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<Se inizia a farti male qualcosa fermami ok>poggiai le mani sulle sue e annuì.

<Al mio tre>sorrise.

Contò, sentivo solo la sua voce dato che avevo chiuso gli occhi ma sentendolo dire tre li aprì.

Lo guardai negli occhi,erano dello stesso colore dei miei,mi incantai guardandolo.

È davvero bello...

Dopo qualche secondo sul suo viso comparve una leggera espressione di dolore e chiusi subito gli occhi guardando in basso.

<No!potevo resistere>prese le mie mani tra le sue.

<Ti stavo facendo del male...N-Non voglio!ti prego...non voglio farti del male,non voglio essere un mostro>iniziai a piangere e delle calde lacrime sfiorarono le mie guancie per poi cadere sulle mie gambe.

<Tu non sei un mostro,ok?>mi abbracciò portandomi più vicina a se e iniziai a piangere più di prima.

<F-Fin da piccola tutti mi hanno sempre considerata un mostro,nonostante mi sforzassi per essere gentile,simpatica e affidabile tutti appena vedevano ciò che ero capace si allontanavano...fallo anche fu,per favore, allontanati da me,non voglio ferire...anche te>sussurrai tra le lacrime.

<Non posso allontanarmi...>mi guardò e con il pollice asciugò una lacrime che stava attraversando la mia guancia.

<O meglio... Non voglio>accennò un sorriso e sentì il mio cuore battere più forte.

Quel pomeriggio restò con me,ci guardammo un'altro film,e poi un'altro ancora...

Sapevo bene che appena mi avesse vista fare del male a qualcuno si sarebbe allontanato.

Nonostante fossimo in classe insieme da due anni ho sempre evitato di usare il mio quirk sulla gente,quindi nessuno ha mai visto l'orrore che ero capace di fare...

<Buonanotte,sei sicura?>mi guardò sulla porta.

<Tranquillo,posso dormire da sola>ridacchiai e sorrise.

<Per qualsiasi cosa,e dico qualsiasi,da un colpetto al muro,ok?>mi guardo serio e io annuì.

<Notte,aspetta...aspetta un secondo>aprì di corsa la porta della sua stanza e entrò.

Alzai un sopracciglio e poco dopo ne uscì tenendo qualcosa di nero tra le mani.

<Cos'è?>lo guardai  curiosa e sorrise.
<Una cosa che avrai solo tu,miraccomando,indossala stanotte>ridacchiò e mi accarezzò la testa prima di entrare nella sua stanza.

Questo non è il Bakugou che conosco,ma se in realtà non avessi mai conosciuto il vero Bakugou?

Mi sedetti sul letto e aprì il tessuto nero accuratamente piegato.

<La sua maglietta?>spalancai gli occhi e arrossi di colpo.

Vuole che io indossi la sua maglietta per dormire...

Stay ||Katsuki Bakugou||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora