𝙵 𝚘 𝚛 𝚎 𝚟 𝚎 𝚛

~14~

Zayn's pov

È qua tra le mie braccia, il suo respiro è sul mio petto, le sue mani sono strette alle mie.
Non posso crederci, non posso credere di averla qui vicino a me, l'ho baciata una volta ma non vedo l'ora che le sue bellissime labbra si appoggino sulle mie, non solo per baciarla ma anche per risentire tutte quelle sensazioni che ho provato in macchina davanti al cinema.

Mi ha appena detto cosa la turbava, avrei giurato fosse per quel motivo, anche io ho provato le stesse cose, le stesse sensazioni, ma io e lei abbiamo caratteri diversi e come tutti abbiamo superato le nostre difficoltà, anche se simili, in modo diverso.
Ognuno reagisce nel proprio modo, lei non lo ha accettato subito, non voleva ammettere che gli mancasse una persona che l'ha fatta soffrire, che ha fatto soffirere le persone a cui vuole bene.

Io invece ero arrabbiato, molto, la rabbia ormai aveva nascosto tutte le mie altre emozioni, la rabbia prevaleva nella gioia, nella tristezza e nell'angioscia.
Con le persone non avevo più un legame, neanche con quelle a me più importanti ad esempio le mie sorelle e mia madre.

Poi col tempo la rabbia è passata, anche se devo ammettere che a volte ripensandoci mi viene ancora, poi quest'ultima si è trasformata in dubbi.
Una marea di dubbi si creavano nella mia mente, domande e paranoie.
Tutte queste nascondevano il mio vero carattere, quello dolce, nascondevano la mia parte altruista, nascondevano il ragazzo che ero, quello vero, quello che aiuta, il ragazzo gentile che a volte sono anche ora.

Oso un po' di più e inizio ad accarezzarle la testa, i suoi capelli sono bellissimi, non troppo corti ma neanche troppo lunghi, un po' una via di mezzo.
-"Sai, anche mio padre ci ha lasciati, quando io avevo quattordici anni"-
La guardo e lei volta lo sguardo, mi guarda e so che vorrebbe dirmi e chiedermi una marea di cose ma al momento la cosa migliore che riusciamo a fare è sorriderci a vicenda.

-"Non lo sapevo"-
Continua a guardarmi, è bellissima, il suo naso è molto piccolo e i suoi occhi sono fantastici, marroni ma hanno una forma strana, diversa.
Per non parlare delle sue labbra, che ora sto guardando e sembrerò un maledetto cretino, sono carnose e la loro forma è stupenda.

Mi avvicinò sempre più, ancora di più, finché ormai non ci divide nulla perché le mie labbra premono sulle sue, sono unite e sembrano combaciare perfettamente.
Il bacio è più lungo dell'altra volta, pieno di passione, so che ormai sono fuso di questa ragazza, anche se ho paura di poter fare sul serio con lei, ormai ne sono innamorato e non posso più tornare indietro.

Ci stacchiamo con uno schiocco.
Lei si riappoggia lentamente al mio petto che intanto rischia di rompersi perché il mio cuore batte troppo velocemente, non riesco più a controllare i miei battiti, le mie emozioni.

Le bacio lentamente il collo, ma lei inizia a ridere, non so perché, magari sembro buffo, e se avessi fatto qualche figura?
-"Hahaha, così però mi fai il solletico"-
O mio Dio, mi stacco immediatamente e iniziamo a ridere come quella volta davanti alla scuola e capisco che me ne sono innamorato fin dal primo istante.

Sono innamorato di lei da quando l'ho vista per la prima volta a casa di Louis.
Mi sono incantato nei suoi occhi dal primo istante in cui i nostri sguardi si sono incontrati.
Mi sono innamorato follemente delle sue labbra da quando mi ha baciato per la prima volta, lei di sua spontanea volontà.
Ho amato la sua voce la prima volta che ha parlato, quella voce così profonda e dolce.
Mi sono incantato nel suo sguardo in mensa a scuola.
Mi sono innamorato dei suoi difetti quando mi sono accorto che la rendevano ancora più perfetta.

Amo il suo sorriso, il suo fisico che anche con imperfezioni è bellissimo, amo il suo viso, le sue mani e le sue fossette.

La guardo e capisco che queste sensazioni sono nuove per me, che fino a poco tempo fa le mie erano solo cotte.
La guardo e capisco che non voglio più allontanarmi da lei e che potremmo restare così anche per sempre.