*Lunedì*
Oggi è lunedì e un'altra giornata di scuola mi aspetta.
Mi vesto con un paio di leggins e una felpa color grigio scuro.Inizio a camminare piano, sono in anticipo, vedo Jack, ma cerco di non guardarlo negli occhi, cammino più veloce, ma lui sembra vedermi e sta camminando nella mia direzione, cerco di non farmi recuperare ma la sua mano si appoggia sulla mia spalla e mi fa girare.
Cerco di non guardarlo negli occhi, mi fa schifo da quando mi ha fermato con la sua auto.
Non ci siamo più visti da quel giorno e menomale.*Flashback*
Cammino velocemente per poter tornare a casa il più in fretta possibile, mi giro sentendo il rumore di una macchina di fianco a me, lo stesso conducente abbassa il finestrino e noto un viso arrogante e saccente, Jack.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
-"Hey bellezza, vuoi un passaggio?"-
Rido guardando la sua bellissima auto da figlio di papà.
-"No, grazie"-
Dico annoiata continuando a camminare.Sbatte la portiera per poi raggiungermi a piedi.
-"Eh dai, cosa vuoi che ti faccia?"-
Aumento il passo, dato che non voglio avere a che fare con persone del genere.-"Hai paura giusto? Va a casa dalla mammina, a farti consolare"-
Ride e si allontana.
*Fine flashback*-"Vuoi venire alla mia festa? È venerdì sera alle dieci a casa mia"-
Ma chi si crede di essere? Prima mi tratta male e poi chiede se voglio venire alla sua festa.
Non sono una tipa da festa, non amo stare nei posti chiusi con molta gente.
Ci sono andata in discoteca oppure ad una festa del genere ma di sicuro non andrò a casa sua.
-"Non ci tengo, grazie"-Inizio a camminare più velocemente ma lui sta al mio fianco.
-"Perché ce l'hai con me da quando sei arrivata?"-
Ecco, ecco cos'ho visto, ho visto lui che spintonava una ragazza, l'ha fatta cadere e poi si è messo a ridere.
-"Non te ne deve fregare niente"-
-"Cazzo, ora fermi quel tuo bel culo e mi parli"-
Non sono una ragazza che fa a botte ma non riesco a farmi trattare così, non mi conosce nemmeno, sa a malapena il mio nome.
Mi fermo, lo guardo negli occhi e gli tiro uno schiaffo sulla guancia destra.Cammino più velocemente, questa volta riesco a seminarlo e riesco a raggiungere la scuola da sola.
-"Ciao Mary"-
Mi giro e vedo Zayn.
Non potevo essere più che contenta, dopo l'incontro di sta mattina.
Come sempre sento le farfalle nello stomaco, appena si avvicina a me, come sempre mi sento come se potessi volare, sono felice.
-"Ciao Zayn, come va?"-
-"Bene"-Mi sorride, e mi sento come sollevata, sento che posso raggiungere una cima di una montagna, mi sento forte e mi sento anche un po'troppo sdolcinata, e sì, mi sa che mi sto prendendo una bella cotta.
-"Volevo chiederti se oggi ti andava di prendere con me qualcosa al bar dell'altra volta"-
Posso confermare di essere la ragazza più felice del mondo, sto sorridendo in un modo non molto normale, mi sento stupida, stupida perché non avrei mai pensato che una ragazzo avesse potuto farmi questo effetto, ma Ehi, è Zayn Malik.
-"Certo, per che ora?"-
-"Quando usciamo da scuola, va bene?"-Sorrido e poi ci allontaniamo, qualcuno mi tocca la spalla, e Waliyha, mi sorride, almeno lei non è falsa.
-"Ciao Mary, come va?"-
-"Bene"-
-"Cosa ti ha chiesto mio fratello?"-
Sorrido e le dico che usciremo, non è per niente un appuntamento, è solo tra amici, le spiego anche di Katy e Perrie e lei ci rimane molto male.-"Mi sa che mio fratello si è preso una bella cotta"-
Rido e mi imbarazzo un po', non può essere vero, non nascondo che mi ha invitata e che forse può essere interessato, ma è ancora troppo presto.
-"Ma va"-
Ridiamo.
-"Non mi sono mai piaciute quelle lì"-
Indica Perrie e Katy, Emily non c'è.
Non è mai mancata a scuola, e se le fosse successo qualcosa?
No impossibile.Tutti parlano a bassa voce, guardano tutti nella stessa direzione, tutti guardano Perrie e Katy senza Emily.
-"Sta male è all'ospedale"-
Sento delle voci, e mi preoccupo, non so perché, forse le voglio ancora bene, dopo tutto quello che mi ha fatto, forse nel mio cuore è rimasta ancora quella bambina che ho incontrato al parco, forse il mio cuore vede ancora in lei quella ragazzine timida e indifesa che era una volta.
Forse sono solo io una stupida, quelle voci sono false, ma nel mio cuore c'è qualcosa che mi dice che non posso fregarmene come ha fatto lei con me.È finita la scuola, vedo Louis che mi si avvicina.
C'è qualcosa che non va, me lo sento, sento che non va tutto bene.
-"Hey Mary, volevo parlarti"-
Accendo un secondo il cellulare e vedo un messaggio da Zayn.Zayn: Hey ci vediamo un altro giorno va bene?
Mary: Ok
Rimango un po' delusa, mi ero già fatta mille film mentali, lui che mi prende la mano, che mi fa i complimenti, noi che ridiamo insieme, ma forse dovrò aspettare.
-"Che c'è Lou?"-
Ho ansia, ho paura, dopo molto tempo, ho seriamente paura.
Facevano tutti così quando papà mi ha lasciata, avevano tutti gli stessi volti, le stesse frasi.
-"Si tratta di Emily, ha fatto un incidente, è in coma, I dottori non sanno quando e se si rialzerà"-Le parole mi arrivano dritte al cuore, lo stesso che mi diceva che qualcosa non andava.
Lo guardo negli occhi, non so perché ci sia rimasta così male, ma me la immagino e sotto quei tanti chili di trucco, sotto tutti quei gioielli e quelle minigonne ritrovo la Emily di sempre, la mia Emily.-"Non è vero"-
Non ci credo, andava tutto bene, mi ha fatta soffrire, mi ha umiliata, mi ha denigrata, mi ha tradita, ma io l'ho perdonata.
Me la immagino priva di sensi su un lettino d'ospedale, me la immagino con mille tubi attaccati, immagino i suoi genitori, tanto amici di mia mamma.
Mi trovo nei loro panni, mi ritrovo nei loro cuori che ora stanno cercando di sopportare tutta quella tristezza, paura, angoscia di perdere la propria figlia.Mi cade una lacrima, poi due e poi perdo il conto.
Louis mi abbraccia, e tutto quel freddo che provavo viene subito tolto, il mio cuore si riscalda, sì, ho paura ma ora mi sento più al sicuro.
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𝙵 𝚘 𝚛 𝚎 𝚟 𝚎 𝚛
FanfictionMary Tomlinson, una ragazza di 18 anni dovrà partire per rivedere la sua famiglia... (Z.M.) Storia completa