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È lei, la mia ex migliore amica, Emily.
Entra in classe ed appena i nostri sguardi si incrociano lei fa una smorfia schifata.

Tutte le ragazze la salutano, tranne la mia compagna di banco, Olivia.
Sembra la capa oppure una modella appena uscita da una sfilata.

Si siede dietro di noi e intanto ride con Katy.
Lo so che forse mi faccio troppe paranoie ma ho sentito il mio nome mentre ridevano.
Durante la lezione continuano a cercare di toccarmi i capelli.
Ridono e parlano di noi.
Io non ci sto male, perché so che lo fanno per invidia o per gelosia.
Oppure per sembrare più grandi, ma non sanno che facendo così sembrano delle oche.

Nelle ore di arte ho parlato molto con Olivia, sa suonare la chitarra e ama leggere.
Sembra molto simpatica e genuina.
È molto simile a me nel carattere, è dolce e molto calma.
È abbastanza magra, ha i capelli a caschetto e degli occhiali, è veramente carina.

Finite le lezioni saluto Olivia che poi esce dall'aula.
Mi alzo e prima che possa uscire Emily mi ferma, ha al fianco Katy e Perrie che si sono rivelate falsissime.

-"Da quando stai con le sfigate?"-
Mi ride in faccia, ma non mi ferisce, perché è lei che si sta rovinando la gioventù, è lei che si sta rovinando per dei followers o per qualche spasimante in più.
-"Da quando ho capito che le vere sfigate siete voi"-
La supero e non la guardo neanche in faccia, non merita il mio sguardo.

Esco dalla scuola e mi ritrovo davanti una scena oscena.
Tutta la gente è ammassata a vedere che cosa sta succedendo.
Emily e altre ragazze stanno spintonando Olivia.
Non riesco a trattenermi, non riesco a vedere qualcuno che soffre per delle stronze come loro.
Non riesco a restare immobile davanti a quella scena.

-"Basta, lasciatela stare"-
Urlo fortissimo, si girano tutti dalla mia parte, ma in quel momento la rabbia copre l'imbarazzo.
-"Chi sei per dircelo? La paladina della giustizia?"-
Ridono, ridono come delle oche, ma ridono solo loro, non si rendono conto della gran figura che stanno facendo.

-"Non me ne frega niente di quello che pensate di me, ma lasciatela stare, prendetevela con qualcuno che ha voglia di stare alle vostre stronzate"-
Allora la lasciano e io la aiuto a rialzarsi.

Arrivano mio fratello e gli altri che guardano male Emily che però sta andando via.
Olivia non piange, non mostra segni di debolezza, è forte, molto più forte delle oche che la hanno appena presa in giro.

Le conosco le persone così, le conosco dalle medie.
Si perché fanno così, stanno male e vogliono sfogarsi con qualcuno, ma si sfogano con i "più deboli" che però in realtà sono i più forti, i più coraggiosi.

-"Olivia stai bene?"-
Le chiedo e le mi dice di sì.
-"Se volete la accompagno io a casa, in macchina"-
Ci giriamo tutti verso Niall, è una bella idea, non perché si fosse fatta così male ma perché magari al momento non riusciva ad arrivare fino a casa sua a piedi con lo zaino.
-"Si va bene"-
Risponde Olivia.
-"Grazie"-

Si allontanano tutti, Louis andrà a casa di Harry.
Siamo rimasti solo io e Zayn.
-"Sei stata brava a difenderla"-
Sorrido al suo apprezzamento, ma non l'ho fatto per quello, l'ho fatto perché è bello aiutare qualcuno in difficoltà.
Alle medie ho subito cose simili e a volte mi chiedevo perché qualcuno non mi aiutava, mi dicevo che se ero al loro posto avrei aiutato chiunque fosse stato in difficoltà.
La gente così non capisce che oltre a rovinare la personalità e la vita di una persona sta rovinando anche la sua.

Mi dimentico di rispondergli.
-"Ti sei dimostrata matura"-
Non mi piacciono i complimenti, lo so, sono strana e molto, ma odio i complimenti.
-"Forse"-
Sorrido cercando di non sembrare antipatica, ma la mia risposta non ha alcun senso.
-"Io devo andare a studiare in biblioteca, se vuoi venire anche tu..."-

Penso che domani avrò l'interrogazione di storia e che probabilmente a casa non riuscirò a concentrarmi.
Ma neanche in biblioteca con davanti Zayn riuscirò a concentrarmi molto.
-"Va bene, se non disturbo"-
Sorride e scuote la testa.
-"Non disturbi mai"-
E divento rossa, mi imbarazzo, e molto, mi giro per cercare di nascondere il mio rossore e inizio a camminare verso la biblioteca.

Mi recupera e per sbaglio mi tocca la spalla, sento migliaia di brividi percorrermi la spina dorsale, il suo tocco è bollente sulla mia pelle.
È una cosa nuova, non ho mai provato una cosa del genere, è bella, fantastica e anche strana.

Iniziamo a camminare più velocemente quando vediamo la biblioteca, non era molto lontana alla fine.

𝙵 𝚘 𝚛 𝚎 𝚟 𝚎 𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora