice di vederla, non ero ancora innamorato di lei, giusto? Cristo santissimo non ci stavo capendo più un cazzo di quella situazione. Zayn! Tu avevi scelto Destiny, avevi fatto un passo molto importante con lei e ora volevi mandare tutto a puttane per il ritorno della tua vecchia fiamma che molto probabilmente voleva riaccendere qualcosa con te? Dovevi cercare urgentemente delle risposte a queste tue domande.

Andare da Des manco per sogno, era sicuramente incazzatissima con me e non mi avrebbe voluto vedermi neanche con il cannocchiale. Da Perrie non ne avevo nessuna intenzione. Cosa fare? Sarei andato a farmi una bella bevuta con Mark. Lo avevo perdonato alla fine perché sì, una seconda chance si dà a tutti.

«Pronto?»

«Pronto Mark?»

«Ehi Zayn, che mi racconti?»

«Niente di che, senti, non è che oggi ti andrebbe di andare in un localino a farci una bella bevuta in onore dei vecchi tempi?»

«E me lo chiedi anche? Tra un' ora sono sotto casa tua, che andiamo con la mia macchina»

«Va bene. A Dopo»

Andai a prepararmi, misi una maglietta bianca, pantaloni neri stretti, gli anfibi e per concludere tutto il look un giubbotto di pelle nero. Mi aggiustai i capelli e misi un po' si profumo. Stavo abbastanza bene.

Esattamente un' ora dopo, sentii il clacson della macchina di Mark suonare all'impazzata sotto casa mia. Presi il portafoglio ed il telefono, scesi da casa e salii in macchina. Mark mi portò in un locale a mezz'ora di distanza da casa. Non c'ero mai stato prima.

Entrammo e subito ci fiondammo al bancone del bar. Il primo giro lo offrii io, un buon cuba libre per tutti e due.

«Nulla è più bello di una bella bevuta insieme ad un tuo amico» disse Mark bevendo dal suo bicchiere rosso.

«Vero» affermai annuendo. «Senti Mark, mi devi aiutare»

«Su cosa?»

«Si tratta di ragazze» dissi abbassando la testa.

«Hm, parla» disse continuando a bere.

«Beh, diciamo che io sono fidanzato con Des»

«Tu sei cosa?» esclamò spalancando gli occhi.

«Sì, ufficialmente anche, ma forse provo ancora qualcosa per Perrie»

«Amico, lasciatelo dire, sei proprio nella merda. I problemi di cuore non sono mai stati il mio forte, ma io ti dico di lasciare perdere tutte e due»

«Cosa? Grazie, bell'amico che sei»

«Ti spiego subito: stare con Des è troppo impegnativo. Essere fidanzati ufficialmente è da manicomio, quindi toglierei questa opzione; stare con Perrie manco per sogno, come puoi stare ancora con una che ti ha lasciato per un'altro?»

«Forse hai ragione. Ehi, ma tu come lo sai?» chiesi sorpreso.

«So che cosa?» rispose Mark nervoso.

«Che è stata Perrie a lasciarmi. E per di più anche la motivazione. Io avevo sempre detto in giro che ero stato io a lasciare lei. Tu invece come lo sai?»

«Ehm, voci di corridoio, barista! Due mojito grazie!» disse evidentemente agitato e cercando di cambiare discorso.

Mark mi nascondeva qualcosa ne ero sicuro, ma forse aveva ragione, dovevo prendermi una pausa. Da tutto e da tutti.

Dopo cinque, o forse sei cocktail, la testa iniziava a girarmi, diciamo che io e Mark non eravamo combinati proprio bene.

Stavamo ridendo fino a che ad un certo punto vidi, intravidi diciamo, una figura esile, alta e bionda incamminarsi verso di me. Non la riconobbi subito. Man mano che si avvicinava a me però iniziai a captare chi fosse. Cazzo, era Perrie. 

Non ebbi neanche il tempo di formulare questa mia ipotesi e di realizzare quello che stava succedendo che si fiondò tra le mie braccia e stampò le sue labbra sulle mie. Stavamo continuando a baciarci fino a che un urlo agghiacciante mi invase le orecchie.

«Stronzo!»