Capitolo 15~

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-NARRATORE ESTERNO-

La lezione proseguì tranquilla e interessò molto Sophia, che desiderava tanto imparare a gestire le sue abilità. Quando questa finì, i ragazzi vennero invitati a rifiutare la loro ora libera e andare in palestra per poter assistere a una dimostrazione di magia. Mi sembra quasi scontato dire che i "lupi" rifiutarono l'offerta senza pensarci due volte, quanto che le volpi colsero al volo l'occasione. Recatisi in palestra si sedettero tra i loro coetanei, giusto in tempo per l'inizio dello show. A loro enorme sorpresa, Kio ne prese parte. Sophia sgranò gli occhi dall'inizio. Per la ragazza, nata e cresciuta nel mondo umano, anche la più banale magia poteva sembrare stupefacente.

Oh, a proposito, non mi sono ancora presentato. Beh, mi chiamano destino. In realtà io sono solo un aiutante del mio capo, non decido nulla ma devo comunque mettere in atto ogni suo volere.

Beh comunque quel giorno era stata decisa per lei una sorte insolita, di quelle che non capitano a tutti.
Stava fissando incantata quel volteggio di colori nell'aria, quando qualcosa andò storto.
Un raggio bianco si indirizzò verso di lei. Peter la stava fissando e lesse il terrore nei suoi occhi. Guardò subito in direzione del raggio di luce e si lanciò nel vano tentativo di fermarlo. Kio prontamente intervenne. In parte ci riuscì, dall'altra sfiorò Sophia, che sbarrò gli occhi terrorizzata. Tutto si fermò e tutti la fissavano.
<< Tutto ok?>> Le chiese Kio preoccupato. Lei annuì incerta. In effetti non provava alcun dolore fisico. 《Si》rispose alla fine con convinzione.

Kio le si avvicinò talmente che i loro nasi si sfiorarono. La guardò negli occhi e lei arrossì visibilmente. Peter fissava la scena con disgusto e gelosia alle stelle.
《Ti farò fare comunque un controllo, non si sa mai..》 E detto ciò si separò da lei per andare a parlare con il medico della scuola.

Sophia incrociò gli occhi di Peter. Dal primo giorno il ragazzo aveva colto una scintilla speciale nei suoi occhi. La bellissima Sophia fissava quello sguardo incantato e mischiato a rabbia e dolore.

Peter la ammirava in silenzio. I fluenti capelli rossi si poggiavano sciolti sulle spalle di Sophia. I suoi occhi lucenti, di un colore verde acqua marina profondo e intenso lo guardavano. Avrebbe voluto baciare quelle labbra socchiuse e accarezzare quelle morbide guance rosee. Abbandonò questo pensiero e si alzò, filando nella mensa con la scusa di aver fame.

L'unica a non aver capito i sentimenti di Peter era Sophia. Nel suo mondo non esisteva amore. Era convinta di non avere un bell'aspetto e non si era mai sentita all'altezza di nessuno. In pratica, in qualunque modo la guardassero le persone, lei non capiva veramente cosa c'era dietro quegli sguardi. Non si accorgeva di essere una ragazza invidiabile da tutti i punti di vista.

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