«Vieni qui sul mio cuore, sorda anima crudele, tigre adorata, mostro che t'atteggi indolente; lascia ch'io immerga a lungo le mie dita tremanti nella spessa, pesante tua criniera e nella gonna che di te profuma seppellisca la testa dolorosa, come un fiore appassito respirando la corrotta dolcezza del mio defunto amore.»