~24~

98 9 21
                                    

Ormai è l'ultimo giorno delle vacanze, e Zayn mi ha chiesto se posso andare da lui, ma prima ci incontreremo al parco.
-"Harry smettila"-
Dico sbuffando mentre cerco di mangiare qualche patatina.
-"Eh dai, oggi parto con Louis, salutami, su su"-
Alzo gli occhi al cielo invidiosa, non perché fossero una meravigliosa coppia, forse anche per quello, ma soprattutto perché saltavano un'intera settimana di scuola, ed io seriamente, volevo essere al loro posto.

-"Mary Tomlinson, saluta Harry"-
Urla mia mamma dalla cucina e lui con fare saccente, si inchina.
-"Ciao HARRY"-
Rido mentre mi alzo per abbracciarlo.
-"Hai già salutato Lou?"-
Annuisco per poi distaccarmi dal suo meraviglioso abbraccio.
Ci avviciniamo alla porta ridendo mentre Louis e Harry si guardano felici.

-"Allora, emh, voi divertitevi, sono sicura che lo farete"-
Faccio un occhiolino e sorrido mentre si allontanano mano nella mano.
-"Mary, tu non sei in ritardo?"-
Dice mia madre.
Guardo l'orologio di casa che segna la 1:55 e io devo essere al parco alle 2:00.
-"Cazzo"-
Sibilo davanti a mia mamma che mi guarda male.
-"Cioè cacchio, penso tu abbia sentito male"-
Sorrido tirata e poi scappo velocemente per vestirmi.

Indosso un paio di leggins, raccolgo i capelli in una coda e poi metto una felpa abbastanza grande.
-"Ok, calma, è solo Zayn"-
Penso a cinque giorni fa dove ci scambiavano baci sul mio letto e scuoto la testa per riprendermi da quei pensieri.

-"Calma, calma"-
Quasi quasi pensavo che parlarmi da sola funzionasse.
È una delle mie cose strane, ma dai, chi non si è mai parlato da solo una volta nella vita?

Esco di casa mentre cerco di camminare il più velocemente possibile.
Raggiunto il parco vedo Zayn seduto sulla panchina che scuote la gamba.
-"Ok, ciao, scusa per il ritardo, ma sono una frana con gli orari"-
Dico avvicinandomi.
-"Tranquilla, aspetterei ore pur di incontrarti"-
Sorrido imbarazzata e poi ci scambiamo un veloce bacio, un autentico e fantastico bacio.

-"Andiamo a casa mia?"-
Annuisco scuotendo la testa.
-"Dovrei parlarti anche di una cosa"-
Incrocio le sopracciglia incuriosita.
-"Zayn Malik, potresti essere meno misterioso qualche volta?"-
Chiedo ironica e tutti e due ridiamo.
-"Mia mamma vorrebbe conoscerti, non abita qua, ma vedi, cioè se non vuoi fa nien..."-

-"Va benissimo"-
Tossisco ancora una volta imbarazzata.
Sorride e intanto prende la mia mano e la stringe con la sua.
-"C'è anche Waliyha a casa tua? Potrei salutarla."-

-"Per ora no perche è da mia madre"-
Intravedo casa sua, poco lontana da noi e aumentiamo il passo.

Apre la porta di casa sua ma un odore di bruciato mi invade le narici.
-"Scusa, non sono bravo in cucina, e ho provato a cucinare, ma beh... Sì ecco, si sono bruciati i pasticcini"-
Rido perché è tenero e buffo quando fa così.
-"Non fa niente, neanche io sono così brava in realtà"-

Annuisce sorridendo per poi riprendere la stretta sulla mia mano.
-"Ho una cosa da farti vedere"-
Andiamo in camera sua, in realtà non ci sono mai stata, le mura sono ricche di dipinti fantastici, colorati con colori vivaci e forti, non naturali, per questo mi piace.
-"Sei tu"-
Ma quando volto lo sguardo rimango a bocca aperta, scorgendo il mio viso disegnato su un foglio appoggiato alla scrivania.

-"Ma è bellissimo"-
Lo abbraccio affettuosamente e lui ride.
-"Questo perché tu sei bellissima"-
Passa una sua mano nei capelli ed incastra la lingua tra i denti mentre sorride.
-"Perché lo hai fatto?"-
-"Quando dormo, prima di chiudere gli occhi ti guardo, penso di non esser mai stato così sdolcinato in vita mia..."-

Gratta il collo imbarazzato mentre continua a guardarmi negli occhi.
-"Beh, sei fortunato, perché a me piacciono le cose sdolcinate"-
Cerco di non ridere al suo tenerissimo sorriso ma fallisco miseramente.

-"Sì, sono proprio fortunato"-
Si avvicina baciandomi, e posso giurare, che fosse il più bel bacio che io abbia mai ricevuto.
Si, ovvio, I baci di Zayn sono tutti meravigliosi ma questo era mozzafiato.

-"Si"-
Dico ancora scioccata.
Sorride ancora vicinissimo alle mie labbra e non so ancora come io faccia a non svenire.

-"Quando.... Emh, quando andremo da tua madre, Trisha?"-
Passa una mano nei suoi capelli color corvino spostando il suo ciuffo, lasciato un po' più morbido del solito.
-"Il prossimo lunedì... Cioè se vuoi, ti passo a prendere io"-
Annuisco.

𝙵 𝚘 𝚛 𝚎 𝚟 𝚎 𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora