capitolo 16:Uno spavento

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Hermione si svegliò e sentì un pesante nodulo premere sul suo addome, "uh, togliti Grattastinchi." Borbottò cercando di sollevare l'oggetto pesante da lei. Fu in quel momento in cui Hermione allungò la mano per toccare quello che pensava fosse un gatto che gridò. Saltò giù dal letto quando uno spaventato Draco si mosse e si sedette tirando "Grattastinchi" o meglio il suo braccio indietro verso di lui.
"Che diavolo stavi facendo a letto?" Urlò Hermione, tirandosi la coperta intorno, Draco la guardò e poi fece un sorrisetto, onestamente non aveva idea di come fosse finito nel suo letto, ma non glielo avrebbe fatto sapere. "Non lo so, me lo chiedi" ridacchiò mentre guardava Hermione su e giù.
"Rilassati, neanche io so perché sono qui." Disse Draco poi l'aveva colpito come un fulmine a ciel sereno, "oh!" Esclamò saltando fuori dal letto. Hermione non potrebbe averlo apprezzato nel suo letto, e potrebbe aver pensato che fosse un asino arrogante, ma doveva dire che aveva un bel corpo, il suo pacco era in bella mostra di fronte a lei, elei non poteva aiutare ma fissare.
"Ehm, Hermione?" Disse Draco, Hermione uscì di scatto dalla sua trance e guardò in alto. "So perché ero nel tuo letto, ma non sembra che ti importi più." Ridacchiò Hermione gli lanciò un cuscino e uscì dalla stanza. Che idiota arrogante pensò mentre si preparava a preparare la colazione. Draco uscì dalla stanza pochi minuti dopo per l'odore di pancetta fritta. Si sedette al bancone e guardò Hermione mentre cucinava. "Cosa vuoi?" Disse Hermione, senza staccare gli occhi dalla pancetta.
"Solo così sai, non ho scelto di andare a letto con te la scorsa notte. "Draco sbadigliò: "ci è stato detto dell'incantesimo che ci costringe a dormire nello stesso letto poco più di una settimana fa. Non ti ricordi miss saputella?"

Hermione alzò lo sguardo, se ne era dimenticata "allora immagino di perdonarti." Mormorò "oh e per favore mettiti una maglietta, non voglio essere sottoposta al tuo corpo mezzo nudo."Malfoy sorrise, "ti piace quello che vedi?" Chiese mentre fletteva i miscoli.
"No!" Disse Hermione. Mentre il suo cuore le urlava di si.
"Ci abitueremo, perché dovrai passare il resto della tua vita a guardarli." Aveva detto ma era ancora uscito dalla stanza per infilarsi una maglietta.
Draco ha ragione, pensò Hermione, non c'è via d'uscita adesso, e pensare che dovrò rimanere incinta del bambino di quel cretino nei prossimi tre mesi. Hermione sospirò. Sarebbe stato difficile.
Draco tornò qualche minuto dopo completamente vestito e Hermione non poté fare a meno di sentirsi un po' turbata. Allora Hermione dobbiamo conoscerci meglio." Disse Draco, Hermione lo guardò e fu sorpresa di scoprire che era sincero.
"Ehm certo." Aveva detto inserendo la pancetta tra le fette di pane.
"Stavo pensando di giocare un po'a colazione." Draco continuò, prendendo il panino dal bancone e portandolo sul suo sgabello.
Hermione non era sicura, ma annuì mentre si sedeva accanto a lui.
"Quale è il tuo colore preferito?" Lei disse.
"Davvero? Beh, questa è una prima domanda noiosa. Ma dovrei dire nero." Draco aveva risposto. "E tu."
"Mi piace il blu." Hermione risposte, Draco annuì "come il tuo vestito per il ballo di natale" disse "te lo ricordi?" Disse Hermione scioccata.
"Sì." Disse Draco, guardando Hermione, poteva vedere lo shock sul suo viso. "Il mio turno sei vergine?"
"Che razza di domanda è questa?" Hermione balbettò soffocando sul suo panino.
"Tut Tut Hermione, tocca a me fare la domanda." Draco sorrise, la vide arrossire.
"E se lo fossi?" Disse Hermione, con le guance arrossate.
"Niente, mi stavo solo chiedendo. Quella era una domanda Hermione quindi è di nuovo il mio turno." Disse Draco trionfante mentre Hermione protestava silenziosamente. "Ti piaceva la donnola?"
"Che razza di domande sono queste? Non importa non rispondere," disse Hermione, non ne sono sicura, pensò di esserlo stata ma ora non lo sono più. Disse mentre agitava il piatto verso il lavandino e lo metteva in funzione per pulirsi da solo. "Quale è il tuo più grande segreto." Aveva chiesto un po'troppo entusiasticamente a Draco. Hermione arrossì, le piaceva la sua risata, la fece sorridere.
"Quella cosa dell'eredità del sangue puro, che non mi è mai importato, è stato mio padre che mi ha spinto a fare il prepotente e tormentare le persone." Disse Draco, c'era silenzio, le cose erano appena diventate serie, "e te?" Chiese Draco, cambiando argomento.
"Non ti conosco ancora abbastanza bene per dirtelo." Disse Hermione alzandosi e dirigendosi verso la porta della camera da letto.
"Draco le prese la mano, "dai Hermione, te l'avevo detto la mia." All'improvviso la tirò più vicino e improvvisamente furono di nuovo naso a naso. Hermione poteva sentire il suo battito cardiaco elevarsi mentre se ne stava lì immobile.

The Marriage Law (Traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora